San Juan Diego Cuauhtlatoatzin (9 Dicembre)



Note biografiche di San Juan Diego Cuauhtlatoatzin (9 Dicembre)
Chi era Juan Diego prima delle apparizioni che lo resero famoso?
Nacque intorno al 1474 a Cuautitlán — allora parte dell’impero azteco, oggi nei pressi di Città del Messico — con il nome indigeno Cuauhtlatoatzin, che significa “aquila che parla” o “colui che grida come un’aquila”. Era un uomo umile, contadino o lavoratore semplice; la vita che conduceva era modesta, senza privilegi di casta: quando si convertì al cristianesimo accanto ai primi missionari francescani, ricevette il battesimo e assunse il nome di Juan Diego.

Come si colloca la sua conversione nella storia del suo popolo e del Messico del tempo?
All’epoca la colonizzazione spagnola e la missione cristiana stavano trasformando profondamente la società del Nuovo Mondo. Juan Diego rappresenta uno di quei primi indigeni che, con semplicità e umiltà, abbracciarono la fede cristiana. La sua scelta non fu dettata da potere o convenienza: era un uomo semplice, che cercava Dio, accogliendo con sincerità una nuova identità — non abbandonando la sua origine, ma convertendosi con cuore aperto.

Cosa rese speciale la sua vita — cosa lo fece diventare “il messaggero” che tutti conoscono?
Il 9 dicembre 1531, mentre si recava a Messa passando per la collina di Tepeyac, gli apparve la Beata Vergine di Guadalupe. Secondo la tradizione, Ella gli chiese di chiedere al vescovo che fosse costruito un santuario in quel luogo. Nonostante le iniziali diffidenze del vescovo, Juan Diego ricevette da Maria un segno miracoloso: alla fine, dopo che ella gli mostrò fiori sbocciati miracolosamente in pieno inverno e gli indicò di portare quei fiori come prova, sulla sua tilma (mantello) rimase impressa l’immagine della Vergine. Questo evento avviò la devozione — tutt’oggi vivissima — alla Madonna di Guadalupe.

E dopo l’apparizione? Come visse il resto della sua vita?
Dopo il miracolo, Juan Diego si ritirò in umiltà: non cercò gloria né denaro. Visse per circa 17 anni vicino alla cappella eretta in onore della Vergine, dedicandosi alla preghiera, al servizio dei pellegrini, alla cura spirituale e materiale. Morì nel 1548, a circa 74 anni, continuando fino all’ultimo a essere testimone della fede con una vita semplice e devota.

Quando la Chiesa lo ha riconosciuto ufficialmente come santo? E quando lo si celebra?
Fu proclamato beato il 6 maggio 1990 da Papa Giovanni Paolo II, e canonizzato dallo stesso Papa il 31 luglio 2002.La sua memoria liturgica viene celebrata il 9 dicembre — giorno tradizionale della prima apparizione della Vergine a Tepeyac.

Qual è il significato della sua figura per la Chiesa e per i fedeli, oggi come allora?
Juan Diego ci ricorda che la santità non è privilegio di nobili o potenti, ma può nascere nella semplicità, nell’umiltà e nella fedeltà quotidiana. È modello di apertura interculturale e di inculturazione del Vangelo — essere cattolici senza rinnegare la propria origine. Inoltre è simbolo dell’attenzione della Chiesa verso i popoli indigeni, e della possibilità che la fede cristiana diventi casa spirituale anche per chi viene da culture e lingue diverse.

San Juan Diego,
uomo semplice e umile, “aquila che parla”,
che accogliesti la Vergine con cuore fedele
e divenisti messaggero di speranza per il tuo popolo,
ottienici l’umiltà di servire Dio con coerenza e docilità.
Con la tua tilma portasti un segno di pace e di misericordia:
aiutaci a custodire ogni giorno il dono della fede,
a camminare nella carità, nella giustizia e nella verità.
Proteggi i popoli indigeni e chiunque oggi cerca Dio con cuore sincero;
intercedi perché la tua esperienza
ci ispiri a vivere con umiltà, accoglienza e amore.
Amen.

Recita
Rachele Nicoletti, Pilar Marras

Musica di sottofondo
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Testo elaborato con l'ausilio dell'IA

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