Il ballo dell'obbedienza (preghiera)



Testo della preghiera
Signore, insegnaci il posto che, 
nel romanzo eterno iniziato tra e noi,
occupa il singolare ballo della nostra obbedienza.
Rivelaci la grande orchestra dei tuoi disegni:
nella quale ciò che tu permetti semina note strane
nella serenità di ciò che tu vuoi.
Insegnaci ad indossare ogni giorno
la nostra condizione umana
come un vestito da ballo,
che ci farà amare per te
tutti i suoi particolari,
come gioielli che non possono mancare.

Facci vivere la nostra vita,
non come un giuoco di scacchi
in cui ogni mossa è calcolata,
non come una partita
in cui tutto è difficile,
non come un teorema
che ci fa rompere la testa,
ma come una festa senza fine
in cui si rinnova l'incontro con te
come un ballo,
come una danza,
fra le braccia della tua grazia,
nella musica universale dell'Amore.

Signore, vieni ad invitarci.

Recita
Vittoria Salvatori

Musica di sottofondo
G. F. Handel. Harpsichord Suite in E ('The Harmonious Blacksmith'), HWV430. Suonata in midi e modificata in Garage Band

 

Preghiera di richiesta
In questa preghiera la vocazione è pensata come un grande ballo, nel quale veniamo invitati personalmente a ballare dallo Sposo Divino.

A diciassette anni Madeleine Delbrel professa un ateismo radicale e profondo, al punto da scrivere: «Dio è morto... viva la morte». L'incontro con alcuni amici cristiani e in particolare l'ingresso nei domenicani del ragazzo che amava, la spingono a prendere in considerazione la possibilità dell'esistenza di Dio. Questo passo, fondato sulla riflessione e sulla preghiera, la conduce alla conversione, a un incontro con Dio che da quel giorno - molto probabilmente il 29 marzo 1924 - occupa tutto l'orizzonte della sua vita.

 

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