Marco 7,1-13: "Mano de Dios". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Marco 7,1-13

Testo del Vangelo
In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate - i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, stoviglie, di oggetti di rame e di letti -, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
"Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini".
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: "Onora tuo padre e tua madre", e: "Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte". Voi invece dite: "Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio", non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».

Meditazione
Partiamo con una metafora calcististica.
Penso che  tutti quanti ormai sappiate cos'è il VAR? Acronimo dell'inglese Video Assistant Referee, che significa "arbitro di video assistenza". Ecco un arbitro aggiunto dotato di ogni tecnologia per misurare, controllare e sentenziare ciò che succede in campo. Quando l'arbitro "normale" dal campo sbaglia nel giudicare, ecco interviene l'arbitro artificiale a decretare ciò che è oggettivamente giusto. Bene. Potremmo dire: ok. Adesso le cose funzionano bene. Ma c'è un però. Questa serie di interventi a posteriori stanno uccidendo la spontaneità delle emozioni dei tifosi. Non solo non potremo più ammirare un goal come quello di Maradona ribattezzato
"mano de Dios", nei Mondiali del 1986 in Argentina Inghilterra, ma neppure potremo più goderci un sospirato goal in diretta, perché dovremo sempre aspettare cosa sentenzia il VAR. Sensori, telecamere, angolazioni laser: tutto sotto controllo. Ma la genuinità delle emozioni in diretta e gli errori umani, da che mondo e mondo, fan parte del gioco del calcio. Come sbaglia un calciatore così può sbagliare l'arbitro. Se vogliamo far quadrare tutto, non perderemo forse la magia del gioco, dato che così si diceva una volta: la palla è rotonda?

Ebbene proviamo ad addentrarci nel Vangelo stuzzicati da questa breve riflessione calcistica. I farisei e gli scribi sono i super controllori della morale e della religione in Israele. Sono come gli arbitri nel campo. Ora per aver una migliore osservazione hanno dettagliato la Legge di Dio con una serie sterminata di prescrizioni. Esempio. Il Sabato è giorno di riposo. Dio si è riposato e la Legge comanda il riposo agli ebrei. Ma per meglio chiarire come riposare, sono stati creati migliaia di obblighi da osservare: ad esempio non si può disegnare, non si può lisciare, non si può tagliare, non si può scrivere, non si può cancellare, non si può costruire, demolire,  spegnere un fuoco, setacciare. 
Ma anche queste azioni vengono ulteriormente dettagliate. Allora il setacciare non si riferisce alla separazione del grano dalla gramigna,  ma anche filtrare dell'acqua per renderla potabile o anche pulire un pesce dalle spine. Insomma il riposo del sabato diventa una gabbia insopportabile di decreti e divieti, al punto che queste tradizioni di uomini uccidono la Legge stessa di Dio. E Gesù non ci sta. Reclama l'umanizzazione dei comandamenti di Dio.

Recita
Sara Urbinati

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Letture di Martedì 6 Febbraio 2024
V settimana del Tempo Ordinario

Prima Lettura
Dal primo libro dei Re
1Re 8,22-23.27-30
 
 In quei giorni, Salomone si pose davanti all’altare del Signore, di fronte a tutta l’assemblea d’Israele e, stese le mani verso il cielo, disse:
«Signore, Dio d’Israele, non c’è un Dio come te, né lassù nei cieli né quaggiù sulla terra! Tu mantieni l’alleanza e la fedeltà verso i tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il loro cuore.
 Ma è proprio vero che Dio abita sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questa casa che io ho costruito!
 Volgiti alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, Signore, mio Dio, per ascoltare il grido e la preghiera che il tuo servo oggi innalza davanti a te! Siano aperti i tuoi occhi notte e giorno verso questa casa, verso il luogo di cui hai detto: “Lì porrò il mio nome!”. Ascolta la preghiera che il tuo servo innalza in questo luogo.
 Ascolta la supplica del tuo servo e del tuo popolo Israele, quando pregheranno in questo luogo. Ascoltali nel luogo della tua dimora, in cielo; ascolta e perdona!».
 
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 83 (84)

R. Quanto sono amabili, Signore, le tue dimore!
L'anima mia anela
e desidera gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente. R.
 
 Anche il passero trova una casa
 e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
 presso i tuoi altari, Signore degli eserciti,
 mio re e mio Dio.    R.
 
 Beato chi abita nella tua casa:
 senza fine canta le tue lodi.
 Guarda, o Dio, colui che è il nostro scudo,
 guarda il volto del tuo consacrato. R.
 
 Sì, è meglio un giorno nei tuoi atri
 che mille nella mia casa;
 stare sulla soglia della casa del mio Dio
 è meglio che abitare nelle tende dei malvagi. R.

 

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