La storia di Maria Chiara Mangiacavallo (Pagine di diario)



Testo dei brani
Il 5 settembre vado da un dottore a Bologna e a questo dottore gli ho chiesto di essere sincero...gli ho detto: "Ascolti, io ho questa malattia...Ma si può guarire da questa malattia?". E lui mi ha detto di no, ha detto "Questa malattia si può solo rallentare...". Là ho iniziato ad avere paura quel giorno, ho detto: "Signore, che cosa mi stai chiedendo?" Poi in quel momento ho pensato a Gesù nel Getsemani....Gesù nel Getsemani ha avuto paura, anche lui ha avuto paura e in quel momento era come se fossimo insieme nel Getsemani, a gridare al Signore, a dire:"Abbà, Padre! Aiutami Padre, perché non ce la faccio da sola...". E mi ha dato veramente la forza di sostenere tutti questi giorni, di vivere ogni giorno come un dono...Mi ha dato questa grazia, la grazia di vedere ogni cosa come un dono...il battito di ciglia...il respiro...risvegliarmi la mattina, che non è scontato,...Non è scontato avere accanto una persona che ti vuole bene, non è scontato che la mattina ti svegli e riesci a respirare...non è scontato che alla sera vai a letto e dormi sul cuscino...niente è scontato...mi sta facendo vivere questo tempo di grazia...perché tutto è un dono, tutto è una grazia, tutto è amore per me, tutto è stato fatto per me...

Con queste parole Maria Chiara Mangiacavallo raccontava di se l’8 dicembre 2014 ad Assisi, durante la giornata dedicata a Chiara Corbella, di cui sentiva di essere un “frutto”, come lei un tralcio dell’unica Vite.
Ultima di 7 figli, Maria Chiara viene alla luce il 7 dicembre 1985, a Sciacca (AG). Dopo il diploma di ragioneria, si iscrive all’università degli Studi di Palermo dove consegue la laurea come “educatore della prima infanzia”.
E’ da tutti conosciuta come una ragazza solare e amante della vita. Grazie alla fede trasmessale dai genitori, partecipa, durante la sua adolescenza a diversi corsi organizzati dai frati di Assisi, alla marcia francescana e a due viaggi in Terra Santa.
E’ grazie a queste esperienze che conosce padre Vito, suo padre spirituale, che da subito l’accompagna con amore nel cammino verso Gesù. E’ proprio durante uno dei due viaggi in Terra Santa, quello del 2008, che il Signore parla in maniera forte al cuore di Maria Chiara chiedendole di “brillare” (come afferma in diverse testimonianze).
Questa presenza forte di Dio intimorisce moltissimo Maria Chiara, che davanti a questa richiesta fa un passo indietro, tagliando i ponti per ben 5 anni con Dio e con chiunque volesse riportarla sul  cammino di fede.
Nel 2010 Maria Chiara inizia ad avvertire diversi dolori al corpo che dopo alcuni attenti controlli rivelano la presenza di un tumore raro all’utero.
Dopo aver perso utero e ovaie, Maria Chiara si ribella con il Signore conducendo una vita disordinata lontana dal suo amore.
Solo nel 2013, venuta a conoscenza della storia di Chiara Corbella Petrillo. Maria Chiara ricorda la promessa che il Signore le aveva fatto a Gerusalemme e sente in lei il desiderio di una morte santa e di una vita piena di luce, che brillasse, come quella di Chiara.
Nel frattempo il “mostro” continua a progredire in modo velocissimo e spietato e così prima di affrontare l’ennesimo intervento che avrebbe con molta probabilità compromesso la sua vescica, Maria Chiara riprende i suoi contatti con Padre Vito e cambia vita radicalmente….

… ho chiamato padre Vito, dopo 5 anni che non ci sentivamo, e mi ha dato di meditare l’Annunciazione, il vangelo di oggi.Quando l’ho letto non l’ho capito, ho pensato”brava Maria ha detto si…”ma non riuscivo a vedere cosa il Signore volesse dire a me. …Da lì a poco sarei stata operata di nuovo e ho capito cosa voleva dirmi con quel vangelo. “Tu vuoi che io dica il mio SI e poi fai tutto tu, no?”
Allora ho affidato la mia malattia a Lui che mi ha trasformato la vita e l’ha resa proprio bella. Quel Natale è stato il più bello della mia vita perché dovevano togliermi la vescica con quell’intervento.
La grazia è stata che non me l’hanno tolta, ma la grazia più bella è stata quella di riconciliarmi con il Padre e vivere la malattia con lui, mi sono sentita proprio accompagnata…

Nel frattempo la sua salute continua a peggiorare, fino a renderla una malata terminale, etichetta che con imbarazzo quasi tutti i medici faticano a darle. Maria Chiara però sa di  esserlo e vede sempre questi fatti alla luce di Dio, tanto da definirsi una privilegiata ai suoi occhi , perché chiamata a  una vocazione chiara, quella della sofferenza. In questo tempo Maria Chiara  paradossalmente trova forza in un Dio Padre  che nulla fa mancare ai suoi figli e spende la sua vita a testimoniare l’amore di Dio nella sua vita in diverse occasioni.

Della mia vita non cambierei nulla, e questo lo voglio dire a tutti.perché la mia vita è bellissima così com’è..Posso dire che la malattia non ha fatto altro che arricchire la mia vita.quando ero sana sarei morta di li a poco e invece adesso con la malattia sto vivendo realmente, e sono contenta di questo.
Il signore mi ha fatto conoscere la sofferenza, ha voluto stringere con me un legame più profondo ha voluto condividere con me un pizzico della sua croce ma lo ha fatto con garbo, con dolcezza, in silenzio, con amore. Mi ha dato la grazia di dimenticare il dolore che ho provato per anni perché eterna è la sua misericordia.Non mi ha lasciata mai sola, mai. Il signore mi sta donando la grazia di vivere tutto come un dono, con amore, e se sto vivendo adesso tutto questo amore, non voglio immaginare cosa mi aspetterà quando morirò.

Ora è il momento favorevole, ora è il momento della grazia, è la vita eterna. (2 Cor. 6,2)
Questa Parola è divenuta carne della carne di Maria Chiara: era così vera e concreta che la si poteva davvero toccare. Nessun momento era sprecato, tutto era vissuto con pienezza.

Ogni minuto, ogni secondo è per me molto prezioso, è un dono del Signore, è un minuto, è un secondo di vita che il Signore mi dona.

Ecco l’ORA e l’ADESSO che Gesù ci chiama a vivere, e non dopo. Adesso, ora è la vita eterna.
Maria Chiara ha trascorso gli ultimi due anni della sua vita a prepararsi all’incontro con il suo “Sposo”, l’ha preparato con cura questo incontro, lasciando indicazioni sul suo funerale, celebrato come una festa di nozze, le Nozze Eterne di Maria Chiara che finalmente ha potuto abbracciare il suo Sposo tanto cercato e atteso.

 …vorrei tanto che la mia morte possa essere un un grande giorno e vorrei tanto poter avere tutta San Mauro lì attorno a me che canta e fa festa perché finalmente vedrò il mio amore che ho tanto atteso e desiderato.

Maria Chiara è salita al Padre il 13 marzo 2015, esattamente 9 mesi dopo essersi definita un “frutto di Chiara Corbella” durante la celebrazione eucaristica, dopo essersi cibata del Corpo  di Cristo e aver ricevuto la benedizione direttamente dalle mani di padre Vito, così come lei desiderava, morendo in comunione con Lui in un abbraccio eterno.
Nonostante non si sia mai stancata di chiedere nelle sue preghiere il dono della guarigione, confidando nel Padre Buono che vuole il meglio per i suoi figli, ha accettato questa malattia come il meglio per lei.
Per questo nel febbraio 2014 ha scritto il suo testamento spirituale che racchiude doni per tutta la famiglia e per quanti l’hanno conosciuta.


8 febbraio 2014
Oggi scrivo il mio testamento, affinché possiate ricevere  ciò che il Signore mi ha donato.
“ Il Signore mi disse: “ ecco, ti metto le mie parole sulla bocca” GE 1,9-1
A tutti coloro che ho incontrato nel mio cammino sia pur per brevissimo tempo affido il mio amore, che è cosa poca, ma spero che possiate assaporare (attraverso di esso), L’Amore che il Signore ogni giorno della vostra vita vi dona.
Lascio a tutti coloro che leggeranno questo testamento la speranza.
La speranza di godere della vita eterna, sia qui sulla terra che in cielo.
Quella speranza che racchiude in se la gioia, la pace  e l’amore!
Non abbattetevi mai nelle difficoltà, cercate sempre l’aiuto di Dio…non pensate mai che il Signore non è vicino a voi, perché è sempre lì presente, aspetta solo un vostro cenno o una vostra parola.
Le difficoltà non mancano e non mancheranno, ma vissute con Lui avranno un aspetto diverso, diventeranno leggere e profumate d’amore.
Non perdete tempo a pensare a cose superflue  e senza senso… vivete ORA e ADESSO con Dio e solo così, capirete quanto è bello vivere l’ORA e L’ADESSO “PER” Lui, non potrete più fare a meno di unire con Dio la vostra vita perché solo così troverete un senso a tutto ciò che vi succederà in ogni momento.
Pregherò sempre per tutti voi, in qualsiasi parte dove Dio mi vorrà.

Maria Chiara

 

 

 

 

Recita
Marco Neri, Maruska Guiducci

Musica di sottofondo
Eugenio Savino. Ali di Riserva

Testi scelti a cura di Gennj Fabbrucci

I testi citati sono tratti da:
www.mariachiaramangiacavallo.it

L'audio iniziale è un estratto della testimonianza data da Maria Chiara Mangiacavallo l'8 dicembre 2014 presso il Teatro delle Stuoie della Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli in Assisi, in occasione della giornata dedicata a Chiara Corbella Petrillo.

Il canto finale è il canto d'ingresso scelto da Maria Chiara per il suo funerale.

Si ringrazia la famiglia Mangiacavallo per la gentile collaborazione

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