
Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Marco 3, 20-21
Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare.
Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé».
Meditazione
"I suoi" possiamo intendere che sia verosimilmente la famiglia di sangue comunque intesa, perché poi lui farà riferimento alla madre e ai fratelli e le sorelle. Se prendiamo buona la ripresa è la famiglia di sangue che non lo riconosce.
La cosa importante è che dicono “E’ fuori di sé!”.
Allora Gesù è fuori, è fuori di testa?
Eh, sì. E’ il dramma di non conoscere chi ci sta vicino, di non saper vedere chi ci sta vicino. Noi siamo tutti unici e quindi è difficile riconoscerci per questa unicità e l’unicità di Gesù è anche molto particolare. Però è facile incontrare nella vita questa esperienza, la mia vita di scuola che è veramente un privilegio, lo dico sempre, ci restituisce all’osservazione genitori che non conoscono i figli, che non li vedono. Faccio un passo indietro perché è un po’ necessario per capire: quando si ha un bambino, il bambino noi lo sognamo come genitori, prima viene sognato, non è possibile immaginarsi il nulla e quindi c’è un figlio sognato.
Quello che qualche psicanalista chiamava “il bambino meraviglioso”, idealizzato…
Sì. Anche se si è persone che non hanno questa vocazione di idealizzare, però in ogni caso qualcosa bisogna immaginare, sognare. L’operazione dei genitori deve essere poi quella di fare arretrare i loro sogni, per far sì che il bambino sogni la propria vita. Nella scuola noi vediamo in trasparenza situazioni in cui questo non accade, quando i genitori, e sono tanti, vengono e dicono “…pensare che avrebbe già lo studio pronto del padre…” oppure “…l’azienda pronta…” oppure “…io che ero così bravo a calcio, lui è un brocco…”ecc… . Allora lì vuol dire che il sogno del genitore non è arretrato e questa è un’operazione tremenda, verso la quale bisogna veramente essere sorvegliati. E’ pretendere in qualche modo il possesso della vita degli altri, perché l’abbiamo generata, è esattissimamente il contrario di quello che è il dono della vita: la vita la do e poi l’affido a chi l’ha ricevuta. Vuol dire non mettersi in ascolto. Invece di sentire se l’altro ha un bene da darmi, io sono sicura di avere un bene da dargli che è il mio bene, quello che ho sognato per lui. E questa è un’operazione che qui accade all’ennesima potenza. Hanno il Messia: capisco che fosse un po’ difficile da riconoscere, però, voglio dire, non lo vedono…vedono le loro paure, insomma.
Recita
Alan Santini
Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri
Meditazione
Maria Pia Veladiano
Brano audio tratto da "Uomini e profeti", trasmissione radiofonica di RaiTre
Letture di Sabato 23 Gennaio 2021
II settimana del Tempo Ordinario
Prima Lettura
Dalla lettera agli Ebrei
Eb 9,2-3.11-14
Fratelli, fu costruita una tenda, la prima, nella quale vi erano il candelabro, la tavola e i pani dell’offerta; essa veniva chiamata il Santo. Dietro il secondo velo, poi, c’era la tenda chiamata Santo dei Santi.
Cristo, invece, è venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso una tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano d’uomo, cioè non appartenente a questa creazione. Egli entrò una volta per sempre nel santuario, non mediante il sangue di capri e di vitelli, ma in virtù del proprio sangue, ottenendo così una redenzione eterna.
Infatti, se il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una giovenca, sparsa su quelli che sono contaminati, li santificano purificandoli nella carne, quanto più il sangue di Cristo – il quale, mosso dallo Spirito eterno, offrì se stesso senza macchia a Dio – purificherà la nostra coscienza dalle opere di morte, perché serviamo al Dio vivente?
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 46 (47)
R. Ascende Dio tra le acclamazioni.
Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perchè terribile è il Signore, l'Altissimo,
grande re su tutta la terra. R.
Ascende dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni. R.
Perchè Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo. R.
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