Luca 21,5-11:"La forza della fede". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Luca 21,5-11

Testo del Vangelo
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

Meditazione
Perdonatemi questo frame di Totò ad inizio commento. Ma chi meglio del grande comico napoletano poteva sciogliere l’imbarazzo di fronte alla morte? Perché di morte e di morti violente si parla nel Vangelo. E i discepoli a far domande stupide sul dove e sul quando. Domande scontate e di circostanza. Ma pensate davvero fossero interessati a sapere quando accadranno queste cose e quale sarà il segno? Queste sono cose che incuriosiscono, finché riguardano altri. Che se forse Gesù avesse risposto con data e ora quegli uomini sarebbero stati più tranquilli? Nessun uomo in realtà desidera conoscere il momento della sua morte. Mi viene in mente quel film abbastanza recente: "Dio esiste e vive a Bruxelles” dove ciascun uomo sulla terra viene a sapere, con un sms inviato da Dio sui cellulari, il giorno della propria morte. E' il panico!
Tutti esorcizziamo la morte. Chi sdraiato nelle poltrone dell’indifferenza e chi naufragando negli oroscopi o nella ricerca ossessionata di segni apocalittici. Ma perché evitiamo la morte? Fondamentalmente perché non abbiamo fede. Lo abbiamo già detto: la morte ci appartiene fin dalla nascita o meglio citando un film di Wim Wenders la morte è una freccia scoccata dal futuro che ci raggiunge personalmente. Vi lascio allora in conclusione proprio con il dialogo della morte nel film "Palermo Shooting” del regista tedesco.

Recita
Sabrina Boschetti

Musica di sottofondo
Al Vangelo Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri
Alla meditazione J.Brahms. A German Requiem, Op. 45 - I. Selig sind, die das Leid tragen. I. Beati coloro che sono nel dolore.University of Chicago Orchestra. Diritti Creative Commons. musopen.org

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Letture di Martedì 26 Novembre 2024
XXXIV settimana del Tempo Ordinario

Prima Lettura
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Ap 14,14-19
 
Io, Giovanni, vidi: ecco una nube bianca, e sulla nube stava seduto uno simile a un Figlio d’uomo: aveva sul capo una corona d’oro e in mano una falce affilata.
Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a gran voce a colui che era seduto sulla nube: «Getta la tua falce e mieti; è giunta l’ora di mietere, perché la messe della terra è matura». Allora colui che era seduto sulla nube lanciò la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta.
Allora un altro angelo uscì dal tempio che è nel cielo, tenendo anch’egli una falce affilata. Un altro angelo, che ha potere sul fuoco, venne dall’altare e gridò a gran voce a quello che aveva la falce affilata: «Getta la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perché le sue uve sono mature». L’angelo lanciò la sua falce sulla terra, vendemmiò la vigna della terra e rovesciò l’uva nel grande tino dell’ira di Dio.


Salmo Responsoriale
Dal Sal 95 (96)

R. Vieni, Signore, a giudicare la terra.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine. R.
 
Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta. R.
 
Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli. R.

 

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