Note biografiche del Beato Cesare Taparelli di Genola (27 Ottobre)
Chi era Cesare Taparelli di Genola, e qual era il suo ambiente d’origine?
Cesare Taparelli di Genola nacque nel Piemonte (a Savigliano) in una famiglia nobile — i Taparelli, conti di Genola. In questo ambiente di privilegio, Cesare coltivò gli studi e le lingue straniere.
Quale scelta di vita lo portò al sacerdozio e alla missione?
Entrò nella Compagnia di Gesù (i Gesuiti) e fu inviato nelle missioni in America (in particolare in Messico, ad Angelopoli). Scelse dunque non solo il sacerdozio, ma una vita missionaria lontana dalla sua terra, per annunciare il Vangelo in un contesto nuovo e difficile.
Quali difficoltà incontrò e qual è un aneddoto significativo della sua missione?
Le condizioni erano dure: il viaggio oltreoceano, la missione tra popoli che parlavano lingue diverse, una cultura diversa, e una vita segnata dal servizio in ambienti poveri. Un aneddoto riportato è che Cesare “rifulse dopo morte, per molteplicità di miracoli” nella città di Angelopoli in Messico. Anche se non abbiamo molti dettagli narrativi più specifici, la sua vita è stata così apprezzata che il culto attorno a lui crebbe fin dalla sua morte.
Come e quando morì, e qual è la memoria che la Chiesa conserva di lui?
Cesare Taparelli morì nel 1607 ad Angelopoli (Messico). La Chiesa lo ricorda come «beato», con festa il 27 ottobre. La sua vita missionaria lontana mostrava fedeltà al Vangelo e apertura ai popoli.
Quale messaggio lascia oggi per noi questo beato missionario?
La vita del beato Cesare Taparelli ci ricorda che la fede non conosce confini geografici, e che il servizio al Signore può condurci lontano — anche oltre oceano. Ci insegna che una vita di studio, impegno e distacco dai beni mondani può diventare vera missione. E soprattutto che la santità può nascere anche in un ambiente privilegiato, quando il cuore sceglie di andare incontro all’altro.
Beato Cesare Taparelli,
tu che hai lasciato la tua terra per annunciare Cristo
a popoli lontani e diversi,
ottienici la grazia di un cuore aperto,
di una mente pronta a comprendere e ad amare,
di una vita coraggiosa nella fedeltà al Vangelo.
Intercedi per noi oggi e sempre.
Amen.
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Gennj Fabbrucci, don Franco Mastrolonardo
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Testo elaborato con l'ausilio dell'IA