
Parola del signore
Dal Vangelo secondo Matteo 28,16-20
Testo del Vangelo
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
Meditazione
Si dice: Vangelo lungo, omelia corta. Ma quando il Vangelo è breve,come oggi? Direi comunque omelia corta. Il Vangelo di oggi riguarda la Festa dell'Ascensione. Se ci dovessimo fermare sul fatto dell'Ascensione certamente di spunti ne troveremmo tantissimi. Questo evento è così suggestivo che apre a tanti scenari, interpretazioni e dettagli che non finiremmo più.
Pensate, Sant'Ignazio di Loyola, quando andò in Terrasanta, ha rischiato la prigione per andare a verificare se le orme dei piedi di Gesù che si conservano leggendarie sul luogo dell'Ascensione al cielo erano piedi rivolti verso Gerusalemme o verso il mondo. Certamente in questo segno cercava anche conferma alla sua vocazione e alla spiritualità dei suoi gesuiti, che sono stati pensati per il mondo. Questo Gesù che se na va in cielo è raffigurato in lungo e in largo da pittori di ogni tempo. Cominciando dal grande iconografo Rublev che lo pone assiso nel suo cerchio di gloria, simbolo dell’universo, e sostenuto dagli angeli. Questo cerchio è la famosa mandorla dove è inscritta la Gloria di Dio. Il Mantegna dipinge la mandorla come una schiera di cherubini che si pongono ai perimetri del Corpo di Gesù. Giotto addirittura lo dipinge di profilo, cosa dissacrante per gli iconografi classici e gli mozza le mani in alto, come per dire che una parte del corpo non appartiene più alla terra, così farà anche con il dipinto della Risurrezione. Interessante anche la prospettiva dal basso di Dalì. Si colgono i piedi e le braccia aperte al mondo. A volte nell'Ascensione Gesù è anche pensato con le braccia sopra il mondo un po' come fa il prete quando consacra il pane e il vino. E' il gesto dell'epiclesi, cioè dell' invocazione dello Spirito. E ci sta, dato che domenica prossima sarà la festa di Pentecoste. Quindi l'Ascensione è pensata come l'epiclesi per la Pentecoste.
Ma oltre i dettagli fin qui elencati sull'evento dell'Ascensione, vorrei invece soffermarmi su questa frase finale di Gesù nel Vangelo, bellissima: "Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo".
Che bello sentire questo. Sono le ultime parole di Gesù ai suoi discepoli. Parole di grande conforto. Non che prima non lo avesse fatto. Ricordiamo le parole di domenica scorsa: "Non vi lascerò orfani". Gesù si è preoccupato di salvare il mondo, anzitutto, ma anche di non lasciare nello sconforto i suoi cari, gli amici di vita. Sapeva che sarebbero caduti nella tristezza nel momento in cui lo vedevano morto e allora insisteva: Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. E' il vangelo dell'altro giorno. Cosa ci spaventa di più nel dolore: di rimanere soli. Lo sentivo raccontare anche in qualche testimonianza terribile di chi si è trovato da solo dentro il disastro dell'alluvione. Sapere che c'era qualcuno lì con te o qualcuno che ti aspettava di fuori, guardando dal terrazzo dà forza, dà speranza. E quanto Gesù è preoccupato di farci sapere che non ci abbandona. Ce lo dice di continuo. Lui c'è, è il Dio con noi. Papa Francesco ha voluto con forza questo cambiamento dell'interpretazione del Padre Nostro, della traduzione del Padre Nostro, che adesso dice: "Non ci abbandonare alla tentazione" e sarebbe meglio "Tu Dio non ci abbandoni nella tentazione".
Ecco sono con voi fino alla fine del mondo. La fine del mondo che sarà? Certamente un giorno tutto si spegnerà, il sole si spegnerà...dicono tra 5 miliardi di anni. Ma come fine del mondo preferisco quel "la fine del mondo" quando si dice di qualcosa di eccezionalmente bello. "Sei la fine del mondo" si dice per fare un complimento strepitoso. Ecco Gesù è con noi fino a quando lo vedremo come "la fine del mondo".
Recita
Massimo Alberici
Musica di sottofondo
P.H.Erlebach. Halleluja. Performer Michel Rondeau. Diritti Creative Commons. musopen.org
Meditazione
Don Franco Mastrolonardo
Letture di Domenica 21 Maggio 2023
Ascensione del Signore
Prima Lettura
Dagli Atti degli Apostoli
At 1,1-11
Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo.
Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l'adempimento della promessa del Padre, «quella - disse - che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo».
Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra».
Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand'ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo».
Salmo Responsoriale
Dal Sal 46 (47)
R. Ascende il Signore tra canti di gioia.
Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l'Altissimo,
grande re su tutta la terra. R.
Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni. R.
Perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo. R.
Seconda Lettura
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Ef 1,17-23
Fratelli, il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l'efficacia della sua forza e del suo vigore.
Egli la manifestò in Cristo,
quando lo risuscitò dai morti
e lo fece sedere alla sua destra nei cieli,
al di sopra di ogni Principato e Potenza,
al di sopra di ogni Forza e Dominazione
e di ogni nome che viene nominato
non solo nel tempo presente ma anche in quello futuro.
Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi
e lo ha dato alla Chiesa come capo su tutte le cose:
essa è il corpo di lui,
la pienezza di colui che è il perfetto compimento di tutte le cose.
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