Matteo 5,13-16: "Essere sale...essere luce...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Matteo 5,13-16

Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».

Meditazione
Devo dire scherzosamente che a volte Gesù mi assomiglia a Papa Francesco quando usa questi esempi così semplici e così illuminanti. Che dopo averli sentiti uno dice: ma perchè non ci avevo mai pensato?
Oggi Gesù ci parla dei cristiani come sale e luce.
Sale e luce dicono una cosa semplice e immediata: non serviamo a nulla se non serviamo gli altri.
Pensiamo al sale. Facciamo questo semplice esperimento. Proviamo prima a metterne in bocca qualche granello. Immangiabile! Ed ora mettiamolo su una calda patatina fritta e mangiamo l'uno e l'altro. Sublime. Semplice no? Il sale da solo nessuno lo mangerà. Invece quando va a condire il cibo allora si gusta ciò che si mangia. Per la luce poi il segno acquista ulteriori contenuti. Dalla fisica sappiamo che la luce si interfaccia con la materia. E per una serie di interazioni sappiamo che vengono fuori i colori. Rispetto al sale dobbiamo dire che la luce in questo caso è essenziale; oltre che dare gusto dà anche vita. Pensiamo ad un mondo senza luce. Non solo si spegnerebbero i colori, ma morirebbe. Per questo noi cristiani siamo luce. Se non illuminiamo il mondo, questo presto morirà. Allora diamoci da fare per dare gusto e colore a ciò che ci sta intorno.

 

Recita
Sabrina Boschetti

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Letture di Martedì 8 Giugno 2021
X settimana del Tempo Ordinario

Prima Lettura
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
2 Cor 1,18-24

Fratelli, Dio è testimone che la nostra parola verso di voi non è «sì» e «no». Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che abbiamo annunciato tra voi, io, Silvano e Timòteo, non fu «sì» e «no», ma in lui vi fu il «sì».
Infatti tutte le promesse di Dio in lui sono «sì». Per questo attraverso di lui sale a Dio il nostro «Amen» per la sua gloria.
È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo e ci ha conferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.


Salmo Responsoriale
Dal Salmo 118 (119)

R. Risplenda su di noi la luce del tuo volto, Signore.
Meravigliosi sono i tuoi insegnamenti:
per questo li custodisco.
La rivelazione delle tue parole illumina,
dona intelligenza ai semplici. R.

Apro anelante la mia bocca,
perché ho sete dei tuoi comandi.
Volgiti a me e abbi pietà,
con il giudizio che riservi a chi ama il tuo nome. R.

Rendi saldi i miei passi secondo la tua promessa
e non permettere che mi domini alcun male.
Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo
e insegnami i tuoi decreti. R.

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