Salmo 66(65) con il commento di Moreno Babboni



Dal libro dei Salmi
Salmo 66 (65) – Venite e vedete le opere di Dio 
(Inno per l’offerta del sacrificio di ringraziamento)

Testo del Salmo
1 Al maestro del coro. Canto. Salmo. 

Acclamate Dio, voi tutti della terra, 2 cantate la gloria del suo nome, dategli gloria con la lode. 3 Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere! Per la grandezza della tua potenza ti lusingano i tuoi nemici. 4 A te si prostri tutta la terra, a te canti inni, canti al tuo nome». 5 Venite e vedete le opere di Dio, terribile nel suo agire sugli uomini. 6 Egli cambiò il mare in terraferma; passarono a piedi il fiume: per questo in lui esultiamo di gioia. 7 Con la sua forza domina in eterno, il suo occhio scruta le genti; contro di lui non si sollevino i ribelli. 8 Popoli, benedite il nostro Dio, fate risuonare la voce della sua lode; 9 è lui che ci mantiene fra i viventi e non ha lasciato vacillare i nostri piedi. 10 O Dio, tu ci hai messi alla prova; ci hai purificati come si purifica l’argento. 11 Ci hai fatto cadere in un agguato, hai stretto i nostri fianchi in una morsa. 12 Hai fatto cavalcare uomini sopra le nostre teste; siamo passati per il fuoco e per l’acqua, poi ci hai fatto uscire verso l’abbondanza. 13 Entrerò nella tua casa con olocausti, a te scioglierò i miei voti, 14 pronunciati dalle mie labbra, promessi dalla mia bocca nel momento dell’angoscia. 15 Ti offrirò grassi animali in olocausto con il fumo odoroso di arieti, ti immolerò tori e capri. 16 Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio, e narrerò quanto per me ha fatto. 17 A lui gridai con la mia bocca, lo esaltai con la mia lingua. 18 Se nel mio cuore avessi cercato il male, il Signore non mi avrebbe ascoltato. 19 Ma Dio ha ascoltato, si è fatto attento alla voce della mia preghiera. 20 Sia benedetto Dio, che non ha respinto la mia preghiera, non mi ha negato la sua misericordia.

 

 

 

 

 

Canto 
Sorelle Clarisse del Monastero Natività di Maria, Rimini

Musica di sottofondo al commento
Libreria suoni di Garage Band

Meditazione
Moreno Babboni

Meditazione
Il salmo “di Davide” è, come gli altri, una preghiera cantata al Signore. Il Dio a cui vengono attribuite tutte le virtù e le sorti dei popoli e di ogni persona. Tutto dipende da Dio, anche il perdono dei peccati. Ogni cosa che rende la terra meravigliosa è il frutto visibile della bontà del Signore. Nel canto non ci si domanda quali sono i processi che producono la pioggia, quelli che fanno germogliare il grano oppure le leggi che governano il mare, perché tutto  risponde alla volontà di Dio. Non sono le domande che abitano le parole di questo salmo, perché la certezza di Dio e la sua volontà è evidente ed  ha come oggetto gli uomini e la terra a loro donata. Tutto è chiaro senza ombre, perché la luce del mondo è il Signore che, con le sue leggi e la sua azione, tutto decide e tutto governa. A Lui sono riservate le lodi e i canti di gioia. A Lui che rende il mondo fertile e benedetto va riconosciuto ogni dominio. È chiaro che tutto dipende da Dio. Il mondo tutto deve al Creatore ogni cosa, pure la giustizia che Dio ha donato agli uomini. È davvero il canto di gioia di un innamorato del Signore, è il canto della creatura che si sente causato dalla volontà del Creatore, a cui riconosce la paternità di un Padre misericordioso e assoluto. 

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