Matteo 10,7-13 con commento



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Matteo 10,7-13

Testo del Vangelo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi».

Meditazione
Siamo fatti per evangelizzare. Se la natura dell’uomo è quella di custodire e fecondare la terra, la natura del cristiano è quella di evangelizzare. Un cristiano che non evangelizza non ha senso. E come si evangelizza? Se proviamo a ripercorrere il Vangelo, potrei azzardare a definire quattro aspetti dell'evangelizzazione: predicare, guarire, consolare e dare testimonianza con una vita sobria, affidata completamente alla Provvidenza. Ci fermiamo sul primo quadro: il predicare. Così leggiamo nelle prime righe del Vangelo: "Strada facendo dite che il Regno dei cieli è vicino". Dire che il Regno è vicino significa guardare con speranza alla nostra vita e dare speranza a tutti coloro che incontriamo appunto strada facendo. Questa espressione mi ricorda volentieri una vecchia canzone di Claudio Baglioni, che proverei a riprendere. Diceva: "Strada facendo vedrai che non sei più da solo… Strada facendo troverai anche tu un gancio in mezzo al cielo… E sentirai la strada far battere il tuo cuore e vedrai più amore... vedrai…" . E poi così continuava: "Ma che cos'è che mi fa andare avanti e dire che non è finita... cos'è che mi spezza il cuore tra canzoni e amore che mi fa cantare e amare sempre più perché domani sia migliore... perché domani tu…".
Bellissima! A quel TU finale del domani potremmo tranquillamente dare il volto di Gesù! E’ Gesù che dobbiamo annunciare, è Lui che dobbiamo testimoniare, è nel Suo nome che dobbiamo guarire e consolare. E’ Lui il senso del nostro vivere, la speranza contro ogni disperazione.

Recita
Vittoria Salvatori

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Letture di Mercoledì 11 Giugno 2025
X settimana del Tempo Ordinario

Prima Lettura
Dagli Atti degli Apostoli
At 11,21b-26; 13,1-3

In quei giorni, [in Antiòchia], un gran numero credette e si convertì al Signore. Questa notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, e mandarono Bàrnaba ad Antiòchia.
Quando questi giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò ed esortava tutti a restare, con cuore risoluto, fedeli al Signore, da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede. E una folla considerevole fu aggiunta al Signore.
Bàrnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Saulo: lo trovò e lo condusse ad Antiòchia. Rimasero insieme un anno intero in quella Chiesa e istruirono molta gente. Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani.
C'erano nella Chiesa di Antiòchia profeti e maestri: Bàrnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirene, Manaèn, compagno d'infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo. Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Bàrnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati». Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono.


Salmo Responsoriale
Dal Sal 97 (98)

R. Annunzierò ai fratelli la salvezza del Signore.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. R.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa di Israele. R.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni! R.

Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore. R.

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