
Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Luca 5,27-32
Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola.
I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».
Meditazione
La prima riga di Vangelo racconta l’inenarrabile. Appassiona questo susseguirsi impetuoso di verbi: vide, seguimi, si alzò, lo seguì. Se non sapessimo che è il Vangelo penseremmo ad una seduta di ipnosi. Ma Levi il pubblicano non è sotto ipnosi perché dopo quell’incontro cambia vita: radicalmente!
Dalle nostre parti si usa il termine flashiato, come uno che rimane sorpreso e stordito allo stesso tempo.
Una riga di Vangelo che stravolge la vita. Come è sconvolgente la narrazione evangelica.
E se tutto questo fosse un quadro?
Certamente sarebbe la Vocazione di Matteo del Caravaggio. Bellissimo. Gesù entra nel locale, fissa lo guardo, punta il dito. E quel dito si allunga verso Matteo che sorpreso sembra dire: "Proprio io?". E lascia presagire dalla postura il lasciarsi afferrare da questo sguardo, il suo alzarsi, il suo seguirlo. Un quadro non ha parole, ma rispetto al suono della parola ha il movimento della luce. Sentite queste parole di commento:
"Ma la vera protagonista della scena è la luce, che entra in diagonale da un lato. Questo aspetto è inedito, mai visto nella pittura. E' una luce che rivela e questo è un dettaglio che non può essere ignorato. Questo coraggoso uso di estremi contrasti, di spaziose aree scure, colpite da flash di luce drammatiche stimolerà in seguito la creatività di pittori e fotografi che per sempre assoceranno il termine "chiaroscuro" con Caravaggio".
La luce viene da Gesù ma in un certo qual modo lo supera; perché la vocazione è da Dio. Dio chiama alla vita e chiama all’amore. Perché ogni chiamata è chiamata all’Amore. Gesù è la luce, ma Lui stesso verrà trasfigurato, come a dire che c’è un oltre che lo precede. E’ il movimento del Mistero dell'Amore che parte dal padre e attraverso lo Spirito ci viene visibilizzato dal Figlio, il Cristo. La vocazione ad amare parte dall’amore che chiama ogni creatura a sé. Levi rimane flashiato da questo Mistero.
Recita
Federico Fedeli
Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri
Meditazione
Don Franco Mastrolonardo
Letture di Sabato 25 Febbraio 2023
Sabato dopo le Ceneri
Prima Lettura
Dal libro del profeta Isaìa
Is 58,9b-14
Così dice il Signore:
«Se toglierai di mezzo a te l’oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
se aprirai il tuo cuore all’affamato,
se sazierai l’afflitto di cuore,
allora brillerà fra le tenebre la tua luce,
la tua tenebra sarà come il meriggio.
Ti guiderà sempre il Signore,
ti sazierà in terreni aridi,
rinvigorirà le tue ossa;
sarai come un giardino irrigato
e come una sorgente
le cui acque non inaridiscono.
La tua gente riedificherà le rovine antiche,
ricostruirai le fondamenta di trascorse generazioni.
Ti chiameranno riparatore di brecce,
e restauratore di strade perché siano popolate.
Se tratterrai il piede dal violare il sabato,
dallo sbrigare affari nel giorno a me sacro,
se chiamerai il sabato delizia
e venerabile il giorno sacro al Signore,
se lo onorerai evitando di metterti in cammino,
di sbrigare affari e di contrattare,
allora troverai la delizia nel Signore.
Io ti farò montare sulle alture della terra,
ti farò gustare l’eredità di Giacobbe, tuo padre,
perché la bocca del Signore ha parlato».
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 85 (86)
R. Mostrami, Signore, la tua via.
Signore, tendi l’orecchio, rispondimi,
perché io sono povero e misero.
Custodiscimi perché sono fedele;
tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te confida. R.
Pietà di me, Signore,
a te grido tutto il giorno.
Rallegra la vita del tuo servo,
perché a te, Signore, rivolgo l’anima mia. R.
Tu sei buono, Signore, e perdoni,
sei pieno di misericordia con chi t’invoca.
Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera
e sii attento alla voce delle mie suppliche. R.
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