
Note biografiche di San Vigilio (26 Giugno)
Verso la metà del IV secolo il Trentino era quella terra affascinante che conosciamo oggi, una regione di valli, boschi, montagne e laghi incastonati tra le Alpi. A quei tempi, Trento era già una piccola città romana situata lungo la via Claudia Augusta, strada che univa il mondo romano alla Germania e ai territori alpini.
Il Trentino, però, non era solo terra di passaggio: le sue valli, come la Val di Non o la Val di Sole, erano ancora in gran parte abitate da popolazioni legate ai culti pagani, e il Cristianesimo faticava a penetrare nelle zone più remote. Qui entra in scena il santo di oggi: San Vigilio.
Ma chi era San Vigilio?
San Vigilio fu il primo vescovo di Trento e il grande evangelizzatore delle montagne trentine. Uomo di cultura, nato in una famiglia nobile e probabilmente originario della stessa Trento o delle zone vicine, ricevette un’educazione raffinata e religiosa, forse anche a Milano, che all’epoca era un centro importante della fede cristiana.
Perché è ricordato come grande evangelizzatore?
Perché dedicò tutta la sua vita a portare la luce del Vangelo nei villaggi più remoti delle Alpi, tra la gente semplice, i contadini e le popolazioni ancora legate agli idoli e alle antiche credenze. Non si limitava a predicare in città, ma saliva nelle valli, tra i monti, affrontando fatiche e pericoli.
C’è un episodio particolare che lo riguarda?
Sì, un aneddoto famoso racconta che, durante una missione in Val di Non, Vigilio abbatté con decisione un altare dedicato al dio Saturno, simbolo dei vecchi culti pagani. La popolazione si ribellò con furia e, nonostante il suo invito alla pace e alla conversione, lo colpirono a morte con bastoni e sassi nei pressi di Spormaggiore.
Come si concluse la sua missione?
Anche se la sua vita finì tragicamente nel 405 d.C., il suo sacrificio non fu vano: i cristiani lo considerarono subito martire e santo, e la sua opera di evangelizzazione continuò grazie ai suoi successori. Sul luogo della sua sepoltura fu edificata la Cattedrale di San Vigilio, oggi simbolo spirituale di Trento.
Perché San Vigilio è importante ancora oggi?
Perché rappresenta il coraggio di portare il Vangelo anche dove è difficile, il valore della testimonianza, e l’amore per le montagne e le comunità alpine. È il patrono di Trento e della diocesi, e la sua figura è un legame forte tra la fede e il territorio trentino.
Quando si celebra San Vigilio?
La Chiesa lo ricorda ogni 26 giugno, con celebrazioni speciali nella città di Trento e in tutta la regione. La festa di San Vigilio, conosciuta anche come "Segra de Sen Vile", si celebra in modo speciale anche a Moena di cui è anche protettore.
San Vigilio,
che hai camminato tra le montagne e i villaggi
portando la luce del Vangelo,
donaci il coraggio di non vergognarci della fede.
Fa’ che anche noi sappiamo abbattere gli idoli dell’egoismo,
e costruire comunità di pace e amore.
Proteggi il nostro Trentino,
le sue valli, i suoi monti,
e accompagna la Chiesa
con il tuo esempio.Amen.
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Lucia Gerini, Omar Stoffie
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