Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Matteo 17,10-13
Testo del Vangelo
Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?».
Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro».
Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.
Recita
Vittoria Salvatori
Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri
Meditazione
Don Franco Mastrolonardo
Meditazione
Gli scribi sostenevano che Elia sarebbe dovuto venire per ristabilire ogni cosa in attesa del Messia. Gesù conferma. E i discepoli capiscono che parlava di Giovanni Battista. In realtà Gesù non ha fatto il nome di Giovanni, ma dato che il Battista predicava: "preparate le vie del Signore, abbassate i colli e colmate le valli”, appare scontato che sia lui quell’Elia che doveva venire.
Però a mio modesto parere credo che Gesù non intendesse circoscrivere Elia unicamente a Giovanni.
Mi spiego meglio. Chi è Elia? Elia è il primo dei profeti o meglio il prototipo di ogni profeta, il simbolo della profezia. Nella Trasfigurazione sul Tabor vicino a Gesù appaiono Mosè che è la Legge ed Elia che è la Profezia. Se la Legge è il patto di alleanza tra Dio e il suo popolo, la Profezia è la voce che lo richiama ad essere fedele all’alleanza.
Elia quindi non è semplicemente il Battista, ma tutti coloro che danno voce alla profezia. Sempre nella storia sono sorti profeti a rammentare le infedeltà, a scuotere la nostra conversione, ad avvertirci che siamo in ritardo rispetto alla venuta del Cristo.
Nei Vangeli poi, Gesù stesso si è autodefinito profeta, quando a Nazareth esclama “un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua”. E così possiamo chiudere il cerchio con il Vangelo di oggi. Parrebbe, infatti, proprio lui, Gesù, quell’Elia che è già venuto e non è stato riconosciuto dai suoi.
E’ lui , è Gesù, che ci precede con la Legge, con la Parola che illumina il nostro cammino, è Lui che si affianca per spronarci, consolarci, rialzarci nel nostro cammino ed è sempre Lui il Messia che attendiamo per incontrarlo, è Lui la Grazia che viene a salvarci.