Matteo 14, 13-21: "Date voi stessi...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Matteo 14,13-21

Testo del Vangelo
In quel tempo, avendo udito della morte di Giovanni Battista, Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte.
Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui».
E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

Meditazione
E dai…ancora una volta gli apostoli vogliono dire la loro. Gesù congeda la folla… Ma quanto sono antipatici questi uomini di Chiesa che vogliono dettare le condizioni a Gesù e ancora oggi forse legano pesi gravi e insopportabili e li caricano sulle spalle degli uomini e loro non li vogliono muovere neppure con un dito.
Insomma ancora una volta Gesù ha a che fare con gente che pensa a sé. Oggi questa filosofia di vita è passata nel contesto sociale, culturale, pedagogico e psicologico: Salvare se stessi per salvare gli altri. Beh forse i discepoli non erano neppure interessati alla seconda parte. A loro bastava salvare se stessi e forse questo è il pericolo per tutti. Partire col salvare se stessi ci fa spesso dimenticare che noi ci salviamo se salviamo gli altri, perché come diceva un padre russo: in paradiso si va insieme, all’inferno si va da soli. Certamente non possiamo fare gli eroi a tutti costi, ma neppure assolutizzare il nostro benessere a scapito degli altri. Cosa dice Gesù ai discepoli? Date voi stessi loro da mangiare. Nel senso date le vostre persone, il vostro tempo, le vostre energie, le vostre ore di sonno. Ma cosa fa una mamma se non questo? Quante ore di sonno toglie a sè per darlo ai figli? Si dimentica di sè e fa vivere il figlio. Ma in fondo non salva anche sè stessa? Proprio perchè si dà agli altri che salva se stessa. Ed è proprio donandosi agli altri che salviamo noi stessi….

Recita
Sara Lira

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione 
Don Franco Mastrolonardo

Letture di Domenica 2 Agosto 2020
XVIII Domenica del Tempo Ordinario. Anno A

Prima Lettura
Dal libro del profeta Isaìa 55,1-3

Così dice il Signore:
«O voi tutti assetati, venite all’acqua,
voi che non avete denaro, venite;
comprate e mangiate; venite, comprate
senza denaro, senza pagare, vino e latte.
Perché spendete denaro per ciò che non è pane,
il vostro guadagno per ciò che non sazia?
Su, ascoltatemi e mangerete cose buone
e gusterete cibi succulenti.
Porgete l’orecchio e venite a me,
ascoltate e vivrete.
Io stabilirò per voi un’alleanza eterna,
i favori assicurati a Davide».

Salmo responsoriale (Sal 144)
Rit: Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente. 

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa
e tu dai loro il cibo a tempo opportuno.
Tu apri la tua mano
e sazi il desiderio di ogni vivente.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità. 

Seconda Lettura 
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani 8,35.37-39

Fratelli, chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?
Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati.
Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore.

Per conoscere il progetto del Social Gospel on PG vai su www.pregaudio/web-app

Il progetto del Social Gospel on PG

Scarica la nostra App su