Luca 2,22-35: "Mosso dallo Spirito...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Luca 2,22-35

Testo del Vangelo
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore - come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» - e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse:
«Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione - e anche a te una spada trafiggerà l'anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».


Meditazione
Che i Vangeli dell’infanzia rimangono alquanto confusi circa le coordinate spazio temporali ne è riprova il Vangelo di oggi.
Mi rimane sempre difficile spiegare ai bambini del catechismo dove sono andati Giuseppe e Maria dopo la notte santa del Natale.
Ieri l'evangelista Matteo riferiva di una fuga in Egitto, oggi l'altro evangelista Luca ci presenta la sacra famiglia al Tempio di Gerusalemme per l'offerta del sacrificio dopo i 40 giorni rituali della puriicazione .
Certamente potrebbero essere andati e tornati dall' Egitto, ma non siamo cosi convinti che in 40 giorni una donna con un bambino appena partorito potesse affrontare un viaggio di migliaia di chilometri.
Ma è inutile indagare. Ripeto: il Vangelo ha un senso spirituale che attraversa e supera il contesto storico geografico.
Anche oggi siamo costretti ad una domanda che scenda più in profondità: perché ritroviamo Gesù Bambino a Gerusalemme nel Tempio?
Beh il Vangelo parla chiaro. Dopo la purificazione rituale di Maria portano il primogenito per essere riscattato come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» .
Cosa significa? Ecco Maria come ogni partoriente per 40 giorni deve astenersi da contatti esterni perché appunto considerata impura dalla Legge. Dopo 40 giorni deve andare al Tempio per offrire un animale a seconda delle condizioni economiche. Giuseppe e Maria, non ricchi, portano due colombe.
Ma l'altro motivo per andare al tempio era quello di consacrare il primogenito. Dato che ogni primo figlio è sacro a Dio e a Dio destinato, si opera una sorta di scambio o meglio di riscatto. Ricordate il famoso brano di Abramo che deve sacrificare il figlio Isacco a Dio? Lì sul monte Dio, all' ultimo istante concede ad Abramo di offrire un ariete al posto del figlio. Ecco l'idea rimane la medesima. Il figlio primogenito viene riscattato in cambio di un animale.
Ecco quindi la risposta sembrerebbe contenuta nel Vangelo stesso. C'è un però. Ai tempi di Gesù questa pratica rituale era fatta da un semplice sacerdote in ogni villaggio. Non c'era bisogno di andare a Gerusalemme.
E allora la domanda rimane ancora aperta. Perché ci troviamo a Gerusalemme.
E soprattutto: cosa rappresenta Gerusalemme e cosa rappresenta il Tempio per gli Ebrei?
Il Tempio, attenti...,  è la presenza di Dio, è il luogo assolutamente più santo, è la Promessa di Dio al popolo d'Israele.
Un' antica profezia di Malachia al cap 3 diceva che il Messia da subito sarebbe entrato nel suo Tempio. Questo avrebbe fatto. Avrebbe subito preso possesso del tempio. Ecco forse ci siamo. L'evangelista Luca probabilmente ha voluto collegarsi a questo brano per confermare la messianicità di Gesù.
Questo ci rimane ancora più chiaro nel momento in cui Giuseppe e Maria entrano nel Tempio. Noi ci saremmo aspettati l'incontro con un sacerdtote per il rituale del sacrificio e dello spargimento del sangue, il sangue appunto delle colombe. Di fatto non c'è nessun sacerdote nel brano e Luca non parla neppure di un riscatto da compiersi.
Invece chi incontrano Giuseppe e Maria?  Incontrano un vegliardo, un anziano e attenti bene, questo anziano è un uomo ricolmo di Spirito Santo. Per tre volte l'evanglista ci tiene a precisare questo. Lo Spirito Santo era su di lui, lo spirito lo aveva preannunciato e ancora mosso dallo Spirito. Qui siamo in una piena manifestazione della profezia. L'anziano Simeone è figura dell'Antico Testamento che aspetta e riconosce il Suo Messia il quale entra e prende possesso della sua casa, il Tempio così come profetizzava Malachia e lo Spirito Santo, citato per tre volte, sigilla questa intronizzazione.
Ecco vedete... ogni Vangelo dell'infanzia ha questo obiettivo: mostrarci la regalità e la divinità di Gesù. L'incontro con i Magi poi chiuderà il conto.

Recita
Guenda Bugli

Musica di sottofondo
J.S.Bach. Christmas Oratorio - Part 41-46 I.2. Diritti Creative Commons, musopen.org

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Letture di Mercoledì 29 Dicembre 2021
Ottava di Natale

Prima Lettura
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
1Gv 2,3-11
 
Figlioli miei, da questo sappiamo di avere conosciuto Gesù: se osserviamo i suoi comandamenti.
Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c'è la verità. Chi invece osserva la sua parola, in lui l'amore di Dio è veramente perfetto. Da questo conosciamo di essere in lui. Chi dice di rimanere in lui, deve anch'egli comportarsi come lui si è comportato.
 
Carissimi, non vi scrivo un nuovo comandamento, ma un comandamento antico, che avete ricevuto da principio. Il comandamento antico è la Parola che avete udito. Eppure vi scrivo un comandamento nuovo, e ciò è vero in lui e in voi, perché le tenebre stanno diradandosi e già appare la luce vera.
 
Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre. Chi ama suo fratello, rimane nella luce e non vi è in lui occasione di inciampo. Ma chi odia suo fratello, è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi.


Salmo Responsoriale
Dal Salmo 95 (96)

R. Gloria nei cieli e gioia sulla terra.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome. R.
 
Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie. R.
 
Il Signore ha fatto i cieli;
maestà e onore sono davanti a lui,
forza e splendore nel suo santuario. R.

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