Matteo 10,17-22: "Il giorno natalizio...". (Omelia di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Matteo 10,17-22

Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.
Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell'ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».

Meditazione
La preghiera di colletta, oggi, quella che legge il sacerdote all’inizio, diceva che celebriamo oggi “il giorno natalizio di Santo Stefano”. Noi in realtà quando sentiamo “natalizio”, lo associamo subito al Natale, al giorno di ieri. Ci rimane difficile capire che oggi sia un giorno natalizio per Santo Stefano leggendo le letture che abbiamo letto, perché Santo Stefano muore oggi lapidato, quindi una morte cruenta…Quindi quale giorno natalizio dobbiamo festeggiare? Ieri abbiamo festeggiato con il colore bianco, il colore della nascita di Gesù, il colore della festa, il colore della purezza di un bambino; oggi celebriamo con il colore rosso, il colore del sangue, il colore del martirio, il colore di una morte cruenta, drammatica, quindi ci rimane proprio difficile dire che è un giorno natalizio. Eppure il Cristianesimo funziona così, ieri era il giorno natalizio perché nasce Gesù nel mondo, oggi è un giorno natalizio perché Santo Stefano nasce nel mondo nuovo, cioè Dio viene nel mondo per aprirci al strada verso il mondo nuovo, il paradiso. Se per lui la nascita è un giorno natalizio, per noi la vera nascita è il giorno della morte. Infatti i santi vengono festeggiati tutti nel giorno della morte, non per un atto scaramantico, di superstizione, proprio perché il giorno importante per un santo è il giorno della morte, è il giorno natalizio, è il giorno in cui nasce a vita nuova. Allora oggi proprio nelle feste di Natale festeggiamo Santo Stefano nel suo giorno natalizio.

Recita
Vittoria Salvatori

Musica di sottofondo
J.S.Bach. Christmas Oratorio - Part 41-46 I.2. Diritti Creative Commons, musopen.org

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo
Omelia registrata il 26 dicembre 2018, nella Chiesa di Gesù Redentore, Riccione.

Letture di Martedì 26 Dicembre 2023
Ottava di Natale. Festa di Santo Stefano, diacono e primo martire

Prima Lettura
Dagli Atti degli Apostoli
At 6,8-10.12; 7,54-60
 
In quei giorni, Stefano, pieno di grazia e di potenza, faceva grandi prodigi e segni tra il popolo. Allora alcuni della sinagoga detta dei Liberti, dei Cirenei, gli Alessandrini e di quelli della Cilìcia e dell'Asia, si alzarono a discutere con Stefano, ma non riuscivano a resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava. E così sollevarono il popolo, gli anziani e gli scribi, gli piombarono addosso, lo catturarono e lo condussero davanti al Sinedrio.
 
Tutti quelli che sedevano nel Sinedrio, [udendo le sue parole,] erano furibondi in cuor loro e digrignavano i denti contro Stefano. Ma egli, pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla sua destra di Dio e disse: «Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo che sta alla destra di Dio».
 
Allora, gridando a gran voce, si turarono gli orecchi e si scagliarono tutti insieme contro di lui, lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo. E i testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: «Signore, non imputare loro questo peccato». Detto questo, morì.


Salmo Responsoriale
Dal Salmo 30 (31)

R. Alle tue mani, Signore, affido il mio spirito.
Sii per me una roccia di rifugio,
un luogo fortificato che mi salva.
Perché mia rupe e mia fortezza tu sei,
per il tuo nome guidami e conducimi.  R.
 
Alle tue mani affido il mio spirito;
tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele.
Esulterò e gioirò per la tua grazia,
perché hai guardato alla mia miseria. R.
 
Liberami dalla mano dei miei nemici
e dai miei persecutori:
sul tuo servo fa' splendere il tuo volto,
salvami per la tua misericordia. R.

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