Marco 10,32-45: "Croce e gloria" (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Marco 10,32-45

Testo del Vangelo
In quel tempo, mentre erano sulla strada per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti ai discepoli ed essi erano sgomenti; coloro che lo seguivano erano impauriti.
Presi di nuovo in disparte i Dodici, si mise a dire loro quello che stava per accadergli: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani, lo derideranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno, e dopo tre giorni risorgerà».
Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».
Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

Meditazione
Quando qualcuno comincia un discorso dicendoti: voglio che tu faccia così e così… Ebbene, stanne lontano da quella persona. E’ certamente un autocentrato egoista e narcisista che nelle peggiori delle ipotesi vuole prendere il controllo della tua vita. Ebbene Gesù aveva attorno un gruppo di narcisisti, poiché oggi dal nulla tirano fuori questa domanda: Maestro vogliamo che tu faccia quello che ti chiederemo. Povero Gesù, aver a che fare con certa gente! Eppure quelli sono i famosi San Giacomo e San Giovanni che ricordiamo nei nostri calendarietti liturgici ogni anno… Credo sia un buon incoraggiamento per tutti alla santità.
Il problema poi è che questa domanda pretenziosa e assurda vien fuori dopo che Gesù gli ha parlato di croce. Pensiamo quanto si sia sentito solo in questo momento. Aveva bisogno di condividere un dolore straziante e invece i discepoli pensano a se. Lui parla di croce e loro di gloria, per se stessi ovviamente. Quanto non è stato mai capito Gesù. Una vecchia canzone di Baglioni diceva così:

"Gesu' caro fratello mio che t'hanno fatto!
T'hanno sbattuto addosso a 'na croce
e poi dimenticato e tu eri certo troppo bono…
t'hanno detto de sta 'n cielo assetato de' vita
affamato d’amore quante vorte hai pianto solo solo”.

Quante volte avrà pianto da solo Gesù… Eppure nel Vangelo fa buon viso e cattiva sorte e anzi approfitta di questa richiesta malsana dei discepoli per fare una bellissima catechesi sul servizio. Da riascoltare e rileggerle, queste ultime righe del Vangelo.

Recita
Sabrina Boschetti

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Letture di Mercoledì 26 Maggio 2021
VIII settimana del Tempo Ordinario
Memoria di San Filippo Neri

Prima Lettura
Dal libro del Siràcide
Sir 36,1-2a.5-6.13-19 NV [gr. 36,1-2.5-6.13-19]

Abbi pietà di noi, Signore, Dio dell'universo, e guarda,
mostraci la luce della tua misericordia,
infondi il tuo timore su tutte le nazioni.
Ti riconoscano, come anche noi abbiamo riconosciuto
che non c'è Dio al di fuori di te, o Signore.
Rinnova i segni e ripeti i prodigi.
Raduna tutte le tribù di Giacobbe,
rendi loro l'eredità come era al principio.
Abbi pietà, Signore, del popolo chiamato con il tuo nome,
d'Israele che hai reso simile a un primogenito.
Abbi pietà della tua città santa,
di Gerusalemme, luogo del tuo riposo.
Riempi Sion della celebrazione delle tue imprese
e il tuo popolo della tua gloria.
Rendi testimonianza alle creature che sono tue fin dal principio,
risveglia le profezie fatte nel tuo nome.
Ricompensa coloro che perseverano in te,
i tuoi profeti siano trovati degni di fede.
Ascolta, Signore, la preghiera dei tuoi servi,
secondo la benevolenza che hai verso il tuo popolo,
e guidaci sulla via della giustizia,
e riconoscano tutti quelli che abitano sulla terra
che tu sei il Signore, il Dio dei secoli.


Salmo Responsoriale
Dal Salmo 78 (79)

R. Mostraci, Signore, la tua misericordia.
Non imputare a noi le colpe dei nostri antenati:
presto ci venga incontro la tua misericordia,
perché siamo così poveri! R.

Aiutaci, o Dio, nostra salvezza,
per la gloria del tuo nome;
liberaci e perdona i nostri peccati
a motivo del tuo nome. R.

Giunga fino a te il gemito dei prigionieri;
con la grandezza del tuo braccio
salva i condannati a morte. R.

E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo,
ti renderemo grazie per sempre;
di generazione in generazione narreremo la tua lode. R.

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