Luca 3,15-16.21-22: "Cieli aperti..". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Vangelo
Dal Vangelo secondo Luca 3,15-16.21-22

Testo del Vangelo
In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Meditazione
Proverei a tradurre la scena del Vangelo con un linguaggio cinematografico. Partirei con un campo lungo inquadrando il panorama dall'alto. Il fiume e la folla. Deve capirsi bene che è tutto il popolo, e non un singolo, ad entrare ed uscire dal Giordano. Questo anche perchè vorrei in qualche modo rimandare al popolo ebreo che attraversa il Mar Rosso.
Poi muoverei la telecamera verso Gesù e lo inquadrerei a figura intera, da dietro però. Lo indicherei come il nuovo Mosè, colui che sta davanti al popolo, che guida il popolo. Poi un dettaglio sul volto e sulle sue mani mentre prega come a testimoniare che sta guidando quel popolo con la forza della preghiera, prega con loro e per loro. Ed infine la voce fuori campo del Padre. Non inquadrerei il cielo. Seguirei il tutto con una soggettiva sugli sguardi delle persone che alzano gli occhi meravigliati al cielo. Non filmerei il cielo perché non riuscirei a narrarne il Mistero, ma darei comunque allo spettatore la curiosità sufficiente per domandarsi cosa stia succedendo.
Ecco così penserei il Vangelo di oggi. In parallelo con il popolo d'Israele che esce dal Mar Rosso libero dalla schiavitù egiziana ormai orientato verso la terra promessa di Palestina guidati da Mosè, così il popolo della nuova alleanza esce dalle acque del Battesimo di Giovanni con Gesù che li guida verso la vera Terra promessa: quella del cielo.
Perché si dice nel Vangelo che si aprono i cieli? Ricordate che dopo il peccato di Adamo ed Eva Dio aveva messo a custodia del Paradiso un angelo? Ecco da quel giorno i cancelli del Paradiso si sono chiusi, ma con il Battesimo di Gesù si riaprono affinché sia chiaro per tutti che con Lui è possibile il ritorno a casa. Infatti la nostra Terra promessa è un ritorno a casa, viaggio che abbiamo già cominciato il giorno del nostro Battesimo.

 

Recita
Patrizia Sensoli

Musica di sottofondo
J.S.Bach. Christmas Oratorio. Diritti Creative Commons. Musopen.org

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Letture di Domenica 9 Gennaio 2022
Battesimo del Signore

Prima Lettura
Dal libro del profeta Isaìa
Is 40,1-5.9-11
 
«Consolate, consolate il mio popolo
– dice il vostro Dio –.
Parlate al cuore di Gerusalemme
e gridatele che la sua tribolazione è compiuta,
la sua colpa è scontata,
perché ha ricevuto dalla mano del Signore
il doppio per tutti i suoi peccati».
Una voce grida:
«Nel deserto preparate la via al Signore,
spianate nella steppa la strada per il nostro Dio.
Ogni valle sia innalzata,
ogni monte e ogni colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi in piano
e quello scosceso in vallata.
Allora si rivelerà la gloria del Signore
e tutti gli uomini insieme la vedranno,
perché la bocca del Signore ha parlato».
Sali su un alto monte,
tu che annunci liete notizie a Sion!
Alza la tua voce con forza,
tu che annunci liete notizie a Gerusalemme.
Alza la voce, non temere;
annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio!
Ecco, il Signore Dio viene con potenza,
il suo braccio esercita il dominio.
Ecco, egli ha con sé il premio
e la sua ricompensa lo precede.
Come un pastore egli fa pascolare il gregge
e con il suo braccio lo raduna;
porta gli agnellini sul petto
e conduce dolcemente le pecore madri».


 
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 103 (104)

R. Benedici il Signore, anima mia.
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Sei rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto,
tu che distendi i cieli come una tenda. R.
 
Costruisci sulle acque le tue alte dimore,
fai delle nubi il tuo carro,
cammini sulle ali del vento,
fai dei venti i tuoi messaggeri
e dei fulmini i tuoi ministri. R.
 
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.
Ecco il mare spazioso e vasto:
là rettili e pesci senza numero,
animali piccoli e grandi. R.
 
Tutti da te aspettano
che tu dia loro cibo a tempo opportuno.
Tu lo provvedi, essi lo raccolgono;
apri la tua mano, si saziano di beni. R.
 
Nascondi il tuo volto: li assale il terrore;
togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra. R.
 
Seconda Lettura
Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito
Tt 2,11-14; 3,4-7
 
Figlio mio, è apparsa infatti la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.
Ma quando apparvero la bontà di Dio, salvatore nostro,
e il suo amore per gli uomini,
egli ci ha salvati,
non per opere giuste da noi compiute,
ma per la sua misericordia,
con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo,
che Dio ha effuso su di noi in abbondanza
per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro,
affinché, giustificati per la sua grazia,
diventassimo, nella speranza, eredi della vita eterna.

Per conoscere il progetto del Social Gospel on PG vai su www.preg.audio/web-app

Il progetto del Social Gospel on PG

Il dado di Pregaudio

Scopri ProMessa, la nostra nuova App

Scarica la nostra App su