Luca 17,20-25: "Dentro l'eternità...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Luca 17,20-25

Testo del Vangelo
In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».

Meditazione
Provate a digitare su Google la domanda: "Quando verrà la fine del mondo?”. Vi accorgerete che la risposta che non ha saputo dare Gesù nel Vangelo, ve la offrono nei dettagli le miriadi di pagine indicizzate dal motore di ricerca con tanto di date, modalità e tempi. Ad esempio scoprirete che nel 2017 erano previste decine di fine del mondo. Saremmo già tutti dovuti morire il 29 luglio, poi il 21 agosto, poi il 23 settembre e poi il 15 Ottobre…. Anno apocalittico il 2017...
Il problema della fine del mondo o come viene chiamato nel Vangelo l’arrivo del Regno di Dio è un falso problema. In realtà, come risponde Gesù nel Vangelo, il Regno di Dio è già arrivato e così, se volete anche la fine del mondo è già arrivata. Leggevo proprio su Internet queste righe su un sito un po' più serio dei precedenti: La fine del mondo? È già iniziata. La Terra infatti ha quasi 5 miliardi di anni. Tra altrettanti la vita sarà scomparsa e l'energia del sole spedirà nello spazio gli atomi che ne costituivano i mattoni.
E quando San Paolo scriveva che tutti noi per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme con Lui nella morte, non dice la stessa cosa? La paura della fine del mondo non dovrebbe appartenerci, perché noi viviamo già della vita eterna. Perché aver paura di morire, quando in realtà siamo già dentro l’eternità? Provo a far rispondere Padre Spidlik e dal cielo mi perdoni se ho ridotto una sua ora di catechesi a tre minuti o poco più.

Recita
Paola Ragni

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo con un contributo audio di padre T.Spidlik

Letture di Giovedì 11 Novembre 2021
XXXII settimana del Tempo Ordinario

Prima Lettura
Dal libro della Sapienza
Sap 7,22-8,1

Nella sapienza c’è uno spirito intelligente, santo,
unico, molteplice, sottile,
agile, penetrante, senza macchia,
schietto, inoffensivo, amante del bene, pronto,
libero, benefico, amico dell’uomo,
stabile, sicuro, tranquillo,
che può tutto e tutto controlla,
che penetra attraverso tutti gli spiriti
intelligenti, puri, anche i più sottili.
La sapienza è più veloce di qualsiasi movimento,
per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa.
È effluvio della potenza di Dio,
emanazione genuina della gloria dell’Onnipotente;
per questo nulla di contaminato penetra in essa.
È riflesso della luce perenne,
uno specchio senza macchia dell’attività di Dio
e immagine della sua bontà.
Sebbene unica, può tutto;
pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova
e attraverso i secoli, passando nelle anime sante,
prepara amici di Dio e profeti.
Dio infatti non ama se non chi vive con la sapienza.
Ella in realtà è più radiosa del sole e supera ogni costellazione,
paragonata alla luce risulta più luminosa;
a questa, infatti, succede la notte,
ma la malvagità non prevale sulla sapienza.
La sapienza si estende vigorosa da un’estremità all’altra
e governa a meraviglia l’universo.


 
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 118 (119)

R. La tua parola, Signore, è stabile per sempre.
Per sempre, o Signore,
la tua parola è stabile nei cieli.
La tua fedeltà di generazione in generazione;
hai fondato la terra ed essa è salda. R.

Per i tuoi giudizi tutto è stabile fino a oggi,
perché ogni cosa è al tuo servizio.
La rivelazione delle tue parole illumina,
dona intelligenza ai semplici. R.

Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo
e insegnami i tuoi decreti.
Che io possa vivere e darti lode:
mi aiutino i tuoi giudizi. R.

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