Luca 14,1.7-11: "L'umiltà non fa rumore...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Luca 14,1.7-11

Testo del Vangelo
Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cédigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».

Meditazione
Navigando nello sterminato mare di YouTube ho trovato questa cosa carina sull’umiltà. Cito:

"Camminavo con mio padre, quando all’improvviso si arrestò ad una curva e dopo un breve silenzio mi domandò: oltre al canto dei passeri senti qualcos’altro? Aguzzai le orecchie e dopo alcuni secondi risposi: ascolto il rumore di un carretto. Giusto mi disse: è un carretto vuoto. Io gli domandai: come fai a sapere che si tratta di un carretto vuoto se non lo hai ancora visto? Allora mi rispose: è facile capire quando è un carretto vuoto, dal momento che quanto più è vuoto tanto più fa rumore".

E’ proprio vero.
Una venerabile di Rimini, Carla Ronci, in cammino verso la beatificazione, amava ripetere "Solo i santi lasciano tracce, gli altri fanno rumore”. E quanti sono quelli che fanno rumore. Più son vuoti di valori, di ideali, di spiritualità, di fede e più fanno chiasso.
In questo mondo chi non ha niente da dire, purtroppo non vede l’ora di dirlo. E dicendo il nulla, stordisce e fa rumore. Non passa nulla se non una naturale e istintiva antipatia nei loro confronti.
Un po' come quelli che si ritrova a pranzo Gesù. Boriosi e vanitosi cercano i primi posti, le vetrine più avanzate per ostentare la loro immagine. Ma dicevano i nostri vecchi che la carne messa in vetrina è sempre di scarsa qualità. Così Gesù li avverte. Non reggerete la frustrazione se vi toglieranno i primi posti. Forse già li ammonisce per i tempi futuri. L’ultimo giorno infatti un velo di vergogna insostenibile calerà sugli arroganti di questa terra. Mentre come d’incanto dall’humus dei bassifondi della terra vissuti per troppo tempo nel nascondimento saliranno gli umili, i carretti pieni, quelli che contano, quelli che realmente hanno fatto la storia.

Recita
Miriam Mosca

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

 

Letture di Sabato 30 Ottobre 2021
XXX settimana del Tempo Ordinario 

Prima Lettura
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 11,1-2a.11-12.25-29

Fratelli, Dio ha forse ripudiato il suo popolo? Impossibile! Anch'io infatti sono Israelita, della discendenza di Abramo, della tribù di Beniamino. Dio non ha ripudiato il suo popolo, che egli ha scelto fin da principio.
Ora io dico: forse inciamparono per cadere per sempre? Certamente no. Ma a causa della loro caduta la salvezza è giunta alle genti, per suscitare la loro gelosia. Se la loro caduta è stata ricchezza per il mondo e il loro fallimento ricchezza per le genti, quanto più la loro totalità!
Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate presuntuosi: l'ostinazione di una parte d'Israele è in atto fino a quando non saranno entrate tutte quante le genti. Allora tutto Israele sarà salvato, come sta scritto:
«Da Sion uscirà il liberatore,
egli toglierà l'empietà da Giacobbe.
Sarà questa la mia alleanza con loro
quando distruggerò i loro peccati».
Quanto al Vangelo, essi sono nemici, per vostro vantaggio; ma quanto alla scelta di Dio, essi sono amati, a causa dei padri, infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!


Salmo Responsoriale
Dal Salmo 93 (94)

R. Il Signore non respinge il suo popolo.
Beato l'uomo che tu castighi, Signore,
e a cui insegni la tua legge,
per dargli riposo nei giorni di sventura. R.

Poiché il Signore non respinge il suo popolo
e non abbandona la sua eredità,
il giudizio ritornerà a essere giusto
e lo seguiranno tutti i retti di cuore. R.

Se il Signore non fosse stato il mio aiuto,
in breve avrei abitato nel regno del silenzio.
Quando dicevo: «Il mio piede vacilla»,
la tua fedeltà, Signore, mi ha sostenuto. R.

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