Giovanni 10,1-10: "Chi sono i ladri e i briganti?" (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Giovanni 10, 1-10

Testo del Vangelo
In quel tempo, disse Gesù: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è il pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita a l'abbiano in abbondanza».

Meditazione
Chi sono i ladri? E chi i briganti? Facile … quelli che non entrano dalla porta. Sembrerebbe così semplice leggendo il Vangelo. 
Eppure oggi, almeno nella nostra cultura occidentale, il capire e riconoscere i ladri e briganti non è così scontato.Cioè mi spiego meglio: non è facile distinguere i cattivi dai buoni.  Pare oggi sia saltato ogni assioma morale che separava, fino a qualche decennio fa,  il bene dal male e quindi il buono dal cattivo. Quando io ero piccolo, i fumetti o i film parlavano di eroi buoni che vincevano sempre e dei cattivi che perdevano. Era chiaro da subito per noi bambini chi fosse quello sbagliato. Clint Eastwood non ha mai perso un duello e lui era il buono nel celeberrimo film di Sergio Leone. Certo alcuni assiomi ci hanno un po' deviato portandoci a credere che gli americani fossero buoni e i russi cattivi o che i cowboy fossero i buoni e gli indiani i cattivi, o che il tatuato fosse uscito di galera e la maga cattiva fosse destinata inequivocabilmente all'inferno.
Ci era tutto esplicitato fin da piccoli quando la maestra divideva la lavagna in buoni e cattivi, magari sottolineando col gesso rosso la parola cattivi. E quando il tuo nome veniva scritto nel lato sinistro della lavagna ecco tutto lì era chiaro: tu eri il cattivo.
Ecco oggi no. Fortunatamente  da una parte e sfortunatamente dall'altra le categorie morali buono-cattivo stanno scomparendo. E non solo quelle. Oggi Lucifer, il diavolo, è l'eroe positivo di una serie tv, i ladri e briganti della Casa di carta sono i veri buoni a dispetto di polizia e governo spagnolo, e Mercoledì, l'eroina solinga e malinconica e un pò streghetta è idolo di tutte le bambine.
Ecco in questo contesto sociale oggi dobbiamo leggere il Vangelo di Giovanni. In questo contesto che Papa Benedetto chiamava a ragion  veduta “dittatura del relativismo”, cioè dove tutto è relativo e nessuno ha torto o ragione. Ma è qui, con sguardi spirituali dobbiamo vedere la porta dove passa oggi Gesù.
Ecco credo che la sfida odierna sia proprio quella di intercettare Gesù, la sua voce, dentro la confusione di questo mondo.  La porta è la soglia è il passaggio. Cosa fa Gesù? Aperta la porta spinge fuori dal recinto le sue pecore. E dove le spinge? Probabilmente, come sostiene papa Francesco nella nuova epoca. E' un passaggio d'epoca il nostro, certamente drammatico, ma lo è. E come si attraversa questa porta? 
Ecco che interviene  ancora Gesù:  Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo.
Quindi ricapitolando anche oggi Gesù ci chiama, anche oggi esiste la vocazione, cioè la sua chiamata, la sua chiamata personale.
La dobbiamo solo intercettare.
Le voci sono tante, tutte ben sponsorizzate, griffate, sostenute da influencer, certificate dai testimonial. Insomma va tu a capire oggi dove si nasconde la voce di Gesù. 
Avete presente quando il nostro smartphone va alla ricerca di reti wifi? Qui a Riccione, ad esempio, ne trova tante. Di quelle solamente una è giusta. Alcune non si agganciano, altre potrebbero anche agganciarsi ma non ci danno la connessione ad Internet. Una invece, si aggancia e ci permette di navigare. Ecco dobbiamo agganciare Gesù il buon Pastore.
Facile, vero? Facile, perchè impossibile... amava ripetere il Vescovo Lambiasi.

Recita
Sabrina Boschetti

Musica di sottofondo
P.H.Erlebach. Halleluja. Performer Michel Rondeau. Diritti Creative Commons. musopen.org

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Letture di Domenica 30 Aprile 2023
IV Domenica di Pasqua

Prima Lettura
Dagli Atti degli Apostoli
At 2,14a.36-41

[Nel giorno di Pentecoste,] Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò così: «Sappia con certezza tutta la casa d'Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso».
All'udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?».
E Pietro disse loro: «Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro».
Con molte altre parole rendeva testimonianza e li esortava: «Salvatevi da questa generazione perversa!». Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno furono aggiunte circa tremila persone.


Salmo Responsoriale
Dal Sal 22 (23)

R. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l'anima mia. R.

Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza. R.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca. R.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni. R.


Seconda Lettura
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo
1Pt 2,20b-25

Carissimi, se, facendo il bene, sopporterete
con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito davanti a Dio. A questo infatti siete stati chiamati, perché
anche Cristo patì per voi,
lasciandovi un esempio,
perché ne seguiate le orme:
egli non commise peccato
e non si trovò inganno sulla sua bocca;
insultato, non rispondeva con insulti,
maltrattato, non minacciava vendetta,
ma si affidava a colui che giudica con giustizia.
Egli portò i nostri peccati nel suo corpo
sul legno della croce, perché,
non vivendo più per il peccato,
vivessimo per la giustizia;
dalle sue piaghe siete stati guariti.
Eravate erranti come pecore,
ma ora siete stati ricondotti al pastore
e custode delle vostre anime.

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