Giovanni 12,44-50: "...per un amico...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Giovanni 12, 44-50

Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù esclamò:
«Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.
Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.
Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell'ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».

Meditazione
Sapete? E’ bello osservare gli sguardi di chi crede. Di chi osserva la Parola e la mette in pratica. Di chi sa vedere negli altri il volto di Gesù e in quello di Gesù il volto del Padre, di un Padre buono. Sono persone che ti avvicinano a Dio o comunque ti confermano nella fede. Personalmente conosco un amico carissimo, un prete, un super prete che sa fare questo. Cuore di pastore e animo del bambino.  Parlo di lui perché ho saputo ieri che si trova in ospedale a Firenze per un ictus. E mi permetto oggi una licenza omiletica per irvolgermi a Dio e chiedergli la grazia, insieme a voi. Perché nella preghiera di intercessione io ci credo. Leggevo l’altro giorno sul giornale di un teologo, di cui ho anche molta stima, che contestava Papa Francesco sulla preghiera del mese di maggio per vincere la pandemia nel mondo. L’obiezione era che non si può mercanteggiare con Dio. Certo su questo ha ragione: nessuno può trattare Dio con la pretesa che faccia quello che vogliamo noi. Ma noi ci appelliamo a quei brani in cui Gesù stesso ci invita a chiedere: bussate e vi sarà aperto, chiedete e vi sarà dato. Con questa fiducia e scevro da pretese prego Dio. Caro Gianni oggi chiedo insieme a tanti amici di Preguadio una grazia speciale per te. Lo faccio con le tue parole… Sono andato a riprenderle da una evangelizzazione fatta insieme a Riccione…una tua invocazione intima allo Spirito Santo…

Vieni Spirito Santo
sciogli tutte le paure
che sono nel nostro cuore..
Vieni Spirito Santo
donaci quella forza che è solo Tua...
Donaci Spirito Santo quella luce
che viene da Te,
Vieni Spirito Santo
donaci il Tuo coraggio, la Tua audacia...

Approfitto in questa inusuale omelia anche per ringraziare una simpatica signora di ottant’anni che ci ha scritto lamentandosi un po' per la qualità audio. Dopo che gli è stato piegato il motivo, pensate, ci ha fatto pervenire un bonifico di cinquecento euro. Davvero grazie. A brevissimo arriverà il server ottimizzato per lo streaming di Pregaudio e a maggio uscirà un nuovo aggiornamento, sia per Pregaudio che per ProMessa. A maggio poi nuovissime registrazioni del Rosario. Anzi, approfitto per anticiparvi una iniziativa. Stiamo raccogliendo le recite dell'Ave Maria da tutta Italia. Fateci un regalo: registrate con il vostro smartphone un'Ave Maria con la cadenza dialettale del vostro paese, magari recitata da una donna anziana,  e proveremo per Pentecoste a metterle insieme. Le spedite per favore alla email di Pregaudio (pregaudio@gmail.com).  Sarà davvero un maggio fecondo. E continuiamo a credere nella Resurrezione di Gesù che dà vita ad ogni cuore. Gianni mi raccomando: non fare scherzi!

 

Recita
Simona Mulazzani

Musica di sottofondo
P.H.Erlebach. Halleluja. Performer Michel Rondeau. Diritti Creative Commons. musopen.org

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Letture di Mercoledì 28 Aprile 2021
IV settimana di Pasqua

Prima Lettura
Dagli Atti degli Apostoli
At 12,24-13,5

In quei giorni, la parola di Dio cresceva e si diffondeva. Bàrnaba e Sàulo poi, compiuto il loro servizio a Gerusalemme, tornarono prendendo con sé Giovanni, detto Marco.
C'erano nella Chiesa di Antiòchia profeti e maestri: Bàrnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirène, Manaèn, compagno d'infanzia di Erode il tetràrca, e Sàulo. Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Bàrnaba e Sàulo per l'opera alla quale li ho chiamati». Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono.
Essi dunque, inviati dallo Spirito Santo, scesero a Selèucia e di qui salparono per Cipro. Giunti a Salamina, cominciarono ad annunciare la parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei.


Salmo Responsoriale
Dal Salmo 66 (67)

R: Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti. R.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra. R.

Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra. R.


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