Matteo 22, 34-40: "Amami come sei...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Matteo 22,34-40

Testo del Vangelo
In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».
Gli rispose: «"Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

Meditazione
Vi consegno oggi questa preghiera “Amami come sei”. Credo la conosciate, è in forma ridotta ma esprime bene, meglio di tante parole, che cos’è l’amore. In realtà non è una preghiera dell’uomo a Dio, ma di Dio all’uomo.
E anche questo fa parte dell' amore.

Conosco la tua miseria,
le lotte e le tribolazioni della tua anima,
so la tua viltà, i tuoi peccati,
e ti dico lo stesso: Dammi il tuo cuore, amami come sei.
Se aspetti di essere un angelo
per abbandonarti all'amore, non amerai mai.
Anche se sei vile nella pratica della virtù e del dovere,
se ricadi spesso in quelle colpe che vorresti non commettere più,
non ti permetto di non amarmi.
Amami come sei.
In ogni istante e in qualunque situazione tu sia,
nel fervore o nell'aridità,
nella fedeltà o nell'infedeltà,
amami... come sei...
Voglio l'amore del tuo povero cuore;
se aspetti di essere perfetto, non mi amerai mai.
Figlio mio, lascia che ti ami, voglio il tuo cuore.
Io voglio vedere dai bassifondi della miseria salire l'amore.
Amo in te anche la tua debolezza,
amo l'amore dei poveri e dei miserabili.

Non ho bisogno né della tua scienza,
né del tuo talento.
Una cosa sola mi importa, di vederti lavorare con amore.
Oggi sto alla porta del tuo cuore come un mendicante,
io il Re dei Re! Busso e aspetto;
affrettati ad aprirmi.
Ciò che mi ferirebbe il cuore sarebbe di vederti dubitare di me e mancare di fiducia.
Conto su di te per darmi gioia...
Non ti preoccupare di non possedere virtù; ti darò le mie.
Quando dovrai soffrire, ti darò la forza.
Mi hai dato l'amore, ti darò di poter amare al di là di quanto puoi sognare...
Ma ricordati... Amami come sei...
(Mons. Lebrun)

Recita
Tiziana Sensoli, Valentina Rastelli

Musica di sottofondo
Al vangelo: Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri
Alla preghiera: F. Chopin. Nocturne Op 9 No 2. Aya Higuchi. Diritti Creative Commons

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Letture di Venerdì 23 Agosto 2024
XX settimana del Tempo Ordinario

Prima Lettura
Dal libro del profeta Ezechiele
Ez 37,1-14

In quei giorni, la mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi depose nella pianura che era piena di ossa; mi fece passare accanto a esse da ogni parte. Vidi che erano in grandissima quantità nella distesa della valle e tutte inaridite.
Mi disse: «Figlio dell'uomo, potranno queste ossa rivivere?». Io risposi: «Signore Dio, tu lo sai». Egli mi replicò: «Profetizza su queste ossa e annuncia loro: "Ossa inaridite, udite la parola del Signore. Così dice il Signore Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete. Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, su di voi stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito e rivivrete. Saprete che io sono il Signore"». Io profetizzai come mi era stato ordinato; mentre profetizzavo, sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che si accostavano l'uno all'altro, ciascuno al suo corrispondente. Guardai, ed ecco apparire sopra di esse i nervi; la carne cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c'era spirito in loro.
Egli aggiunse: «Profetizza allo spirito, profetizza, figlio dell'uomo, e annuncia allo spirito: "Così dice il Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano"». Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, sterminato.
Mi disse: «Figlio dell'uomo, queste ossa sono tutta la casa d'Israele. Ecco, essi vanno dicendo: "Le nostre ossa sono inaridite, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti". Perciò profetizza e annuncia loro: "Così dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio uscire dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nella terra d'Israele. Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi farò uscire dai vostri sepolcri, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nella vostra terra. Saprete che io sono il Signore. L'ho detto e lo farò"». Oracolo del Signore Dio.


Salmo Responsoriale
Dal Sal 106 (107)

R. Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre.
Lo dicano quelli che il Signore ha riscattato,
che ha riscattato dalla mano dell'oppressore
e ha radunato da terre diverse,
dall'oriente e dall'occidente,
dal settentrione e dal mezzogiorno. R.

Alcuni vagavano nel deserto su strade perdute,
senza trovare una città in cui abitare.
Erano affamati e assetati,
veniva meno la loro vita. R.

Nell'angustia gridarono al Signore
ed egli li liberò dalle loro angosce.
Li guidò per una strada sicura,
perché andassero verso una città in cui abitare. R.

Ringrazino il Signore per il suo amore,
per le sue meraviglie a favore degli uomini,
perché ha saziato un animo assetato,
un animo affamato ha ricolmato di bene. R.

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