Marco 16,15-20: "Annuncio di gioia!" (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del signore
Dal Vangelo secondo Marco 16, 15-20

Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

Meditazione
Andate per le strade in tutto il mondo,
chiamate i miei amici per fare festa,
c’è un posto per ciascuno alla mia mensa.

Questo è il ritornello di una hit degli anni '70/'80, ovviamente per quello che riguardava le canzoni cosiddette "di chiesa". La cosa interessante di questo testo è che le strofe riprendono pari pari il Vangelo e il ritornello lo sintetizza e lo commenta. E mi fermerei su queste due frasi del ritornello: chiamate i miei amici a far festa, c'è posto per ciascuno alla mia mensa. Che bella sintesi per la predicazione del Vangelo. L'essenziale: l'annuncio del Regno. Pensate se fosse stato sempre così nella storia. Che gioia!
Invece a volte abbiamo confuso l'invito libero e festoso a partecipare al Regno di Dio, con un cartellino da timbrare a far parte della Chiesa. In teologia si parlava fino a qualche decennio fa di "extra ecclesiam nulla salus", cioè fuori della Chiesa non c'è salvezza nel cielo. Allora i miei ragazzi a scuola mi provocano: Ma le religioni non portano tutte a Dio? Perché ogni religione salva solo i suoi fedeli ? I musulmani, gli ebrei, o  i testimoni di Geova che parlano di solo 144.000 persone che si salvano prendendo alla lettera il libro dell'Apocalisse. E di questi ne potremmo fare una lista lunga. Ciascuno fa i conti del cielo con i tesserati della terra. Ma è proprio così?

Pensate, quell'assioma "extra ecclesiam nulla salus" proviene da lontano, da san Cipriano, nei primissimi secoli. Ma è stato il Concilio Lateranense IV nel 1200 che l'ha formalizzata e direi dogmatizzata. Poi, dopo il Concilio Vaticano II, si è cominciato a pensarla diversamente e Giovanni Paolo  II nell'Enciclica Redemptoris Missio, scrive che la salvezza è accessibile attraverso vie misteriose in quanto la grazia divina viene conferita in cirtù del sacrificio redentore di Cristo, senza adesione esterna alla Chiesa ma sempre, tuttavia, in relazione con essa. Cioè in soldoni il Papa interpreta in termini impliciti l'assioma di cui sopra. E' vero che la Chiesa, essendo voluta da Cristo, è determinante per la salvezza, ma non è detto che tutti debbono aderirvi formalmente ed esplicitamente. Tanti non hanno conosciuto nè Gesù Cristo e neppure la Chiesa, eppure Gesù è venuto a salvare anche loro. 
A questo punto potremmo dire senza la Chiesa non c'è salvezza, sì, ma la salvezza raggiunge l'umanità intera oltre i confini della Chiesa visibile.

A questo punto arriva naturale e consequenziale un'altra domanda: ma allora cosa serve il battesimo se tutti gli uomini sono raggiunti comunque dalla salvezza di Cristo? Direi, il battesimo ci consegna la pienezza di gioia. Andiamo a rileggere che cosa ci dice Gesù nel Vangelo: Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura.Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. 

A proposito di questa condanna, a onor del vero la Chiesa non ha mai condannato nessuno ufficialmente, tanto è vero che si proclamano i santi, questo sì, ma non si decretano i dannati, i condannati. No. L'annuncio di cui parla Gesù non è per aumentare il conteggio dei battezzati, per arrivare a vincere una prima, una seconda, una terza stella come per gli scudetti nei campionati di calcio. L'annuncio è una reazione consequenziale all'incontro con lui, sta nel pacchetto, perché questo incontro provoca un aumento di gioia e la gioia, si sa, è contagiosa. Quindi potremmo tradurre: chi incontra Cristo, trova una pienezza di gioia ma chi non aprofitta di questa gioia, cade inesorabilmente nella tristezza.

 

Recita
Giacomo Macelletti

Musica di sottofondo
P.H.Erlebach. Halleluja. Performer Michel Rondeau. Diritti Creative Commons. musopen.org

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Letture di Lunedì 25 Aprile 2024
Festa di San Marco evangelista

Prima Lettura
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo
1 Pt  5,5b-14

Carissimi, rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri, perché Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili.
Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché vi esalti al tempo opportuno, riversando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi. Siate sobri, vegliate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze sono imposte ai vostri fratelli sparsi per il mondo.
E il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo Gesù, egli stesso, dopo che avrete un poco sofferto, vi ristabilirà, vi confermerà, vi rafforzerà, vi darà solide fondamenta. A lui la potenza nei secoli. Amen!
Vi ho scritto brevemente per mezzo di Silvano, che io ritengo fratello fedele, per esortarvi e attestarvi che questa è la vera grazia di Dio. In essa state saldi! Vi saluta la comunità che vive in Babilonia, e anche Marco, figlio mio. Salutatevi l'un l'altro con un bacio d'amore fraterno. Pace a voi tutti che siete in Cristo!


Salmo Responsoriale
Dal Sal 88 (89)

R. Canterò in eterno l'amore del Signore.
Canterò in eterno l'amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà». R.

I cieli cantano le tue meraviglie, Signore,
la tua fedeltà nell'assemblea dei santi.
Chi sulle nubi è uguale al Signore,
chi è simile al Signore tra i figli degli dèi? R.

Beato il popolo che ti sa acclamare:
camminerà, Signore, alla luce del tuo volto;
esulta tutto il giorno nel tuo nome,
si esalta nella tua giustizia. R.

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