San Francesco Caracciolo (4 Giugno)



Note biografiche di san francesco Caracciolo (4 Giugno)
Chi era Francesco Caracciolo prima di diventare santo?
Francesco nacque nel 1563 a Villa Santa Maria, in Abruzzo, in una nobile famiglia. Il suo nome di battesimo era Ascanio. Cresciuto in una casa cristiana, era brillante, sportivo e pieno di sogni, come tanti giovani. Ma Dio aveva in serbo per lui qualcosa di speciale.

Cosa gli fece cambiare vita?
A 22 anni fu colpito da una malattia grave. Pensando di morire, fece un voto a Dio: se fosse guarito, si sarebbe dedicato completamente a Lui. Quando guarì, non dimenticò la promessa. Lasciò tutto, perfino il suo nome, e divenne Francesco, come il poverello di Assisi.

Come nacque il suo ordine religioso?
Un giorno ricevette per errore una lettera indirizzata a un altro sacerdote, che cercava aiuto per fondare una nuova comunità religiosa. Francesco capì che non era un caso, ma una chiamata di Dio. Così, insieme a Giovanni Adorno e Fabrizio Caracciolo, fondò i Chierici Regolari Minori, un ordine dedito alla preghiera, all’adorazione eucaristica perpetua, alla povertà e all’evangelizzazione.

Com’era il suo stile di vita?
Francesco viveva per Gesù Eucaristia. Passava intere notti in adorazione, si muoveva da una città all’altra a piedi, aiutava i poveri, confessava con pazienza. Aveva un cuore umile, tanto che preferiva servire in cucina piuttosto che farsi notare.

Quando e dove morì?
Morì a soli 44 anni, nel 1608, ad Agnone (Molise), inginocchiato davanti al tabernacolo. Aveva vissuto ogni giorno come un dono da restituire a Dio.

Perché oggi è ancora importante?
In un mondo frenetico e distratto, Francesco ci ricorda il valore del silenzio, della preghiera, della presenza reale di Gesù nel tabernacolo. È anche patrono dei cuochi, proprio perché amava servire con semplicità.

Quando lo celebriamo?
Oggi, 4 giugno, giorno della sua nascita al cielo.

San Francesco Caracciolo,
adoratore instancabile di Gesù nel Pane del cielo,
insegnaci a fermarci davanti a Lui,
ad ascoltare il Suo silenzio d’amore,
e a servire i fratelli con cuore umile e gioioso.
Amen.

Recita
Giulia Tomassini, Nicole Macrelli

Musica di sottofondo
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