Matteo 11,25-27 con commento



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Matteo 11,25-27

Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».

Meditazione
Ecco questo brano, dalle parole molto semplici, è lo squarcio più sublime sul mistero di Dio che abbiamo all’interno dei vangeli sinottici, e ci mostra chi è Gesù, cosa dona a noi la sua umanità. Gesù è colui che è il Figlio che dice sì all’amore del Padre e dona a noi la stessa conoscenza che lui ha del Padre, cioè ci fa entrare nella Trinità. Quindi questo brano è il vertice di tutta la rivelazione, rivela la grande dignità dell’uomo: è figlio e il figlio ha tutto ciò che ha il Padre ed è tutto ciò che è il Padre, in quanto figlio.
La parola Padre, in ebraico Abbà, è il centro di tutta la rivelazione cristiana. Abbà è il primo balbettare del bambino, proprio ba, ba, ba, ba. E attraverso questa parola il bambino entra in comunione col Padre e questa parola fa sì che il Padre esista come Padre, se il Figlio non gli rivolge la parola, il Padre non è Padre. Dio si esprime tutto in questa parola e Gesù è venuto a porci sulle labbra e nel cuore questa parola, che Dio è Padre con tutto ciò che comporta il termine Padre.Proprio attraverso la parola più fondamentale, anzi è la prima parola appunto che il bambino dice e che è rivolta a una persona e che non esprime un bisogno, come il grido, il lamento, è vera comunicazione, è comunicazione di fiducia, di tenerezza, di amore. Voi provate a vedere i sentimenti che prova il padre quando il bambino per la prima volta dice il nome: papà, il padre sente di esistere per la prima volta per il figlio, esiste per lui, tutta la sua esistenza è lì e che sentimenti prova il figlio a dire papà al padre. Questo è il nostro rapporto con Dio

Recita
Sabrina Boschetti

Musica di sottofondo
Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Letture di Mercoledì 16 Luglio 2025
XV settimana del Tempo Ordinario

Prima Lettura
Dal libro dell'Èsodo
Es 3,1-6.9-12
 
In quei giorni, mentre Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l’Oreb. 
L’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva per il fuoco, ma quel roveto non si consumava. Mosè pensò: «Voglio avvicinarmi a osservare questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?». 
Il Signore vide che si era avvicinato per guardare; Dio gridò a lui dal roveto: «Mosè, Mosè!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Non avvicinarti oltre! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è suolo santo!». E disse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe». Mosè allora si coprì il volto, perché aveva paura di guardare verso Dio. 
Il Signore disse: «Ecco, il grido degli Israeliti è arrivato fino a me e io stesso ho visto come gli Egiziani li opprimono. Perciò va’! Io ti mando dal faraone. Fa’ uscire dall’Egitto il mio popolo, gli Israeliti!». 
Mosè disse a Dio: «Chi sono io per andare dal faraone e far uscire gli Israeliti dall’Egitto?». Rispose: «Io sarò con te. Questo sarà per te il segno che io ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire il popolo dall’Egitto, servirete Dio su questo monte».
 
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 102 (103)

R. Misericordioso e pietoso è il Signore.
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici. R.
 
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia. R.
 
Il Signore compie cose giuste,
difende i diritti di tutti gli oppressi.
Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie,
le sue opere ai figli d’Israele. R.

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