Giovanni 17, 11b-19 con commento



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Giovanni 17, 11b-19

Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:
«Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.
Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità».

Meditazione
Quindi lo Spirito Santo è il Vivificante, ed è il Cristificante. Oggi lo guardiamo come il Santificante. Ora questa qualità dello Spirito Santo porta una differenza rispetto alle precedenti. Se il vivificante e il cristificante operano indipendentemente dall’azione dell’uomo, dato che lo Spirito Santo continua a dar vita a tutta la creazione che l’uomo lo voglia o meno e non dimeno opera nei sacramenti nonostante la negligenza umana, il Santificante necessita della collaborazione dell’uomo. Mi spiego meglio.
Secondo le fonti bibliche tutti gli uomini sono stati creati ad immagine e somiglianza di Dio, dall’uomo primitivo fino all’ultimo uomo sulla terra. Quindi quell'Adamo ed Eva siamo tutti noi. Lo Spirito soffiato nel fango ha dato vita all'umanità. Questo è lo Spirito vivificante che ha dato vita ad ogni uomo. Noi siamo nati, siamo vivi. A nessuno di noi è stato chiesto il permesso di nascere. La nostra vita è un fatto, o meglio un dono. Poi una parte di umanità ha ricevuto il Battesimo. Anche qui per la stragrande maggioranza lo Spirito Santo ha operato indipendentemente dal si dell’uomo; pensate al Battesimo dei neonati. Ma non di meno li ha innestati nel corpo mistico di Cristo. Qualcuno potrebbe anche sbattezzarsi ma sarà solo un atto formale. Dal battesimo tutti apparteniamo indissolubilmente a Cristo. Quindi anche qui lo Spirito Cristificante ha agito, fecondando il cuore dell'uomo con il Battesimo.
Quindi ogni cristiano battezzato è vivo ed è innestato in Cristo, ma al cammino a cui è chiamato deve rispondere personalmente. Lo Spirito santo è Signore, o meglio un Signore, ti rispetta, non ti costringe. Attende una tua risposta, una tua collaborazione, una tua scelta personale. Colui che ti ha creato senza di te, non ti salverà senza di te, amava ripetere sant'Agostino. Quindi tutto è pronto per la tua salvezza, ma occorre un si.
Ua immagine splendida che sintetizza questo discorso è l’Annunciazione di Andrea Della Robbia che si ritrova ad oggi nel santuario di LaVerna. li lo Spirito Santo in forma di colomba frena visibilmente di fronte a Maria attendendo da lei il Si. Il processo di santificazione lavora in sinergia con l’accoglienza dell’uomo. Se l’uomo non risponde, la grazia non porta frutti.
Se invece come maria risponde comincia l'opera di santificazione. Che non è conseguenza di sforzi, ma accoglienza della Grazia: insomma un dire si, un fidarsi. Un buttarsi.
Perchè l'opera di santificazione comunque la fa lo Spirito in noi. Lo Spirito di santità, lo spirito santificante. E' lui che continua ad accendere luci nel nostro cuore e a renderci sempre più aperti alla parola di Gesù. A quel punto la nostra vita non è semplicemente u nsopravvivere, ma un vivere pienamente in attesa della vita eterna che ci è data dalla piena comunione con Cristo. Non sono più io che vivo ma Cristo vive in me, scrive san Paolo. Ci santifichiamao la punto che anche sulle nostre teste si accende una luce che nei dipinti vien chiamata aureola.

Recita
Valentina Rastelli

Musica di sottofondo
P.H.Erlebach. Halleluja. Performer Michel Rondeau. Diritti Creative Commons. musopen.org

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Letture di Mercoledì 4 Giugno 2025
VII settimana di Pasqua

Prima Lettura
Dagli Atti degli Apostoli
At 20,28-38

In quei giorni, Paolo diceva agli anziani della Chiesa di Èfeso: «Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti come custodi per essere pastori della Chiesa di Dio, che si è acquistata con il sangue del proprio Figlio.
Io so che dopo la mia partenza verranno fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge; perfino in mezzo a voi sorgeranno alcuni a parlare di cose perverse, per attirare i discepoli dietro di sé. Per questo vigilate, ricordando che per tre anni, notte e giorno, io non ho cessato, tra le lacrime, di ammonire ciascuno di voi.
E ora vi affido a Dio e alla parola della sua grazia, che ha la potenza di edificare e di concedere l'eredità fra tutti quelli che da lui sono santificati.
Non ho desiderato né argento né oro né il vestito di nessuno. Voi sapete che alle necessità mie e di quelli che erano con me hanno provveduto queste mie mani. In tutte le maniere vi ho mostrato che i deboli si devono soccorrere lavorando così, ricordando le parole del Signore Gesù, che disse: "Si è più beati nel dare che nel ricevere!"».
Dopo aver detto questo, si inginocchiò con tutti loro e pregò. Tutti scoppiarono in pianto e, gettandosi al collo di Paolo, lo baciavano, addolorati soprattutto perché aveva detto che non avrebbero più rivisto il suo volto. E lo accompagnarono fino alla nave.


Salmo Responsoriale
Dal Salmo 67 (68)

R. Regni della terra, cantate a Dio.
Mostra, o Dio, la tua forza,
conferma, o Dio, quanto hai fatto per noi!
Per il tuo tempio, in Gerusalemme,
i re ti porteranno doni. R.

Regni della terra, cantate a Dio,
cantate inni al Signore,
a colui che cavalca nei cieli, nei cieli eterni.
Ecco, fa sentire la sua voce, una voce potente!
Riconoscete a Dio la sua potenza. R.

La sua maestà sopra Israele,
la sua potenza sopra le nubi.
Terribile tu sei, o Dio, nel tuo santuario.
È lui, il Dio d'Israele, che dà forza e vigore al suo popolo.
Sia benedetto Dio! R.

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