Matteo 28, 16-20: "La Santa Trinità". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Matteo 28,16-20

Testo del Vangelo
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono.
Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

Meditazione
Leggevo in un servizio al telegiornale durante una manifestazione a Roma questo cartello: E' l’amore che crea la famiglia. Niente di più vero. Una famiglia senza amore sarebbe un controsenso. Ma diciamocelo: niente senza amore ha senso. La sessualità stessa senza amore perde la sua vera identità. E’ l’amore che da la conoscenza delle cose. L’amore è la porta della conoscenza. Un po' come la luce riveste ogni cosa del suo giusto colore, così l’amore manifesta le verità umane. Il problema ora rimane questo. Ma cos’è l'amore? E andiamo al tema liturigico di questa festa di oggi: la Santissima Trinità. Lì troviamo la risposta. L’amore è Dio.
Il Dio dei cristiani è un Dio che vive in un amore dinamico, è un unico Dio ma in tre Persone che si relazionano continuamente e che vivono la perfezione della comunione. Questa relazione è una relazione di Amore che non cerca la propria soddisfazione, ma che esce fuori da sé stesso e fa uscire fuori da sé stesso l'altro, per cui nella Trinità esce il Figlio ed esce lo Spirito Santo, Dio è amore dice San Giovanni (1 Giov. 4.7). Ama non perché è necessitato da un piacere, ma ama perché è libertà assoluta. La sua tensione non è ad intra, ma ad extra. (il Padre genera il Figlio e spira lo Spirito Santo).
Il suo amore non è tanto in relazione all’umanità, ma è in sé nei riguardi del Figlio. La comunione col Figlio e lo Spirito genera l’Amore.
Quindi l’amore vero è un amore generativo, un amore che si dona, un amore che esce sempre da sé. Questo è l’amore che dà senso a tutto.

 

Recita
Massimo Alberici

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Letture di Domenica 30 Maggio 2021
Solennità della Santissima Trinità

Prima Lettura
Dal libro del Deuteronòmio
Dt 4,32-34.39-40

Mosè parlò al popolo dicendo:
«Interroga pure i tempi antichi, che furono prima di te: dal giorno in cui Dio creò l'uomo sulla terra e da un'estremità all'altra dei cieli, vi fu mai cosa grande come questa e si udì mai cosa simile a questa? Che cioè un popolo abbia udito la voce di Dio parlare dal fuoco, come l'hai udita tu, e che rimanesse vivo?
O ha mai tentato un dio di andare a scegliersi una nazione in mezzo a un'altra con prove, segni, prodigi e battaglie, con mano potente e braccio teso e grandi terrori, come fece per voi il Signore, vostro Dio, in Egitto, sotto i tuoi occhi?
Sappi dunque oggi e medita bene nel tuo cuore che il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra: non ve n'è altro.
Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti do, perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te e perché tu resti a lungo nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà per sempre».


Salmo Responsoriale
Dal Salmo 32 (33)

R. Beato il popolo scelto dal Signore.
Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell'amore del Signore è piena la terra. R.

Dalla parola del Signore furono fatti i cieli,
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
Perché egli parlò e tutto fu creato,
comandò e tutto fu compiuto. R.

Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame. R.

L'anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo. R.

Seconda Lettura
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 8,14-17

Fratelli, tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».
Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.

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