
Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Giovanni 3, 13-17
Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».
Meditazione
Sapete qual’è il simbolo che identifica le farmacie? Un serpente che si attorciglia su un bastone. L’interpretazione comune riconosce in questo simbolo il bastone del dio Asclepio, il dio della Salute. Il serpente, dato che ogni anno cambia la vecchia pelle, è adatto a indicare il miglioramento ottenuto grazie alle cure mediche, mentre la verga, lo strumento che simboleggia l’azione dell’uomo nel somministrare le cure degli uomini.
La Bibbia ha però scelto il serpente come animale che provoca la morte con il suo veleno, ma anche capace di neutralizzare il veleno stesso. Andatevi a guardare la prima lettura di oggi dal Libro dei Numeri. In effetti il termine greco che indica il veleno del serpente ha a che fare con la farmacia: farmacos, appunto. Usato in tempi e modi opportuni il veleno del serpente, diventa miracolosamente un farmaco. Non diciamo cose astruse e neppure semplicemente mitologiche. Sappiamo bene che per vincere una malattia si inietta nel corpo malato il virus della malattia stessa in modalità opportune. E’ il veleno stesso che ci guarisce.
Ora pensiamo a Gesù. Cosa fa Gesù per vincere il virus del peccato che dilaga nell’umanità? Si fa Lui stesso virus, si fa lui stesso peccato e si lascia iniettare nell’umanità moribonda attraverso la Croce. Come Mosè nell'Antico Testamento ha innalzato il serpente, per vincere il morso del serpente, così Gesù viene innalzato sul palo, sul bastone della Croce.
E’ Lui il vero Dio della Salute, della Salvezza, il vero Farmaco dell' immortalità.
Recita
Miriam Mosca
Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri
Meditazione
Don Franco Mastrolonardo
Letture di Lunedì 14 settembre 2021
XXIV settimana del Tempo Ordinario
Prima Lettura
Dal libro dei Numeri 21,4b-9
In quei giorni, il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall’Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero».
Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d’Israeliti morì.
Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti». Mosè pregò per il popolo.
Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita». Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l’asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 77 (78)
R. Non dimenticate le opere del Signore!
Ascolta, popolo mio, la mia legge,
porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.
Aprirò la mia bocca con una parabola,
rievocherò gli enigmi dei tempi antichi. R.
Quando li uccideva, lo cercavano
e tornavano a rivolgersi a lui,
ricordavano che Dio è la loro roccia
e Dio, l’Altissimo, il loro redentore. R.
Lo lusingavano con la loro bocca,
ma gli mentivano con la lingua:
il loro cuore non era costante verso di lui
e non erano fedeli alla sua alleanza. R.
Ma lui, misericordioso, perdonava la colpa,
invece di distruggere.
Molte volte trattenne la sua ira
e non scatenò il suo furore. R.
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Cosa significa pregare di martedì?