
Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Matteo 13,44-46
Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».
Meditazione
Dopo i contadini ecco i commercianti. Finora una categoria non presa troppo in considerazione da Gesù. Anzi, diciamo che in alcune occasioni non sono stati trattati con i guanti, ricordiamo la famosa pagina della cacciata dei mercanti dal Tempio. Ma, a parte questo incidente di percorso, credo che a Gesù piacciano i commercianti. Gli piacciono per una particolarità che li avvicina alle logiche del Regno. Guardano la merce come qualcosa che non gli appartiene. La comprano, la vendono ma non la possiedono. Questa è l'intuizione che Gesù coglie del commercio e la parabola della perla va in questa direzione. Il Regno di Dio non è semplicemente acquistare la perla, ma è il movimento che ci sta dietro: il vendere tutto, cioè il donare tutto.
Vi leggo questo spezzone di brano di un illustre padre spirituale, che è Teofane il Recluso.
"Mi chiese che cosa stessi cercando. "A dir la verità", dissi, "sto cercando la perla di grande valore". Lui la estrasse da una tasca e me la diede. Proprio così. Io rimasi senza parole, poi mi ripresi: "Davvero è per me? Sei sicuro di non volerla tenere?". Alla fine mi disse: "Secondo te, cosa è preferibile: possedere la perla di gran valore, o poterla donare?". Ad ogni modo, ora l'ho io. E non lo dico a nessuno, per paura di non essere preso sul serio ("Tu, proprio tu possiedi la perla di gran valore? Ma va'!"), o di destare invidia, o di venirne derubato. Sì, l'ho io. Ma rimane quella domanda: "E' preferibile possederla o poterla donare?". Per quanto tempo ancora mi impedirà la gioia?"
Recita
Daniela Santorsola
Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri
Meditazione
Don Franco Mastrolonardo.
Letture di Mercoledì 30 Luglio 2025
XVII settimana del Tempo Ordinario
Prima Lettura
Dal libro dell'Èsodo
Es 34,29-35
Quando Mosè scese dal monte Sinai – le due tavole della Testimonianza si trovavano nelle mani di Mosè mentre egli scendeva dal monte – non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante, poiché aveva conversato con il Signore.
Ma Aronne e tutti gli Israeliti, vedendo che la pelle del suo viso era raggiante, ebbero timore di avvicinarsi a lui. Mosè allora li chiamò, e Aronne, con tutti i capi della comunità, tornò da lui. Mosè parlò a loro. Si avvicinarono dopo di loro tutti gli Israeliti ed egli ingiunse loro ciò che il Signore gli aveva ordinato sul monte Sinai.
Quando Mosè ebbe finito di parlare a loro, si pose un velo sul viso. Quando entrava davanti al Signore per parlare con lui, Mosè si toglieva il velo, fin quando non fosse uscito. Una volta uscito, riferiva agli Israeliti ciò che gli era stato ordinato.
Gli Israeliti, guardando in faccia Mosè, vedevano che la pelle del suo viso era raggiante. Poi egli si rimetteva il velo sul viso, fin quando non fosse di nuovo entrato a parlare con il Signore.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 98 (99)
R. Tu sei santo, Signore, nostro Dio.
Esaltate il Signore, nostro Dio,
prostratevi allo sgabello dei suoi piedi.
Egli è santo! R.
Mosè e Aronne tra i suoi sacerdoti,
Samuèle tra quanti invocavano il suo nome:
invocavano il Signore ed egli rispondeva. R.
Parlava loro da una colonna di nubi:
custodivano i suoi insegnamenti
e il precetto che aveva loro dato. R.
Signore, nostro Dio, tu li esaudivi,
eri per loro un Dio che perdona,
pur castigando i loro peccati. R.
Esaltate il Signore, nostro Dio,
prostratevi davanti alla sua santa montagna,
perché santo è il Signore, nostro Dio! R.
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