Luca 10,21-24: " Apri i miei occhi...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Luca 10,21-24

Testo del Vangelo
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

Meditazione
C'è un motivetto musicale che, in questo periodo d'Avvento, sta rallegrando le lodi e i vespri di Pregaudio.
Dice così: "Apri i miei occhi Signore, aprimi gli occhi del cuore. Voglio vederti". 
Abbiamo ritenuto opportuno inserire questa bella canzone in questo periodo perchè l'Avvento è, per antonomasia, desiderio del volto di Dio. L'Avvento è immagine dell'umanità che dall'inizio dei tempi chiede di poter vedere il Dio che l'ha creata. Ma Dio, lo sappiamo, non si vede con gli occhi fisici, bensì con quelli metafisici, gli occhi del cuore. Ma noi da soli non siamo in grado di accendere questa vista. Siamo fondamentalmente ciechi. Per questo il canto implora: apri i miei occhi Signore.
Il Vangelo di oggi diventa allora la conferma che Dio davvero può guarirci dalla cecità spirituale. Gesù infatti si rallegra oggi e dice: "Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete". In realtà ciò che vedevano era Gesù in carne ed ossa che vedevano anche gli altri. Però gli altri pur vedendolo, non lo vedevano veramente.
L'Avvento dicevo è per antonomasia il tempo della guarigione degli occhi, perchè altrimenti non riusciremo a vedere nel Bambino di Betelmme il Dio che si è fatto carne.
Ma se volete l'Avvento é anche il Big Bang della Storia della Salvezza che ogni volta si rinnova e si dispiega nell'Anno Liturgico. E come nel grande Big Bang della scienza solo dopo 300.000 anni si vede la luce, perchè i fotoni finalmente liberati cominciano il loro viaggio nell'universo, così l'Avvento è l’incubatrice della luce, sono quei trecentomila anni che attendono la Luce vera, quella che verrà ad illuminare ogni uomo, la Luce del Bambino di Betlemme.

Recita
Mara D'Angelo

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Letture di Martedì 29 Novembre 2022
I settimana di Avvento

Prima Lettura
Dal libro del profeta Isaìa
Is 11,1-10
 
In quel giorno,
un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici.
Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e d'intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.
 
Si compiacerà del timore del Signore.
Non giudicherà secondo le apparenze
e non prenderà decisioni per sentito dire;
ma giudicherà con giustizia i miseri
e prenderà decisioni eque per gli umili della terra.
Percuoterà il violento con la verga della sua bocca,
con il soffio delle sue labbra ucciderà l'empio.
La giustizia sarà fascia dei suoi lombi
e la fedeltà cintura dei suoi fianchi.
 
Il lupo dimorerà insieme con l'agnello;
il leopardo si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un piccolo fanciullo li guiderà.
La mucca e l'orsa pascoleranno insieme;
i loro piccoli si sdraieranno insieme.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera;
il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso.
Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno
in tutto il mio santo monte,
perché la conoscenza del Signore riempirà la terra
come le acque ricoprono il mare.
In quel giorno avverrà
che la radice di Iesse sarà un vessillo per i popoli.
Le nazioni la cercheranno con ansia.
La sua dimora sarà gloriosa.


Salmo Responsoriale
Dal Salmo 71 (72)

R. Vieni, Signore, re di giustizia e di pace.
O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto. R.
 
Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra. R.
 
Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri. R.
 
Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole germogli il suo nome.
In lui siano benedette tutte le stirpi della terra
e tutte le genti lo dicano beato. R.

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