
Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Luca 18,1-8
Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: «In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
Recita
Cristian Messina
Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri
Meditazione
Don Franco Mastrolonardo
Meditazione
Gesù ci chiede di pregare sempre, senza stancarci mai. E aggiunge: Dio farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte a Lui. E integra: farà giustizia prontamente. Ma poi conclude: il Figlio dell'uomo quando verrà troverà la fede sulla terra?
Quindi? Gesù prevede forse che non ci sarà più nessuno che prega? Più nessuno che scelga di pregare sempre, senza stancarsi mai? La domanda finale mette una certa inquietudine. Ma una cosa è certa: esiste una correlazione profonda tra fede e preghiera. Senza preghiera crolla la fede.
La vedova del Vangelo certametne aveva una fede da spostare le montagne. Per smuovere la sensibilità di un giudice così gretto e per nulla empatico ci voleva davvero una fede paziente e perseverante.
Ma facciamo un passo avanti e poniamoci questo interrogativo: ma se la vedova non fosse stata esaudita? Quante vedove in questo mondo hanno chiesto miracoli che non sono mai avvenuti? Forse che la loro preghiera era senza fede? Forse che la prova della fede è data dall' esaudimento della preghiera? No assolutamente. Se la fede è in stretta relazione con la preghiera, non necessariamente lo è l'esaudimento. Faremmo un torto a milioni di persone che hanno pregato con fede e perseveranza per la guarigione di un figlio o di un marito o di una moglie e mai avvenuta.
Gesù ci chiede di pregare sempre, ma non sempre quella preghiera segue le strade che desideriamo. Non dobbiamo dirci: non abbiamo fede. Anzi è la nostra fede che ci dice: quella preghiera è nelle mani di Dio: sa Lui cosa farne.