
Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Giovanni 6,37-40
Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno».
Recita
Don Valerio Celli
Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri
Meditazione
Don Oreste Benzi. La registrazione è stata gentilmente concessa dall'Associazione Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi.
Meditazione
Nel momento in cui chiuderemo gli occhi a questa terra, la gente che sarà vicino a noi dirà: è morto Don Oreste è morto. In realtà è una bugia. Sono morto per chi mi vede, per chi sta lì. Le mie mani saranno fredde, il mio occhio non potrà più vedere, ma in realtà la morte non esiste perché appena chiudo gli occhi a questa terra mi apro all'infinito di Dio. Noi lo vedremo, come ci dice Paolo, faccia a faccia, così come Egli è. E si attuerà quella parola che la Sapienza dice al capitolo 3^ : Dio ha creato l'uomo immortale, per l'immortalità, secondo la sua natura l'ha creato. Dentro di noi, quindi, c'è già l'immortalità, per cui la morte non è altro che lo sbocciare per sempre della mia identità, del mio essere con Dio. E' il momento dell'abbraccio con il Padre, così atteso nel cuore di ogni uomo, nel cuore di ogni creatura.
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