
Note biografiche di Sant'Agostino di Canterbury (27 Maggio)
Chi era Sant’Agostino di Canterbury?
Agostino era un monaco benedettino vissuto nel VI secolo. Era il priore del monastero di Sant’Andrea a Roma, fondato da Papa Gregorio Magno, che lo stimava per la sua pietà e saggezza.
Perché viene chiamato “di Canterbury”?
Perché divenne il primo vescovo (e poi arcivescovo) della città di Canterbury, nel sud dell’Inghilterra. Da lì iniziò la nuova evangelizzazione dell’isola britannica, che all’epoca era in gran parte pagana.
Come iniziò la sua missione?
Fu Papa Gregorio Magno, intorno al 595 d.C., a mandarlo in missione, insieme a circa 40 monaci, per portare la fede cristiana ai popoli anglosassoni. Agostino inizialmente ebbe paura e chiese di rinunciare al viaggio, ma il Papa lo incoraggiò a fidarsi di Dio.
Come fu accolto in Inghilterra?
Con prudenza. Il re del Kent, Ethelberto, era pagano, ma sua moglie, Berta, era cristiana. Agostino e i suoi arrivarono con una croce e un’icona, e pregarono per il popolo. Il re fu colpito dal loro stile di vita e dalla loro pace… e si convertì.
Cosa fece una volta a Canterbury?
Fondò una comunità monastica, battezzò centinaia di persone, restaurò chiese e costruì una cattedrale, diventata poi la celebre Cattedrale di Canterbury, centro del cristianesimo inglese. Papa Gregorio lo nominò arcivescovo e gli mandò paramenti, libri, reliquie e altri missionari.
Qual è la sua eredità?
Fu il padre della Chiesa cattolica in Inghilterra. Con dolcezza, pazienza e fermezza, seminò la fede tra i Sassoni, portando la luce del Vangelo a un popolo che ne era lontano. La sua opera segnò l’inizio della rinascita cristiana in Britannia.
Quando è morto?
Morì attorno al 604 d.C., e fu sepolto a Canterbury. Ancora oggi è venerato come “apostolo degli Inglesi”. La sua tomba divenne presto meta di pellegrinaggi.
Cosa ci insegna oggi?
Che la missione nasce dalla preghiera e dall’obbedienza. Agostino non era un eroe forte, ma un servo docile, che si è fidato di Dio e ha portato frutto. Ci ricorda che Dio agisce anche quando noi ci sentiamo deboli, se ci mettiamo nelle sue mani.
O Sant’Agostino,
apostolo gentile e tenace,
che hai portato la fede
tra i popoli anglosassoni,
aiutaci a vivere la nostra fede
con coraggio, umiltà e amore.
Donaci un cuore missionario,
che non ha paura di partire,
e che sa annunciare il Vangelo
con la vita prima ancora
che con le parole.
Prega per la Chiesa d’Inghilterra,
perché torni a essere casa di unità e di luce.
Amen.
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Gennj Fabbrucci, Francesca Cevoli
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