
Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Matteo 19,3-12
Testo del Vangelo
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «È lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?».
Egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina e disse: "Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne"? Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
Gli domandarono: «Perché allora Mosè ha ordinato di darle l’atto di ripudio e di ripudiarla?».
Rispose loro: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli; all’inizio però non fu così. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di unione illegittima, e ne sposa un’altra, commette adulterio».
Gli dissero i suoi discepoli: «Se questa è la situazione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi».
Egli rispose loro: «Non tutti capiscono questa parola, ma solo coloro ai quali è stato concesso. Infatti vi sono eunuchi che sono nati così dal grembo della madre, e ve ne sono altri che sono stati resi tali dagli uomini, e ve ne sono altri ancora che si sono resi tali per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca».
Meditazione
Rispetto al Vangelo di Marco, qui Gesù fa una eccezione circa la possibilità del ripudio. Dice che in caso di unione illegittima, l’atto di ripudio è concesso. Sembrerebbe così aprire le porte ad un divorzio legittimo. Certamente un Gesù elastico, rispetto al Gesù inflessibile del Vangelo di Marco.
Quando ci approcciavamo da seminaristi allo studio storico critico dei Vangeli rimanevamo spesso perplessi, come penso anche voi, sulle discordanze tra un Vangelo e l'altro. Ci dicevamo cosa avesse detto veramente Gesù o se avesse capito meglio Marco, rispetto a Matteo o Giovanni. Beh, le cose non sono così semplici da spiegare. Quello che è importante sapere è che Il Vangelo è certamente veritiero nei suoi contenuti di fondo, ma sulle parole esatte di Gesù non possiamo metterci la mano sul fuoco. Anche perché non c’erano registratori e comunque, anche se ci fossero stati, sappiamo dall’esperienza dei media odierni che tutto, e dico tutto, può essere falsato.
Ecco, certamente non c’era l’intenzione negli evangelisti di falsare le parole del Maestro, ma sappiamo che la comunità cristiana ha comunque interpretato quelle parole in base alla loro vita. Cosi Marco, il primo evangelista, ha fissato l’idea fondante, quella dell’unica carne tra uomo e donna, mentre Matteo, che ha scritto qualche anno dopo il Vangelo, ha verificato anche nelle prime comunità cristiane la possibilità e il dramma dell’errore anche nella stessa coppia cristiana. Così è entrato nel Vangelo quella postilla di Gesù che apre in qualche modo al “divorzio del tempo”. Questo ovviamente non mette in discussione il nucleo del matrimonio, che è l’indissolubilità, ma allo stesso tempo tutela chi, dentro una situazione di peccato, subisce i torti o a volte addirittura la violenza del coniuge.
Recita
Simona Mulazzani
Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri
Meditazione
Don Franco Mastrolonardo
Letture di Venerdì 13 Agosto 2021
XIX settimana del Tempo Ordinario
Prima Lettura
Dal libro di Giosuè
Gs 24,1-13
In quei giorni, Giosuè radunò tutte le tribù d’Israele a Sichem e convocò gli anziani d’Israele, i capi, i giudici e gli scribi, ed essi si presentarono davanti a Dio. Giosuè disse a tutto il popolo:
«Così dice il Signore, Dio d’Israele: “Nei tempi antichi i vostri padri, tra cui Terach, padre di Abramo e padre di Nacor, abitavano oltre il Fiume. Essi servivano altri dèi. Io presi Abramo, vostro padre, da oltre il Fiume e gli feci percorrere tutta la terra di Canaan. Moltiplicai la sua discendenza e gli diedi Isacco. A Isacco diedi Giacobbe ed Esaù; assegnai a Esaù il possesso della zona montuosa di Seir, mentre Giacobbe e i suoi figli scesero in Egitto.
In seguito mandai Mosè e Aronne e colpii l’Egitto con le mie azioni in mezzo a esso, e poi vi feci uscire. Feci uscire dall’Egitto i vostri padri e voi arrivaste al mare. Gli Egiziani inseguirono i vostri padri con carri e cavalieri fino al Mar Rosso, ma essi gridarono al Signore, che pose fitte tenebre fra voi e gli Egiziani; sospinsi sopra di loro il mare, che li sommerse: i vostri occhi hanno visto quanto feci in Egitto. Poi dimoraste lungo tempo nel deserto.
Vi feci entrare nella terra degli Amorrei, che abitavano ad occidente del Giordano. Vi attaccarono, ma io li consegnai in mano vostra; voi prendeste possesso della loro terra e io li distrussi dinanzi a voi. In seguito Balak, figlio di Sippor, re di Moab, si levò e attaccò Israele. Mandò a chiamare Balaam, figlio di Beor, perché vi maledicesse. Ma io non volli ascoltare Balaam ed egli dovette benedirvi. Così vi liberai dalle sue mani.
Attraversaste il Giordano e arrivaste a Gerico. Vi attaccarono i signori di Gerico, gli Amorrei, i Perizziti, i Cananei, gli Ittiti, i Gergesei, gli Evei e i Gebusei, ma io li consegnai in mano vostra. Mandai i calabroni davanti a voi, per sgominare i due re amorrei non con la tua spada né con il tuo arco.
Vi diedi una terra che non avevate lavorato, abitate in città che non avete costruito e mangiate i frutti di vigne e oliveti che non avete piantato”».
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 135 (136)
R. Il suo amore è per sempre.
Rendete grazie al Signore perché è buono,
rendete grazie al Dio degli dèi,
rendete grazie al Signore dei signori. R.
Guidò il suo popolo nel deserto,
colpì grandi sovrani,
uccise sovrani potenti. R.
Diede in eredità la loro terra,
in eredità a Israele suo servo.
Ci ha liberati dai nostri avversari. R.
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Eros e famiglia: linguaggio nuovo della Chiesa?