Bene, possiamo ora entrare nel nostro percorso che già ci ha visti su di giri settimana scorsa, anche solo. i primi e cinque capitoli di fatto eh ci l'hanno portato non sono stati capitoli. Inutili hm e né per dico così, perché la scorsa volta vedete che di Giuditta non abbiamo parlato eh del personaggio Giuditta abbiam dettò del libro un po' là L 'a un po'' contestualizzato ma manca ancora il nostro personaggio forte e non lo troveremo subito neanche stasera arriverà anche il momento di Giuditta e spenderemo cascate di parole per la nostra eroina, la nostra protagonista Eravamo così e questa è l'ultima slide della scorsa volta e vi ricordate il momento in cui questo achior e questo generale di Mohab che mentre Oferni in nome di Nabucodononosor tenta di così mettere in atto il suo piano di sterminio contro i popoli che non hanno accettato Nabuco donosor come proprio re, signore e questo acchior in mezzo a tutti i generali si fa avanti dicendo attenzione questo non è un proprio un popolo come gli altri l'apparenza è il popolo più piccolo e più indifeso di tutti non con la guerra questi vinceranno, ma nella storia questo popolo. Ah ha avuto anche un po'' una Sua logica è un popolo anzitutto che anche attento a vedere se stesso prima di guardare fuori. È un popolo che fa un po'' di autocoscienza e allora eccole le parole se vi è qualche colpa in questo popolo, perché hanno peccato contro il loro Dio se cioè ci accorgiamo che c'è il loro questo impedimento avanziamo e diamo loro battaglia non ci sono problemi perché loro stessi sanno che hanno già perso all'inizio, non per la guerra in sé, ma perché devono purificare la colpa che hanno commesso così com'è successo ai loro padri se invece ecco qui il punto se invece non c'è alcuna iniquità, se non hanno trasgredito alla legge se sono rimasti fedeli al loro Dio il mio signore passi oltre perché il loro signore e loro Dio non si faccia scudo per loro in noi diveniamo oggetto di scherno davanti a tutta la terra e quindi percepiamo abbiamo percepito coraggio l'impertinenza di Achior eh di fronte a questo Oloferne che non vede l'ora di di di di di massacrare il popolo e far vedere quanto è forte in battaglia l'esercito di Nabucodonos reazione è comprensibile quando a chior cissò di pronunciare queste parole, tutta la folla che circondava la tenda e stazionava intorno al suo murmorio mentre gli ufficiali di Oloferni e tutti gli abitanti della costa e i Moabiti proponevano di ucciderlo, non avremmo certo paura degli israeliti dicevano perché un popolo che non possiede né esercito né forze per un valido schieramento dunque avanziamo ed essi diventeranno un pasto per tutto il tuo esercito o sovrano l'offerne cioè una reazione immediata solita di quelli che non parlano e sono lì ha parlato il genio come si permette costui entriamo nel capitolo s cessata l'agitazione dell'agente radunata attorno al consiglio militare. Par'Oferne comandante supremo dell'esercito di Assur rivolgendosi ad Achior alla presenza di tutta quella folla di stranieri e a tutti i mobiti chi sei tu o Aquor e voi mercenari di Efrai per profetare in mezzo a noi, come hai fatto oggi e suggerire di non combattere il popolo d'Israele perché il loro Dio li proteggerà dall'alto e chi è Dio se non a Bucodonosor questi manderà il suo esercito li sterminerà dalla faccia della terra il loro Dio potrà liberarli Chiara è comprensibile la reazione ed Olo Ferni, cioè quella certezza quella sicurezza quella presunzione di essere davvero il più potente di tutti gli altri non ci sono storie di fronte agli armamenti di fronte a questo potere cosa può fare un popolino da niente e poi Dio è solo una bucodonosor interessante perché questo il problema teologico diciamo che sta dietro il libro è il fatto che un uomo si fa Dio. E questo capite che per Israele è davvero un problema delicato e Dio è solo Dio come può un uomo permettersi di essere come Dio saremo noi i suoi servi a spazzarli via come un soluomo perché non potranno sostenere l'impmpito dei nostri cavalli bruceremo in casa loro i loro monti inebreranno del loro sangue i loro campi colmeranno dei loro cadaveri ne potrà resistere la pianta dei loro piedi davanti a noi, ma saranno completamente distrutti. Questo dice Nabucodonosor, il signore il Cuurios di tutta la terra, così ha parlato le sue parole non potranno essere smentite Sentite proprio la veemenza la l'assolutezza di un discorso che non è non guarda in faccia a nessuno chi è Dio chi è il vostro Dio qui noi siamo i veri potenti della terra e quanto a te a chior mercenario di Ammon che hai pronunciato queste parole nel giorno della tua sventura non vedrai più la mia faccia da oggi fino a quando farò vendetta di questa razza che viene dall'Egitto Si comincia un po' lo vedremo eh stasera si comincia a rovistare nel passato d' Israele. Sempre Israele vedremo nella sua coscienza quando giudica il presente o il futuro ha sempre bisogno di ricordare il passato di capire come Dio ha agito in passato e come il popolo d'Israele ha ritrovato la sua identità certo a Chiorre è interessante un'altra figura se volete un altro stereotipo che già in altri momenti della Bibbia e noi conosciamo è uno straniero, quindi non circonciso che parla tra virgolette a favore di Israele B o altre che hanno appunto quasi in modo un po' ingenuo senza conoscere bene dal di dentro cos'è Israele senza appartenere a quella squadra, diciamo ecco sì permettono di di fare questa osservazione a che ora divento un profeta E tant'è vero che poco prima, appunto Loferne dice come poi tu profetare il profetattenzione è sempre colui che parla a nome di a nome di Dio e quindi capite che nella logica di Oloferne se Dio è Nabuco donos è lui il profeta di Nabucodonosor che può parlare il nome di È chiaro che a chiorre parla, non è dalla parte di Israele, però in quel momento illuminato a tal punto quasi da fungere come un profeta altri profeti non ce ne sono nel libro di Giuditta Questo a suo grado diventa uno straniero che parla a favore che percepisce che il popolo di Israele ha qualcos'altro dentro la propria realtà. E non è solo una questione di carri di armi decisamente non fanno la differenza per Israele Nel giudizio che poi io Ferne da a chi ore vedete lo sguardo cosa vede o Ferne rispetto a Israele è un popolo di schiavi questa razza che viene dall'Egitto, cosa aveva combinato in Egitto il popolo d' Israele era stato trattato duramente come schiavi questi già sono piccoli e insensati di loro, ma addirittura sono sono figli di schiavi.co che cosa stai dicendo? Stai dicendo una cosa impossibile da realizzare allora il ferro dei miei soldati e la numerosa schiera dei miei ministri trapasserà i tuoi fianchi e tu cadrai fra i loro cadaveri quando io tornerò a vederti i miei servi ora ti esporranno sulla montagna e lasceranno in una delle città delle alture non morirai finché non sarai sterminato con quell gente, ma se in cuor tuo spiri davvero che costoro non saranno catturati, non c'è bisogno che il tuo aspetto sia così depresso. Ho parlato nessuna mia parola andrà a vuoto allora Loferne diede ordine ai suoi servi che erano di turno nella sua tenda di prendere a Chior di condurlo vicino a Betuglia e di abbandonarlo nelle mani degli israeliti non solo lo uccide, cioè l'intento è quello di farlo fuori, ma non uccide subito il popolo e gli altri generali hanno detto fatelo fuori uno che ha usato e contrapporsi al desiderio del re merita la morte altro tradimento oltraggio invece Oferne è ancora più aggressivo dice no prima lo portiamo in campo dei nostri nemici. Vediamo anzitutto se loro se lo risparmiano e poi vedrà rispetto le sue parole di mancata profezia com'è è il nostro popolo coi loro occhi vedrà prima la loro morte e lui stesso cadrà morto su quei cadaveri e sentite come lo spazio del sentimento veramente qui è soffocato, cioè. Tutta la descrizione della Rabuco donus a Olo Ferni e davvero è negata rispetto a qualche altra forma di sentimento sì. Qua potremmo dire finalmente un po' di sentimento la li risparmia la vita sí in vista. Rida la morte, non è che li risparmia la vita, però. Ti dà proprio l'impressione, qui no no nessuno guarda in faccia nessuno l'obiettivo è quello e si porta a casa. A che ora è una mosca bianca i suoi servi lo presero lo condussero fuori dall'accampamento verso la pianura poi dalla pianura lo spinsero verso la montagna e arrivarono alle fonti che erano sotto Betglia quando gli uomini della città scorsero sulla cresta del monte presero le armi e uscirono dalla città dirigendosi verso la cima del monte tutti i fromboliere occuparono la via di accesso e si misero a lanciare pietre su di loro vedono arrivare questo piccolo esercito dico questi attaccano provano a tentarsi di di di salvare qualche pietra già per dire che non hanno neanche nessun arma per. Per difendersi seriamente, però non era l'intento in quel momento dei degli assiri. Ridiscese al riparo del monte legarono a Chiorre lo abbandonarono gettandolo a terra le falde del monte dal monte quindi fecero ritorno dal loro signore scesi dalla loro città gli israeliti avvicinarono a lui lo slegarono lo condussero a Betuglia e lo presentarono ai capi della loro città e in quel tempo erano o zia, figlio di Mica della tribù di Simeone Cabr figlio di Cotonielle e Carmi figlio di Melchi è neanche gli israeliti attendono al giudizio dei capi del popolo Cosa succederà ad Achior radunarono subito tutti gli anziani della città e tutti i giovani e le donne accorsero al luogo del raduno posero a Chiora in mezzo a tutto il popolo e O zia lo interrogò sull'accaduto allora tutto il popolo si prostrò ad adorare Dio e alzò questa supplica signore Dio del cielo guarda la loro superbia abbi pietà dell'umiliazione della nostra stirpe e guarda benigno in questo giorno il volto di coloro che sono consacrati a te poi confortarono a Chior e vorsero parole di grande lode. Lui gli ho tolto questi versetti, ma riferisce per filo e per segno esattamente quello che ha fatto. Eh è sincero a chi ho io ho detto così e così immaginate vedete la reazione di Israele. E tu pensate un nemico che parla bene degli dei suoi nemici e quindi percepiscono già questo si ricorderanno forse. Appunto, degli antichi stranieri che parlavano bene di Israele sanno che Israele qualche volta ha avuto un po'' più di fortuna perché qualche straniero ha fatto determinate azioni ha detto determinate parole che guarda caso si sono avverate c'è anche una profezia oltre il popolo d' Israele il mondo dei popoli dei egom e questo è un tratto interessante lo si ritroverà anche non solo nell'antico testamento nuovo ci lavorerà su questo o zia da parte sua dopo il raduno lo accolse nella sua casa e offre un banchetto a tutti gli anziani e per tutta quella notte invocarono l'aiuto del Dio di Israele una comunità già l'altra volta l'abbiamo vista che che che si tiene unita apparentemente ne sia nel pregare nel elevare proprio grido al signore una è una comunità. Questo momento compatta che prega e addirittura ha avuto pietà per l'ospite. Che da loro nemico è diventato paradossalmente Anche lui, parte di quella comunità, perché anche a Chior di fatto è destinato alla stessa fine capitolo sette entriamo tolto qualche versetto per essere un pochettino più veloce, però il contesto è questo e dopo l'esperienza di akior arriva il momento il capitolo rossetto in cui la guerra parte il giorno seguente Oferne fece uscire tutta la cavalleria contro il fronte degli israeliti che erano a Bettulia controllò vie di accesso loro città ispezionò sorgenti d'acqua e occupò e dopo aver riposto a turno guardigioni di uomini armati fece ritorno tra i suoi Allora gli avvicinarono tutti i capi dei figli di Esau e tutti i capi del popolo di Mohab e strateghi della costa e gli dissero il nostro signore voglia ascoltare una parola per evitare che il tuo esercito vada in rotta questo popolo degli israeliti non si affida alle sue lance, ma all'altezza dei monti sui quali essi vivono e certo non è facile arrivare alla cime dei loro monti, quindi signore non attaccare costoro come si usa nella battaglia Kampali e così non cadrà un solo uomo del tuo esercito, eh. Sono diciamo generali e col senno, cioè della veramente sono esperti della guerra e quindi studiano la strategia. Sanno è vero, che un popolo di poco conto, però è anche un popolo furbo, perché conoscono il territorio perché. È un conto combattere in una pianura, gli assiri erano famosi per questo i loro carri. Eh vero, vincevano grandi battaglia. anche per il tipo di armamento che avevano. I questi bisogna prenderli un po' eM alla larga, cioè trovare un altro modo e quindi eh. Faremo le cose meglio in più risparmiamo uomini che rischierebbero magari di morire durante la battaglia e la strategia più pesante ecco qui perché questo darà un po'là alla seconda parte della nostra storia rimani fermo nel tuo accampamento, avendo buona cura di ogni uomo del tuo esercito invece i tuoi gregari vadano a occupare sorgente dell'acqua che sgorga alla radice del monte perché di là attingono tutti gli abitanti di Betlia la sete li farà morire e consegneranno la loro città. Noi e la nostra gente saliremo sulle vicine alture dei Monti ci apposteremo su di essi per sorvegliare che nessuno possa uscire dalla città, così cadranno sfiniti dalla fame essi le loro doni e i loro figli e prima che la spada arrivi su di loro saranno già stesi sulle piazze fra le loro case strategia pesante non attacchiamo lì in battaglia chiudiamo i rubinetti dell'acqua ed è una tragedia anche in altre situazioni è accaduto la stessa cosa in altre battaglie, però togliere l'acqua a un popolo che si chiude dentro è veramente una messa alla prova importante Non so se avete mai avuto l'occasione di andare a visitare in Terrasanta il sito di Meghido storico bellissimo e molto vissuto di epoche diverse, ben custodito a un certo punto c'è questa escursione della cisterna della città di Meghito sì sì, sì, sì tutta scavata sottoterra nella roccia un lavoro davvero incredibile e questa cisterna grande che davvero poteva contenere litri e litri di acqua e capisci Come mai c'è una città lì che ha potuto sviluppare fare però se tu togli l'acqua anche città più bella, più lussuosa rischia di morire è una grandissima prova ridurre un popolo alla fame e alla sete fu la stessa strategia che usarono anche i nazisti nel ghetto di Varsavia, quando non molti nascondono alcuni li trovarono nei pozzi nelle cantine e un certo punto quelli pochi sopravvissuti devo dovettero fare i conti anche con fame e sete e voi immaginate di stare giorni e giorni senza bere e mangiare ecco l'agonia si allunga e la testa Allora tutto il popolo si radunò intorno a Ozz e ai capi della città con giovani donne, bambini e alzando grida dissero davanti a tutti gli anziani sia giudici sono disperati sia giudice il signore tra voi e noi, perché voi ci avete recato un grave danno rifiutando di proporre la pace agli assiri ora non c'è più nessuno che ci possa aiutare perché Dio ci ha venduti nelle loro mani per essere abbattuti davanti a loro dalla sete e da terribili mali ormai chiamateli e consegnate l'intera città al popolo di Oloferni e a tutto il suo esercito, perché la saccheggino qualche versetto prima erano tutti rap e vari il signore liturgie una preghiera compatta di come pensa che bel popolo certo la prova è molto più alta. Fame e sete sono disperati vedono i loro figli che rischiano di morire tra le loro braccia e qui il popolo comincia a dubitare non era forse allora la vera fede a condurli ma ce l'aveva già detto il libro la paura e il terrore c'era nel loro cuore quando c'è paura il terrore ahimè la fede vacilla pensate che che frase forte non c'è più nessuno che ci possa aiutare Dio ci ha venduti popolo d'I Israele eh tu puoi fare tutto quello che che ti passa laghiere che vuoi finché bene quando prova a metterti in quella condizione lì poi vediamo dove arriva la tua fede io ho sempre creduto. Io ho sempre pregato così poi quando ti arriva la batosta è lì che misuri se quello che hai fatto prima è stato veramente autentico o hai recitato il popolo d'Israele ci rimbalza questa immagine di un popolo che sì finché le condizioni ci sono bravissimi adesso perdono la fede sono riempiti di paure e di terrore non credono più né in Dio o in se stessi gettano la spugna chiamateli e consegnate l'intera città è meglio per noi essere loro preda diventeremo certo i loro schiavi ma almeno avremo salva la vita e non vedremo con i nostri occhi la morte dei nostri bambini nelle donne e i nostri figli essalare l'ultimo respiro chiamiamo a testimone contro di voi il cielo e la terra e il nostro Dio il signore dei nostri padri che ci punisce per nostra iniquità e per le colpe dei nostri padri, perché non ci lasci più in una situazione come quella in cui siamo oggi, ahimè, una contraddizione a chiorre aveva detto il popolo ci aveva fatto intuire l'inizio che sta almeno stavolta loro non hanno commesso né inquità né colpa. Questa è la stranezza sono così terrorizzati che non credono più neanche in sé stessi, ma quali iniquità Quale colpa non è una colpa del passato a cui può arrivare anche una punizione conseguente questo lo avevano ben giustificato nell'esilio. L'esilio era andato così stavolta non sono nella stessa condizione. Non hanno commesso né iniquità né colpe ma lo stanno per fare eccolo lì la paura ti porta a sbagliare a dubitare della fede in Dio della fede in te stesso e che senso andasse a far far perdonare una colpa che non hai ancora commesso però certo stai creando le condizioni perché accada vi fu allora un impianto generale in mezzo all'assemblea e a gran voce gridarono suppliche al signore Dio o zia rispose loro l'ultima resistenza coraggio fratelli resistiamo ancora cinque giorni e in questo tempo il signore nostro Dio rivolgerà di nuovo la sua misericordia su di noi non è possibile che egli abbandoni fino all'ultimo meno male che c'è ancora qualcuno che che il capo tra l'altro uno dei capi del popolo che dice dai, non siamo così pessimisti siamo in una brutta situazione, ma c'è ancora un pezzettino È bella da per sé dal punto di vista umano, però sarà proprio questo lo scivolone di Israele anzitutto prima di arrivare a questo e se noi vedete quando dice questa frase o zia noi da lì versetti precedenti abbiamo già un'indicazione di tempo sono passati 34 giorni da quando diciamo e ofer fa chiudere i pozzi, la sorgente d'acqua. Al momento in cui eh o zia parla, sono passati 34 giorni O zia, cosa chiede ancora cinque giorni arriveremo a 39 un giorno in più arriviamo a numero a caso il 40º giorno lo vedremo sarà il giorno la notte di Giuditta sarà il giorno all'alba quando Giuditta renderà conto al suo popolo cosa ha fatto quella notte però capite che questa esperienza diventa esperienza andando indietro nel deserto il tempo della prova, quindi il credente il Pio israelita dice non è un tempo vano questo qui ci ritroviamo esattamente allo stesso punto in cui si trovarono i nostri padri e guarda caso nel deserto quel Dio che li aveva liberati diventa motivo di mormorazione di trasgressione di vitelli d'oro numero 40 è il tempo simbolico della vita della vita del credente e il tuo tempo in quei 40 giorni lì tu hai l'occasione di mettere in atto la tua fede o la fede o la paura vedete che il popolo Israele un certo punto cede ha resistito per 34 giorni dice adesso basta ma ne mancano ancora se proprio passeranno questi giorni e non ci arriverà alcun aiuto, farò come avete detto voi cinque giorni così rimandò il popolo ciascuno ha il proprio posto di difesa ed essi tornarono sulle mura e sulle torri della città e rimandarono le donne e i figli alle loro case, ma tutti nella città erano in grande costernazione, ma perché sotto sotto lo sanno che neanche quei cinque giorni serviranno a chiedere la tregua lo fanno così lo fanno forse per accettare avere un po' più di tempo per accettare il loro destino e qui inizia il capitolo otto la seconda parte del libro di Giuditta e finalmente ci viene offerta se immaginiamo un palco eh tutto buio noi che guardiamo buio si spengono tutte le luci a un certo punto l'occhio di bue accende la luce su questa donna che all'improvviso compare, non è mai trapelato nulla di lei nei sette capitoli precedenti non sappiamo fino a questo punto non sappiamo che esista il capitolo otto ci porta in scena questa donna in quei giorni Giuditta venne a conoscenza di questi fatti Era figlia di Mar figlio di oss figlio di Giuseppe figlio di Oziele figlio di Khelchia, figlio di Anania, figlio di Gedeone, figlio di Rapin, figlio di Akitov, figlio di Elia figlio di Khelchia, figlio di Elia figlio di Natanal figlio di Samalil figlio di Sara Sadai figlio di Israele prima presentazione che viene fatta di Giuditta è la sua genealogia. Anche questo non è una cosa nuova nella Bibbia quante volte abbiamo sentito la genealogia e la ginegia serve proprio per ricostruire la discendenza, cioè questa non è figlia di nessuno viene da una storia. Poi, quando ovviamente chi sa analizza la ginegia di chi era nonno, chi era il bisnonno, il trisnonno dice ma aspetta, è una ginelogia, un po'' strana questa. Perché dentro questi discendenze c'e proprio un po'' di tutto Abbiamo riferimento a Mirri, che poi anche sotto che il Kia e Liabe sono della tribù di Levi Leviti sacerdoti e quindi c'è un'appartenenza a quella classe lì poi abbiamo che è anche figlio di Giuseppe Giuseppe d'Egitto ricordate consigliere legale e quindi ci porta in un contesto diverso da quello sacerdotale ci porta in un contesto di corte legale, ma poi anche filo di Geone che è Gedeone nella Bibbia è un giudice un altro periodo della Bibbia un'altra discendenza poi addirittura figlia di figlia di Elia profeta Elia è rappresentante di tutte le correnti profetiche ma anche Salamielle della tribù di Simeone di chi è questo è chiaro finché non lo sapevamo, ma è su come succede noi quando guardiamo l' all'ggetto madonami. Perfino quando ascoltiamo quella di Gesù, tanti i nomi non ne azzecchiamo uno e dici vabbè questa è una pagina che non mi interessa. Non mi racconta niente. E no, se tu lo guardi con attenzione, una ginegia può essere già. Una abbondanza di informazioni mi sta già dicendo che Giuditta sì, la ascolterò in questa storia come una donna bella donna ma forse Giuditta è più di Giuditta Giuditta Judith in greco Judith in ebraico chi è Juditta la personificazione della Giudea e questo è importante perché cambia totalmente. Poi lo sguardo sulla storia non è più come poi è stata proposta nella letteratura la signora Giuditta, la donna emancipata donna eroina donna che sconfigge il maschio cattivo, ma devo tener conto che in Giuditta c'è concentrata tutta la storia di Israele storia della Giudea che in quel momento è quella che che è più sotto processo anche qui vedremo tra un secondo suo marito era stato Manasse. Innanzitutto, è figlia di Israele, ma e quale Israele? E l'Israele iniziale è Israele come Giacobbe che diventò Israele o è l'Israele Regno di Israele che si è distinto dal Regno di Giuda Regno del Nord Israele Regno del sud Giuda quindi sono due ebraicità a confronto la storia ha prodotto anche questo non è solo un popolo, ma c'è una relazione tra due popoli, quello del nord e quello del sud potremmo aggiungere dicendo il popolo dei residenti e il popolo degli esiliati che torna a casa sono due popoli sono due polmoni l'ebraismo. Bibbia è su costruita su questo aspetto perché il problema la vera domanda è chi è Israele quelli che rimangono o quelli che vengono da fuori quelli del nord o quelli del sud quelli che vengono dall'Egitto o quelli che sono stati deportati dalla Siria, capite che incrocio i Giuditta viene presa a livello di romanzo come la personificazione di tutta questa storia ci viene detto altro suo marito era stato Manasse questo è un altro taglio che vorrei dirvi bene perché è importante una chiave di lettura della della storia Giuditta Manasse e fa parte di quell'elenco di re che fece romane agli occhi del signore e forse il peggiore dalla storia ci viene detto che tra tutti i re tutti i mali che hanno fatto questo è stato uno dei peggiori sincretista di altissimo livello l'unico citato che sembra abbia offerto suo figlio in olocausto alla divinità nel mondo di Israele è una bestemmia pensare di offrire il figlio Vi ricordate la mano fermata di Abramo su Isacco no Dio non vuole i figli gli olocausti sono gli animali i vegetali offritemi tutto quello che volete, ma non i figli. Ma Nasse avevo usato anche questo era talmente disperato così presuntuoso che offre su Dio a suo marito della stessa tribù e famiglia di lei egli era morto al tempo della mititura dell'orzo mentre stava sorvegliando quelli che legavano i covoni nella campagna fu colpito da insolazione dovette mettersi a letto e morì Abulla sua città e lo seppellirono insieme ai suoi padri nel campo che sta trame e Palamon morte strana avrebbe potuto dire colpa al cuore infarto colpo di solazione addirittura alla morte è chiaro, ma Nasse colui che ha perso totalmente è stato accecato. Dalla sua adità è stato accecato dagli altri dei. E un sincretista, lui nella storia di quelli che avevano rinnegato la vera fede di Israele per andare a cercare altri dei altre risposte altre verità Giuditta e la vedova di Manasse Giudea Israele emanasse rappresenta il regno di Israele quindi Giuditta porta il nome della Giudea, ma è anche legato al mondo d' Israele dell'altro Israele è vedova è vedova cos'è che manca in tutta la storia di Israele in questo libro come capiamo a che punto siamo della storia di Israele che Israele non ha +1 re dopo l'esilio siamo in tempo maccabaico i quali appunto Maccabei avevano rigenerato per un po' monarchia di Asmoni che monarchia è un po'' così molti non credevano molto quindi rappresenta un popolo che non ha più la sua testa una +1 re vedete che tutti parlano ci sono i capi. Ci sono i profeti. Manca un re tutti gli altri hanno il loro re Nabco Donos re un re coi fiocchi di quelli e vedova non solo perché ha perso il marito e vedova perché la Giudea non ha +1 testa un punto di riferimento e forse non solo questo vuol dire che la vedova in quanto tale manca dello sposo manca dello sposo, quindi Giuditta di fatto è nello stato di vedovan e come tale resta finché non troverà forse il suo sposo, altrimenti è destinata annulla Giuditta era rimasta nella sua casa in stato di vedovan ed erano passati tre anni già tre anni e quattro mesi era fatta preparare una tenda sul terrazzo della sua casa s'era cinta ai fianchi di sacco e portava vesti della sua vedovanza da quando era vedova digiunava tutti i giorni eccetto le vigilie dei sabati e i sabati di Shabad vigilie dei novi lumi e i noluni le feste e i giorni di Hochma di gioia per Israele e una vedova che nel suo ruolo vedete che non è una vedova in cerca di è accettato la sua condizione lì è completamente rivestita di un abito scuro ce immaginiamo la sua vedovanza sta durando già da molto tempo. È una donna che non smette di essere pia di di digiunare di pregare di seguire le festività del suo popolo Custodisce la sua anima ha una spiritualità che rispetta e che alimenta era bella d'aspetto è molto avvenente nella persona. Inoltre, suo marito Manasse l'aveva lasciato oro e argento schiavi e schiavi armenti e terreni che ora continuava ad amministrare alcuno poteva dire una parola maligna sul riguardo, perché aveva grande timore di Dio che descrizione potente no questa donna ha tutte le caratteristiche vedova e tiene banco alla sua vedovanza la rispetta la sta vivendoci è immersa dentro è una donna devota grande timore per Dio e ancora una donna molto bella non è una vedova arrabbiata acidita una bella donna ancora e non è una poveraccia noi giustamente quando pensiamo alle vedove della Bibbia pensiamo anche quella del Vangelo e senza marito la vedova invece aveva avuto la fortuna di ricevere in eredità tanto Quindi ha ancora al suolo, l'argento schiavi schiavi o. Venne dunque a conoscenza delle parole esasperate che il popolo aveva rivolto al capo della città, perché erano demoralizzati a causa della mancanza d'acqua e Giuditta seppe anche di tutte le risposte che aveva dato loro zia e come avesse giurato loro di consegnare la città agli assieri dopo cinque giorni subito mandò la sua ancella che aveva in cura tutte le sue sostanze a chiamare Cabri e Carmi che erano gli anziani della città e sua la scena è più chiara cioè un Israele che ormai appunto sta per gettare la spugna ha messo in nota. Ecco questa richiesta dei cinque giorni. Vediamo diamo a Dio ancora questa possibilità registriamo ancora cinque giorni e poi Giuditta viene a sapere questo esce dalla sua casa passa in mezzo a tutti e va a chiamare i capi cosa farà questa donna da dire Vennero da lei ed ella disse loro ecco il primo grande discorso di Giuditta nel libro bellissimo potente ascoltatemi capi dei cittadini di Betulia non è un discorso giusto quello che oggi avete tenuto al popolo e quel giuramento che avete pronunciato interposto tra voi ed io di mettere la città in mano i nostri nemici, se nel frattempo il signore non verrà in vostro aiuto, qual è l'accusa? Cosa sono quei cinque giorni lì in realtà chi siete voi dunque che avete tentato Dio in questo giorno e vi siete posti al di sopra di lui in mezzo ai figli degli uomini certo voi volete mettere alla prova il signore onnipotente, ma non comprendete niente né ora né mai no fratelli non provocate l'ira del signore nostro Dio se non vorrà aiutarci in questi cinque giorni egli ha pieno potere di difenderci nei giorni che vuole o anche di farci distruggere dei nostri nemici e voi non pretendete di ipotecare i piani del signore nostro Dio, perché Dio non è come un uomo a cui si possano fare minacce non un figlio d'uomo su cui si possono esercitare pressioni potente qual è il peccato di Israele qua salta fuori chiedere a Dio Signore ti do cinque giorni ma chi sei tu presuntuoso che non sei altro Dio ragiona come te tu che sei un uomo di niente, cioè vai a chiedere a Dio, dare a Dio l'ultimato, ma sei fuori di testa Dio non è un uomo che ragiona come te cos'è il tempo per Dio Isra è partito da una presunta interessante da quanto è stato elogiato Israele per la sua predisposizione alla supplica si cingono il sacco fanno penitenza bellissima religiosità gratta grata è un popolo che ancora si sta creando un altro vitello d'oro perché vorrebbe un Dio come sé questo continuo vizio di addomesticare Dio ai propri bisogni Questo è il peccato peggiore dell'uomo nella Bibbia. Non pretendete di ipotecare, cioè di addomesticare il volere di Dio, ma scherziamo se Dio volesse sei giorni invece che cinque se ne volesse due Dio è libero di fare quello che vuole perciò attendiamo fiduciosi la salvezza che viene da lui supplichiamolo che venga il nostro aiuto e ascolterà il nostro grido se a lui piacerà ah Hishh in realtà in questa nostra generazione non c'è mai stata né esiste oggi una tribù famiglia o popolo città tra noi che adori gli dei fatti da mano d'uomo come avvenuto nei tempi passati ed è per questo che i nostri padri furono abbandonati alla spada e alla devastazione e cadero rovinosamente davanti ai loro nemici o ricordatevi stavolta siete puliti non abbiamo è vero non vi siete prostrati ad altre idee in passato. Dio ha delusi e voi siete corse a piangere sugli altri dei risultato distruzione totale stavolta avete fatto anche una bella scelta. Non vi siete prostate altri dei Noi non riconosciamo altro Dio fuori di lui vedete Giuditta che riporta il baricentro della fede o è il nostro Dio e nessun altro al di fuori di lui e per questo speriamo che egli non trascurerà noi e neppure la nostra nazione, perché se noi saremo presi, resterà presa anche tutta la Giudea e saranno saccheggiate le nostre cose Sante ed Dio ci chiederà conto col nostro sangue di quella profanazione vedete non è ancora stato commesso il peccato ma la loro poca fiducia questa tracotanza di vedere Dio dal loro punto di vista li condurrà a peccare non solo a morire Riabulla, ma a consegnare con uno straccio tutta la Giudea anche le cose di Dio, anche le cose Sante del tempio ancora ci va giù l'uccisione dei nostri fratelli l'asservimento della patria e la devastazione della nostra eredità. Dio le farà ricadere sul nostro capo in mezzo ai popoli tra i quali saremo schiavi e saremo così motivo di scandalo e di disprezzo di fronte ai nostri pedroni pedroni padroni e vedete la scelta era vabbè consegniamo tutto avremo salva la vita va bene l'hai fatta franca ma come ti guarderanno gli altri sarai motivo di di scandalo e di disprezzo hai venduto ti sei calato le braghe hai venduto perfino il tuo Dio come merce di scambio è questo che vuole Israele la nostra schiavitù non ci procurerà alcun favore il signore nostro Dio la volgerà nostro disonore dunque fratelli dimostriamo ai nostri fratelli che la loro vita dipende da noi che le nostre cose Sante il tempio o l'altare poggiano su di noi vedete come affonda e Giuditta dice oh giochiamocla fino in fondo perderemo la vita chi se ne frega ma non saremo motivo di scandali e di disprezzo c'è una causa che tiene in piedi Israele e noi siamo qui per questo tira fuori il coraggio da quella apatia ormai da quella disinteresse da quella negatività vedete Giuditta apre la ferita e tira fuori no dimostriamo che Israele è un'altra cosa per tutti questi motivi ringraziamo il signore nostro Dio che ci mette alla prova come ha già fatto con i nostri padri lo sappiamo Zakor ricordatevi è uno dei verbi più importanti della Bibbia ricorda ricordatevi quanto ha fatto con Abramo quali prove ha fatto passare Isacco e quanto è avvenuto a Giacobbe in Mesopotamia di Siria quando pascolava greggi dilavano suo zio materno veniva a riprendere i patriarchi la prima storia di Israele dove già era visto tutto chi era l'uomo di Israele e chi era Dio certo come ha passato al crogiuolo costoro con il solo scopo di saggiare il loro cuore ricordate appunto citato prima Abamo con Isacco sei disposto a uccidere il tuo unico figlio per me così ora non vuol far vendetta di noi, ma è a scopo di correzione che il signore castiga quelli che stanno vicini, quindi Dio non è uno sterminatore dalla maniera di Nabucodonos non si diverte nel far male non è da lui certamente è un Dio esigente il nostro ci mette alla prova ci mette nel crojuolo bellissimo questa immagine come loro che appunto arrivato il momento della storia di Israele di far scivolare via quello che non è Israele noi dobbiamo ritrovare l'anima il senso del nostro esserci a nostra fede perché la cosa grande che noi portiamo nel cuore che nonostante tutto il nostro Dio rispetto a tutti gli altri è un Dio fedele Questo è il discorso no che fa Giuditta dite, quindi quasi patriottico meno non solo anche teologico è davvero un misto rimette lì in poche battute Israele davanti ai loro occhi questo siete voi non il popolo che cala le braghe, il popolo della paura. Questo è il mio popolo. Noi dobbiamo essere fedeli a questo e anche se abbiamo solo un giorno di vita davanti a noi noi vivremo bene quell'ultimo giorno se il signore lo vorrà continua allora zia e rimane sorpreso. Le rispose quello che hai detto l'hai proferito con cuore retto e nessuno può contraddire le tue parole interessante è una donna eh non parlano molto donne nell'antico parlano ma non in questa forma Giuditta in quel momento rappresenta davvero uno squarcio di realtà che che che lascia tutti a bocca aperta o zia riconosce questa non ha dubbi fini non viene qui a fare la bella del villaggio Questo ci ha messo in faccia la realtà Non da oggi infatti è manifesta la tua saggezza ma dall'inizio dei tuoi giorni tutto il popolo conosce la tua prudenza come pura l'ottima indole del tuo cuore Gli ho detto prima sì adesso noi ci immaginiamo la signora Giuditta ma sta parlando di Giudea di Giuda c'è ancora Giuda da qualche parte la sua prudenza la sua sembra malato sembra contorto il giudeo di Israelita ma dentro di lui c'è ancora un'anima buona lo sappiamo che sei fragile che hai vissuto tante cose, ma la tua anima è buona però il popolo è bisogna guardare anche la realtà. Il popolo sta soffrendo duramente la sete e ci ha costretti a comportarci come avevamo detto loro e impegnarci in un giuramento che non potremo trasgredire piuttosto prega per noi tu che sei donna pia e il signore invierà la pioggia a riempire le nostre cisterne e così non moriremo di sete Ozia accoglie con buon auspicio il richiamo di questa Gitta di questa donna e dice vabbè noi siamo contorti su noi stessi siamo troppo tristi tu che ci vedi bene prega tu per noi signore certamente ascolterà magari farà piovere eh ma non è la soluzione quella sì ancora vedete come la paura fa sempre guardare a breve raggio farà piovere almeno Berreni vabbè per quanto finita la pioggia passano cinque giorni sei ancora come prima quindi O zia accoglie parole di Giuditta in modo benevolo, ma è ancora ottuso nel suo io nel suo mondo non è questa la soluzione Giuditta rispose loro ascoltatemi voglio compiere un'impresa che verrà ricordata di generazione in generazione ai figli del nostro popolo voi starete di guardia alla porta della città questa notte io uscirò con la mia ancella ed entro quei giorni dopo i quali avete deciso di consegnare la città ai nostri nemici, il signore per mania salverà Israele. ha in mente qualcosa Giuditta un'impresa ha un'arma in più perché o zia dice eh pensavo che la soluzione della storia fosse questa preghiamo un po'' di più sé facciamo pregare magari noi non siamo capaci a volte così ch che preghi almeno qualche santo. Che almeno la sua preghiera salva anche noi, a volte ci accontentiamo di questo vabbè, ma non si risolverebbe il problema ecco Giuditta avanza un'ipotesi nuova o e non la gioca sugli altri mette la sua faccia ci vado io prenderò la mia serva e ce la vedremo io il signore Io sento che per mano mia il Signore salverà non solo me salverà il popolo voi però non fate domande sul mio progetto. Non vi dirò nulla finché non sarà compiuto ciò che sto per fare Le risposero zia e i capi va in pace il signore Dio sia con te per far vendetta dei nostri nemici se ne andarono quindi dalla sua tenda e si recarono ai loro posti Il popolo si ritira va bene tutto è nelle tue mani in questo momento sulla scena vedete che il popolo sparisce e la responsabilità tutta è su di lei Giuditta o vince o perde Giuditta adesso si trova da sola e adesso dice io ho lanciato la il Sasso e adesso qui capitolo nove finiamo con il capitolo nove questa sera allora Giuditta cadde con la faccia a terra sparse cenere sul capo mise allo scoperto il cilicio di cui era rivestita e nell'ora in cui nel tempio di Dio Gerusalemme veniva offerto l'incenso della sera supplicò a gran voce il Signore vedete l'atteggiamento potente Giuditta veramente ha bisogno di un altro sostegno vedete che lei non Non strati non strati non se non fa strategia militare, non non muove nulla anzitutto. Deve essere al 100% lei stessa e quale modo migliore se non è una preghiera profonda Adesso è lui ed io è lei ed io a dover gestire il gioco e mentre lei sta facendo il suo atto personale vedete che il testo dice quando lei decide di fare di raccogliersi in una profonda preghiera contemporaneamente al tempio veniva offerto l'incenso della sera vedete la relazione bellissima è un'azione solitaria quella di Giuditta eB sì esternamente lei ma dentro Giuditta c'è tutto il resto c'è tutto il popolo e l'ora della liturgia stabilita dal tempo di Gerusalemme Il gesto di Giuditta in nome della Chiesa Potmmo dire lei non rappresenta se stessa è uno strumento lei è parte di quella Chiesa non va a salvare la propria pelle, ma va a nome inizia questa splendida preghiera un cantico e lo ascolterete e vi verranno in mente altri cantici uno tra tanti lo capirete voi signore Dio del padre mio Simeone, tu hai i messo nella sua mano una spada per fare vendetta dagli stranieri che avevano sciolto la cintura di una vergine per contaminarla quando non so se ho messo la parentesi si accende la spia quale episodio fa riferimento Genesi 34 quando Sichem ultra Giadina, la sorella dei figli di Israele poi tenta di sposarla così, ma Simeone e Levi non ce la fanno la loro sorella è stata violentata e andranno a uccidere sul letto. Sica è figlio di Camor ne avevano denundato i fianchi a sua vergogna e avevano contaminato il grembo per disonorarla. Tu avevi detto questo non si deve fare massi l'hanno fatto e come si Giuditta disse dice porto nella mia storia anche la violenza del popolo non è cattivo solo una Bucodonosor non sono solo i nemici a farci del male. Noi siamo anche coscienti di alcune ferite di alcuni scandali in mezzo a noi tra noi fratelli sorelle, però la colpa non ci appartiene qualcuno deve estirpare quella colpa per questo hai consegnato alla morte i loro capi e quel giaciglio usato con l'inganno con l'inganno fu bagnato nel loro sangue hai abbattuto gli schiavi insieme ai loro capi e i capi sui loro troni hai destinato le loro mogli alla preda le loro figlie alla schiavitù tutte le loro spoglie divisioni tra i figli da te prediletti, perché costoro accesi dal tuo zero erano rimasti inorriditi dalla profanazione del loro sangue e ti avevano chiamato in aiuto O Dio mio Dio ascolta anche me che sono vedova a cosa sta alludendo Giuditta eh ha la storia peccaminosa del loro popolo sta riportando la luce gli esili, quello assiro dove il popolo fu disperso, depredato, ma ahimè già anche quello di Babilonia in parte abbiamo pagato un caro prezzo abbiamo visto cos'è la schiavitù quando ti abbiamo rinnegato, abbiamo pagato le nostre profanazioni risultato appunto signore non posso farti altro che consegnare da Giudea lei che è Giudea la mia vedovanza non c'è +1 re non c'è più nessuno che prenda davvero sul serio resorti del popolo siamo un popolino Qualche rivoluzione, qualche chiusura, qualche rito ogni tanto, ma non è questo cosa può fare una vedova se non rimanere in uno stato di veduvanza di tristezza di vuoto tu hai fatto ciò che precedette quelle vicende le vicende stesse e ciò che seguì tu hai stabilito le cose presenti e le future quello che tu hai progettato si è compiuto le cose da te deliberate si sono presentate e hanno detto eccoci perché tutte le tue vie sono preparate in anticipo. I tuoi giudizi sono preordinati. Sentiamo la parola profetica c'è dentro tutto questo mondo. Mi sa il Signore al di sopra di tutto. Noi possiamo ragionare quanto vogliamo, ma e lui che è in mano il tempo che in mano la nostra storia che in mano ahimè anche le nostre ferite e ce le ha a cuore ti consegniamo il nostro nulla, perché tu lo sai lo conosci custodisci e se nei tuoi giudizi e se nei tuoi pensieri c'è ancora posto per la tua sposa vedova, ci siamo eccomi qui ecco infatti gli assiri si sono esaltati nella loro potenza. Vanno in supervia per i loro cavalli cavalieri vantano della forza dei loro fanti poggiano la loro speranza sugli scudi e sulle lance. Qui ritorno alla parola speranza io concluderò il prossima volta dicendo che più libro di giubileo come Giuditta non esiste perché questa è una storia di vera speranza proprio perché qui di speranza abbiamo sfumature diverse ci sono speranze e speranza quella dagli assi e sugli scuri e sulle lance. Popolo della guerra. La speranza di poco fa degli Israeliti è appunto che almeno Anche se ci consegniamo almeno abbiamo salva la vita è quella dei nostri figli piccole consolazioni avere l'impressione che il sopravvivere sia sempre l'unica scelta meglio vendere l'anima e salvare il corpo speranza anche quella ma non è speranza di Giuditta non sanno che tu sei il signore adonai che stronchi le guerre Adonai Curios è il tuo nome abbatti la loro forza con la tua potenza e rovescia la loro violenza con la tua ira hanno deciso di profanare il tuo santuario di contaminare la dimora, dove riposa il tuo nome glorioso di abbattere con il ferro iconi del tuo altare guardate il profilo psicologico della preghiera di Giuditta sta mettendo la sua vita nelle mani del signore nel senso Signore salvami la pelle faccio quello che vuoi salva vedete che Giuditta in prospettiva tutto tranne che lei stessa io sono solo uno strumento non mi interessa di me non avanzo nessuna pretesa nei tuoi confronti. Ciò che mi sta a cuore è che il tuo tempio la tua casa non sia profanata Guarda la loro superbia fa scendere la tua ira sulle loro teste. Metti nella mia mano di vedova la forza di fare quello che ho pensato è interessante vedete come è molto fuori nel suo discorso fuori nel senso che appunto la sua causa è veramente alta Non dà l'idea di essere un egoista tutt'altro, però la preghiera di Giuditta non è come dire spersonalizzata non è che lei sia annulla e non esiste più. perché qua lei sta chiedendo al signore se mi permetti signore vorrei mettere in atto il mio pensiero. Voglio provare io credo che attraverso quella strategia salverò capre e cavoli Non mancherò di rispetto e tu riavavrai il tuo popolo guardate che è bellissimo gioco psicologico. Cioè, non è che questa sia nulla si fa Dio basta allora, io posso andarmene fa lui non è neanche questa la fede di Israele. No, no, bisogna mettersi in gioco. C'è bisogno di te Dio non è così onnipotente nel senso che dal tuo punto di vista beh a fa lui prego un pochettino io faccio altro se tutto deve se lui ha già tutto preordinato già tutto cosa c'entro io no che brutta cosa della fede questa Israele dimostra la preghiera di Giuditta che certo che Dio e lui e adonai il suo nome glorioso e tutta delle sue mani, ma conta il tuo pensiero, la tua fede, la tua singolarità, perché quella sarà svolta Dio con lusinga delle mie labbra abbatti lo schiavo con il suo padrone e il padrone con il suo servo spezza la loro alterigia per mezzo di una donna usa questo strumento che è poca cosa agli occhi degli uomini donna vedova lusinga delle mie labbra stavo usando sta mettendo in campo le sue armi eh perché poi saranno le sue armi queste la tua forza infatti non sta nel numero nei suoi forti si regge il tuo regno guardate questo elenco. Tu sei invece il Dio degli umili sei il soccorritore dei piccoli, il rifugio dei deboli, il protettore degli sfiduciati, il Salvatore dei disperati non sentiamo finalmente la linfa biblica. Vi ricordate a queste parole a quale cantico potrebbero ricondurre un giorno l'anima mia viene messa sulla bocca di Maria la stessa preghiera di Giuditta vuol dire che Giuditta è qualcosa di grande da insegnare se poi questa spiritualità è arrivata fino a Maria c'è un motivo vuol dire che nel corso di Israele rispetto a tante anime a tante spinte a destra e sinistra esiste è sempre esistito un'anima di Israele che è veramente biblico e che non corrisponde sempre a tutto Israele Giuditta rappresenta un'alternativa non un'alternativa magra un'alternativa semplicemente per l'alternativa ma un'alternativa che riconduce alla radice di Israele e quindi Israele dovrà sempre interrogarsi rispetto alle sue anime che sono diverse e di chi è oggi Israele lo diciamo di loro, ma è la stessa cosa per noi chi è oggi la chiesa lo sappiamo che di anime ce ne sono tante molto diverse e anche molto agguerrite tra loro ma chi è che ci riconduce alla vera anima della Chiesa è quella che abbiamo sfugge buco sarà quella lì bisogna solo andarle a cercare a recuperare come fa Giuditta che in mezzo alla disperazione è l'unica che squarcia e dice ma noi siamo questa roba qui noi crediamo in un Dio che è quello degli umili il soccorritore dei piccoli il rifugio e tutti quelli che si trovano in questa condizione sono consegnati a lui o beati vede che non è smarrita Isra il Israeli di quello che più appartiene non sono venuto a abolire, ma sono venuto a far rinascere a dare compimento vedete la linea di Giuditta perché diventa più di quella che è Giuditta è il vettore narrativo e la figura personificata di una fede biblica veramente profonda che ogni tanto nella storia ha bisogno di essere riportata alla luce altrimenti Israele si smarrisce per sempre ci siamo sì sì Dio di mio padre vai vai Isra non è padrone, ma è erede ricordate poi San Paolo con sola eredità ci lavorerà tutta la vita e capite, cioè qui non è questione di essere padroni di qualcuno. Noi abbiamo un'redità appunto. E la vedova Giuditta ha preso in eredità veri del marito non è più non c'è più lo sposo. Lei ha dovuto avere in eredità lorooro l'argento le schiavi e sotto i piedi a terra Giuditta ha capito che è comprensivo tutto anche questo aspetto cioè. Ormai non hai più niente, cioè capisci che la lotta alla distruzione alle porte. Ma te, dato di avere sotto i piedi quella terra che ci ritorna ancora sempre e comunque una terra, un'eredità e il resto d'Israele questa è la tua vocazione Signore dei cieli della terra creature delle acque re di tutte le tue creature ascolta la mia preghiera fa che la mia parola lusinghiera diventi piaga e flagello di costoro che fanno progetti crudeli contro la tua alleanza il tuo tempio consacrato contro la vetta di Sion e la sede dei tuoi figli da tutto il tuo popolo e ogni tribù la prova che tu sei ad donai il signore il Dio di ogni ognipotere e di ogni forza non ce n'è altri all'in fuori di te che possa proteggere la stirpe di Israele è gigantesca, cioè capite cosa vuol dire pregare per la Bibbia io non so. Proviamo a pensare al nostro modo di pregare e mettiamola a confronto con questa preghiera Quanto ci accorgeremmo che noi ci perdiamo in un bicchiere d'acqua a rincorrere i nostri bisogni i nostri egoismi perché pensiamo che il mondo appartenga a noi e perdiamo di vista tutto il resto Giuditta qui non fa la figura della bigotta, ma è pienamente consapevole tutta qui è credente è donna e madre, cioè a tutte le caratteristiche no niente le viene tolto è tutto quasi portato alla luce di lei, ma dentro una prospettiva di preghiera veramente profonda e una preghiera capace di abbracciare Chi Israele la sua terra il suo popolo di essere sotto davvero uno sguardo di Dio che sa fin dall'inizio che è molto molto più grande del suo lo sa Giuditta ci prova non sa tutti i pensieri di Dio non li vuole neanche sapere per tanti aspetti. Lei porta il suo sperando che dà di azzeccarla, ma sa benissimo che Dio è oltre a tutto questo è lui il padrone che Dio si sia archi così un po'' d'annò per una guerra del Nabuco dos dì turno ché c'è. Ogni epoca c'è il suuna Buco dus finito lui ce ne sarà subito un altro. a quelli che vanno dicendo basta guerra in tutto il mondo certo bellissimo pensiero trovatevi un periodo in cui non ci sia stata una guerra nella storia. Pensate che dopo queste guerre non ce ne saranno più altre e bisogna essere anche realistici. Certo, altra cosa dire che nonostante tutto questo dentro tutto questo c'è un Dio che è più forte Perderemo la pelle, ma non perderemo la fiducia in lui questo tiene in piedi l'uomo E qui, appuntò, mi vado davvero a concludere quello che è un po'' l'altro passo il secondo grande passo avete visto anche qui quanta roba e soprattutto come già là figura di Giuditta. Ci porta dentro ancora prima di arrivare, se non siamo ancora arrivati al'uccisione di dilo Ferne. dovremmo arrivarci prima o poi, è sempre in là, però vedete che il libro pian piano no ti fa venire il fiatone, perché ti porta dentro ti fa vedere tutte le sfumature cosa c'è dietro a quel gesto lì. Non è solo il taglio della testa che risolve i problemi e come è arrivato quel taglio lì, conseguenze di quel taglio lì questo che poi va riletto in tutta la storia di Giuditta se no basterebbe è un capitolo e sono tre versetti, quello in cui Giuditta taglia la testa o lo fermi. Bastavano quelli immagine Bella chiara di lei è finito tutto lì no no ci sono 16 capitoli attorno quell'episodio. Per cui, bisogna avere la pazienza e vedete anche la gioia di leggerlo con fatica. Però capite che le sfumature non è più come prima, quando voi avrete davanti l'immagine
Introduzione alla seconda parte della relazione sul libro di Giuditta
Questa seconda parte della relazione si concentra sul cuore narrativo e teologico del libro di Giuditta, soffermandosi sulla crisi e sulle reazioni del popolo di Israele di fronte all’assedio degli Assiri. Emergono i temi della paura, della fede messa alla prova e della necessità di affidarsi a Dio anche quando le situazioni sembrano disperate. Il testo racconta la comparsa della protagonista Giuditta, la sua genealogia e la sua particolare condizione di vedova, rileggendole come simboli dell’identità ebraica e delle sue sfide storiche.
Vengono descritte le strategie dei nemici, le tensioni interne e lo scoraggiamento degli abitanti di Betulia, ma anche il coraggio e la determinazione di Giuditta, che richiama tutto il popolo a non cedere alla disperazione né a ridurre Dio alle proprie aspettative. Centrale in questa sezione è il lungo discorso di Giuditta, la sua preghiera e la scelta di affidarsi totalmente al Signore, ponendosi come modello di fede e di coraggio. La narrazione sottolinea dunque come la forza, la speranza e la salvezza emergano non dal potere umano, ma dalla fiducia nell’azione divina anche attraverso strumenti apparentemente fragili, aprendo alla riflessione su quale sia la vera anima di Israele di fronte alle prove della storia.
I punti più importanti
Crisi e assedio di Betulia: Gli Assiri tagliano le fonti d’acqua della città, portando il popolo israelita alla fame e alla disperazione.
Intervento di Achior: Un generale straniero viene allontanato dagli Assiri e accolto dagli Israeliti, portando una testimonianza che rafforza la fede degli abitanti.
Disperazione e dubbio del popolo: Il popolo perde fiducia e desidera arrendersi, mentre i capi cercano di resistere almeno per pochi giorni ancora.
Apparizione e genealogia di Giuditta: Giuditta viene introdotta come vedova devota, bella, ricca, simbolo dell’identità israelitica, figlia di una genealogia che rappresenta la storia di Israele.
Primo discorso di Giuditta: Riprova il popolo e i capi per la loro mancanza di fede, invita a confidare in Dio senza pretendere di influenzare il Suo volere.
Giuditta come modello e guida: Si propone di agire in prima persona per la salvezza della città, impegnandosi con coraggio e decisione.
Preghiera di Giuditta: Rivolge a Dio una profonda preghiera in cui mette la sua missione e la sorte di Israele nelle mani divine.
Temi centrali: Fiducia e abbandono a Dio nella prova, il ruolo della donna come strumento di salvezza, il richiamo all’identità storica, la forza che nasce dalla fede autentica, la preghiera come arma spirituale.
Preparazione all’azione decisiva: Gli altri personaggi si affidano a Giuditta che si prepara a entrare in azione per cambiare il destino del popolo.
Questi punti riassumono il cuore narrativo e spirituale della seconda parte della relazione, mostrando come la figura di Giuditta si affermi come guida, profetessa e modello di fede viva di fronte alla crisi collettiva.