
Mi chiamo Nicolò e sono il Vescovo di Rimini. Mi è stata chiesta una riflessione sulla Beata Vergine Maria, stella dell'evangelizzazione e regina della missione. Lo faccio molto volentieri. Non c'è dubbio che la grandezza e l'importanza della Beata Vergine Maria sia fondata sul suo essere la madre di Gesù.
Duemila anni fa, nel momento dell'Annunciazione, l'Arcangelo Gabriele, un ambasciatore di Dio Padre, ha chiesto a una ragazza di Nazareth di diventare la madre del Figlio di Dio. Dopo alcuni tentennamenti, la Vergine Maria ha dato la sua totale disponibilità al piano di Dio. Su di lei scese lo Spirito Santo e da lei nacque Gesù. Il dono più grande della storia che Dio ha voluto fare all'umanità è proprio Lui, Gesù, il contenuto di ogni evangelizzazione. Maria lo ha generato e quindi evangelizzatrice fin dal principio. Ha dato un corpo a Dio in modo che lo potessimo così incontrare, abbracciare e amare.
Immediatamente dopo l'Annunciazione, la Vergine Maria incinta si reca dalla cugina Elisabetta, anche lei in attesa di Giovanni Battista. Maria porta Gesù ad Elisabetta. In quell'incontro esplode la gioia delle due donne, parenti, di Gesù e di Giovanni. Maria è da subito una missionaria. Porta Gesù da qualcuno, si muove.
Trent'anni dopo la nascita di Gesù, a Cana, durante il matrimonio in cui viene a mancare il vino, Maria dice ai servi di fare tutto ciò che Gesù vi dirà. La volontà di Dio, i desideri di Gesù, la scoperta del suo amore per noi, sono il cuore dell'evangelizzazione. La madre del figlio di Dio, quindi, evangelizza i servi, invitandoli a fidarsi di Gesù.
Un altro episodio della vita della Madonna che mi ha convinto su quanto lei sia veramente la regina, la stella dell'evangelizzazione e della missione è il dialogo fra Maria, Gesù crocifisso e l'Apostolo Giovanni, ai piedi della croce.
- Mamma, ecco tuo figlio.
- Figlio, ecco tua madre.
Giovanni, l'Apostolo, la Chiesa, vengono affidati quindi a Maria. E questa è una sorta di seconda vocazione della Madonna. La Santa Vergine, oltre ad essere nel mistero del Natale la madre di Gesù, ora diventa anche la madre di Giovanni, l'Evangelista. La madre dell'umanità, la madre della Chiesa. Gesù chiede alla Madonna di occuparsi della Chiesa, degli Apostoli e della missione evangelizzatrice della comunità cristiana. La Madonna ha capito perfettamente questa seconda vocazione. L'ha presa veramente sul serio. La ritroviamo infatti nel Cenacolo, il giorno di Pentecoste, con gli Apostoli. Non li ha abbandonati, non li ha lasciati soli, impauriti nel pericolo. È rimasta con loro. Ha donato loro la sua fede di madre, che ha vissuto per 33 anni con il figlio di Dio. Su di lei e sugli Apostoli quel giorno è sceso nuovamente lo Spirito Santo, come 33 anni prima nel giorno dell'Annunciazione.
La Vergine Maria ha visto poi suo figlio Gesù scendere al cielo e ha capito in quel momento che era giunto il momento della Chiesa, chiamata a continuare e a rendere presente allora e per sempre l'opera di Gesù. Ancora oggi quindi la Madonna dal cielo continua ad essere presente a fianco degli Apostoli, dei Missionari, degli Evangelizzatori. Sappiamo che è con noi quando abbiamo paura. Ci stimola a far nascere Gesù nel cuore di tutti, dei giovani e degli adulti. Ci dice non abbiate paura, non dobbiamo temere. Lei è con noi.
Ave Maria, Madre di Dio, Stella dell'Evangelizzazione, Regina della Missione, donaci coraggio, semplicità, fiducia, gioia. Prega per noi.
Un itinerario semplice e lineare di come Maria nei Vangeli è già Stella dell'Evangelizzazione.