
Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Luca 7,1-10
Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù, quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafàrnao.
Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l'aveva molto caro. Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. Costoro, giunti da Gesù, lo supplicavano con insistenza: «Egli merita che tu gli conceda quello che chiede - dicevano –, perché ama il nostro popolo ed è stato lui a costruirci la sinagoga».
Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di' una parola e il mio servo sarà guarito. Anch'io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me e dico a uno: "Va'!", ed egli va; e a un altro: "Vieni!", ed egli viene; e al mio servo: "Fa' questo!", ed egli lo fa».
All'udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.
Meditazione
Avete presente la Crocifissione di Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova? Beh, se non la ricordate o non la conoscete affatto, provo a raccontarvela presentandola alla vostra immaginazione. La figura di Gesù crocifisso è stagliata nel mezzo del dipinto. In alto dieci angeli che son tutti e ciascuno da contemplare in questa espressione di dolore e di stupore di fronte alla morte del loro creatore. Sono bellissimi, di una teatralità commovente. In basso alla destra del crocifisso, una scena di dieci figure umane. Quelli in evidenza sono con l'aureola, Maria la madre, Giovanni, le altre donne e Maddalena ai piedi di Gesù. E' chiaro che in questa scena viene rappresentata l'umanità santificata. Anche perché si contrappone alla seconda scena, quella a sinistra del dipinto, dove vediamo una folla urlante, i soldati che cercano di dividersi la veste del Crocifisso e, io leggo, ma è una mia interpretazione, nel cavo del vestito una figura losca, direi demoniaca. Sappiamo che Giotto ama nascondere il diavolo nei dettagli dei suoi dipinti. Ma, e qui arrivo al Vangelo, in mezzo a questa scena di personaggi biechi o indifferenti alla morte di Gesù, si staglia un uomo, un soldato che alza il braccio destro e sappiamo che il braccio destro alzato è il segno antico della professione di fede. E attenti attenti, questo uomo ha un'aureola. E' il centurione romano, colui che nel Vangelo di Marco fa la professione di fede sotto la croce dicendo: Costui era veramente il figlio di Dio. Ebbe quel romano, capo di una milizia, è probabilmente lo stesso del Vangelo di oggi, lo stesso centurione. Nel dipinto l'unico santo nella scena di sinistra, è lui. Bellissimo. Eppure era un pagano. Alcuni storici dicono che quelle milizie potrebbero essere arrivate dalla Romagna. E noi romagnoli vogliamo certamente crederci. Perché questo soldato aveva una fede così grande, che neanche in tutto Israele Gesù aveva trovato.
Mi viene da sorridere quando vedo oggi tanti battezzati che cercano guarigioni da maghi e fattucchieri, o anche scivolano nei campi di tecniche border line di una pseudo bassa psicoterapia farcita di orientalismo e tecniche varie imparate su Internet, e nessuno va invece da Gesù! Battezzati che non tornano da Colui che sappiamo il medico dei cuori. La Comunione, la confessione, l'olio degli infermi, i sacramenti della sua sacratissima umanità sono bistrattati dai cristiani battezzati. Che paradosso!
E nel Vangelo invece un non giudeo, romano, soldato, capo di una milizia invasore, figlio di una religiosità pagana, ecco lui va da Gesù e con umiltà profonda chiede la guarigione... attenti bene, non per sé ma per un suo servo. Ora capite bene come quel soldato romano possa avere l'aureola in un dipinto sacro, e addirittura che le sue parole sono passate nella liturgia eucaristica "O Signore non sono degno di partecipare alla tua mensa ma dì soltanto un parola e io sarò salvato". Non trovate le assonanze con le parole del Centurione?
Bene, a fine commento vorrei comunicarvi che stiamo preparando una piccola ma significativa festa per il 25. anniversario del Punto Giovane. Giusto per chi ancora non lo sa Pregaudio nasce in seno a questa associazione cristiana diocesana che da 25 anni si è messa al servizio dei ragazzi con il consegnargli una casa e un famiglia per un breve periodo di una o più settimane, che chiamiamo settimane di convivenza.Qui hanno assaporato l'accoglienza, la condivisione e la fiducia reciproca educatori ragazzi. E ovviamente il messaggio evangelico di Gesù. Ecco il 15 Ottobre compiamo 25 ANNI. Se andate sul sito www.puntogiovane.net potete già iscrivervi ad un Social Contest pensato per i ragazzi dai 12 ai 25 anni. Si tratta di costruire un mini video tipo Tik Tok dal tema "Sogno un futuro che..." . Cerchiamo di capire cosa sognano ancora i nostri ragazzi. Potete proporlo a chi ha figli o nipoti di quella età.
Buona giornata a tutti
Recita
Gennj Fabbrucci
Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri
Meditazione
Don Franco Mastrolonardo
Letture di Lunedì 18 Settembre 2023
XXIV settimana del Tempo Ordinario
Prima Lettura
Dalla prima lettera d San Paolo apostolo a Timoteo
1Tm 2,1-8
Figlio mio, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità.
Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l'ha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato fatto messaggero e apostolo - dico la verità, non mentisco –, maestro dei pagani nella fede e nella verità.
Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani pure, senza collera e senza contese.
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 27 (28)
R. Sia benedetto il Signore, che ha dato ascolto alla voce della mia supplica.
Ascolta la voce della mia supplica,
quando a te grido aiuto,
quando alzo le mie mani
verso il tuo santo tempio. R.
Il Signore è mia forza e mio scudo,
in lui ha confidato il mio cuore.
Mi ha dato aiuto: esulta il mio cuore,
con il mio canto voglio rendergli grazie. R.
Forza è il Signore per il suo popolo,
rifugio di salvezza per il suo consacrato.
Salva il tuo popolo e benedici la tua eredità,
sii loro pastore e sostegno per sempre. R.
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