
Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Luca 12,13-21
Testo del Vangelo
In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».
Meditazione
Il giglio e l'uccello, i gioiosi maestri di gioia, sono la gioia stessa perché sono incondizionatamente gioiosi. Colui infatti la cui gioia dipende da determinate condizioni non è la gioia stessa, la sua gioia è nelle condizioni, è condizionata da esse.
Questo bellissimo stralcio preso dal libro “Il giglio nel campo e l’uccello del cielo” di Kierkeegard dice una verità filosofica e spirituale profondissima: la vera gioia non è necessitata. Cioè non dipende da condizioni umane. La gioia è estremamente libera, non è necessitata, è incondizionata. E’ puro dono, la sua causa affonda nel mistero di Dio. E di certo la gioia non è condizionata dai beni materiali. Il grande inganno è far credere che se tu appaghi i tuoi bisogni allora sarai felice. Ma questo è un bluff. Ricordate il film “Il lupo di Wall Street” di Martin Scorsese? Andiamoci a riascoltare la scena della penna.
Il mercato vive di questa illusione. Sarai più felice con l’ultima versione dell’Iphone, e così interminabili fila davanti agli Apple Store per pagare a fior di Euro l’ultimo modello. Ma non pensiate che queste illusioni siano solo materialiste. Anzi quando diventano spiritualiste, è quasi peggio. Fila incredibili nei santuari che van di moda e più nessuno nella povera chiesina sottocasa.
Gesù ci ammonisce: tenetevi lontano da ogni cupidigia, cioè dalla tentazione di riempirsi di cose o di affetti. Perché non solo non troverai la gioia ma perderai la vita stessa. Dice Gesù, la vita non dipende dai beni che accumuli.
Recita
Simona Mulazzani
Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri
Meditazione
Don Franco Mastrolonardo
Letture di Lunedì 19 Ottobre 2020
XXIX settimana del Tempo Ordinario
Prima Lettura
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Ef 2,1-10
Fratelli, voi eravate morti per le vostre colpe e i vostri peccati, nei quali un tempo viveste, alla maniera di questo mondo, seguendo il principe delle Potenze dell’aria, quello spirito che ora opera negli uomini ribelli. Anche tutti noi, come loro, un tempo siamo vissuti nelle nostre passioni carnali seguendo le voglie della carne e dei pensieri cattivi: eravamo per natura meritevoli d’ira, come gli altri.
Ma Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati. Con lui ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei cieli, in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù.
Per grazia infatti siete salvati mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene. Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone, che Dio ha preparato perché in esse camminassimo.
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 99 (100)
R. Salvati dall’amore, cantiamo un canto nuovo.
Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza. R.
Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo. R.
Varcate le sue porte con inni di grazie,
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome. R.
Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione. R.
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