
Note biografiche di San Sergio di Radonez (25 Settembre)
In quale contesto storico e geografico incontriamo San Sergio?
Siamo nella Russia del XIV secolo, un tempo difficile segnato dalle invasioni dei Tartari e dalle lotte tra i principati. In questo scenario nacque San Sergio (1314-1392), figlio di contadini, nei pressi di Rostov. Da giovane scelse di ritirarsi nella foresta di Radonež, non lontano da Mosca, dove fondò un piccolo eremo che divenne il famoso monastero della Trinità, oggi noto come Lavra della Trinità di San Sergio, cuore della spiritualità russa.
Quale fu il tratto più importante della sua vita spirituale?
Sergio incarnò la figura del monaco povero, umile e vicino alla gente. La sua preghiera era costante e il suo cuore semplice, tanto che divenne guida spirituale non solo dei monaci ma anche di principi e popolo. La sua santità stava nel saper unire contemplazione e servizio, facendo del monastero un punto di luce in un tempo oscuro.
C’è un aneddoto che ci aiuta a capire meglio la sua figura?
Un episodio significativo narra che, mentre pregava nella foresta, un orso affamato si avvicinò a lui. Sergio, con calma e fiducia, gli offrì del pane. L’animale non lo aggredì, ma divenne quasi suo compagno. Questo episodio riflette la pace interiore e la comunione con il creato che caratterizzavano il santo.
Che ruolo ebbe San Sergio nella storia della Russia?
Pur essendo monaco, ebbe grande influenza politica e sociale. Incoraggiò i principi russi a unirsi contro le invasioni tartare e sostenne il principe Dmitrij Donskoj, che nel 1380 guidò la vittoriosa battaglia di Kulikovo, considerata un passo fondamentale per la liberazione della Russia. Sergio riuscì così a mostrare che la fede poteva essere forza di unità e speranza per un popolo intero.
Qual è l’eredità spirituale di San Sergio di Radonež?
Egli è ricordato come il “padre della Russia monastica”. La sua Lavra della Trinità divenne il più grande centro spirituale della Russia ortodossa, e il suo esempio continua a richiamare all’umiltà, alla preghiera e alla fiducia in Dio come fonte di rinnovamento personale e comunitario.
San Sergio, uomo umile e amico di Dio,
che hai portato pace nei cuori e unità al tuo popolo,
insegnaci a pregare con fiducia
e a vivere in semplicità e amore.
Rendici strumenti di concordia
e testimoni della luce di Cristo nel mondo.
Amen.
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Patrizia Sensoli, Maddalena Buttolo
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