Giovanni 16,12-15 con commento



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Giovanni 16,12-15

Testo del Vangelo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Meditazione
Il grande comunicatore della storia della Salvezza è lo Spirito Santo. E' colui che ci ricorda quello che il Figlio ha fatto, che ci guida verso la "Verità tutta intera". Ecco, mi piace raffigurare lo Spirito Santo come questo elemento invisibile ma potente, reale che muove il mondo e lo muove verso un Bene, verso un fine di Bene e lo muove in maniera invisibile, è un po’ come fanno le onde elettromagnetiche che non spostano materia, ma spostano energia, eppure spostando semplicemente energia mettono in comunicazione il mondo intero. Pensiamo a Internet, pensiamo alla radio, alla televisione ecc…ecc… Ecco, lo Spirito Santo fa così, lo Spirito Santo è come quelle onde, ha bisogno però di un ricevente, di qualcuno che si sintonizzi su quelle onde lì. Ecco, il ricevente dello Spirito Santo è il cuore. Dice San Paolo che nel nostro cuore è stato effuso lo Spirito Santo. E i Padri del deserto dicevano che era il cuore la sede dello Spirito Santo, diciamo meglio, il centralino. Si deve sincronizzare, si deve mettere sulla frequenza d’onda; nel momento in cui si mette sulla frequenza d’onda, ecco allora quel cuore parla le parole dello Spirito Santo e quella persona parla la santità dello Spirito Santo. Per questo nell' iconografia ci sono le aureole. L’aureola è la comunicazione dello Spirito Santo che passa attraverso quella persona. Quindi lo Spirito Santo comunica attraverso i santi.

Recita
Chiara Bruscolini

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Letture di Mercoledì 28 Maggio 2025
VI settimana di Pasqua

Prima Lettura
Dagli Atti degli Apostoli
At 17,15.22 - 18,1

In quei giorni, quelli che accompagnavano Paolo lo condussero fino ad Atene e ripartirono con l'ordine, per Sila e Timòteo, di raggiungerlo al più presto.
Paolo, in piedi in mezzo all'Areòpago, disse: «Ateniesi, vedo che, in tutto, siete molto religiosi. Passando infatti e osservando i vostri monumenti sacri, ho trovato anche un altare con l'iscrizione: "A un dio ignoto".
Ebbene, colui che, senza conoscerlo, voi adorate, io ve lo annuncio. Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene, che è Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d'uomo né dalle mani dell'uomo si lascia servire come se avesse bisogno di qualche cosa: è lui che dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa. Egli creò da uno solo tutte le nazioni degli uomini, perché abitassero su tutta la faccia della terra. Per essi ha stabilito l'ordine dei tempi e i confini del loro spazio perché cerchino Dio, se mai, tastando qua e là come ciechi, arrivino a trovarlo, benché non sia lontano da ciascuno di noi. In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come hanno detto anche alcuni dei vostri poeti: "Perché di lui anche noi siamo stirpe".
Poiché dunque siamo stirpe di Dio, non dobbiamo pensare che la divinità sia simile all'oro, all'argento e alla pietra, che porti l'impronta dell'arte e dell'ingegno umano. Ora Dio, passando sopra ai tempi dell'ignoranza, ordina agli uomini che tutti e dappertutto si convertano, perché egli ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare il mondo con giustizia, per mezzo di un uomo che egli ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti».
Quando sentirono parlare di risurrezione dei morti, alcuni lo deridevano, altri dicevano: «Su questo ti sentiremo un'altra volta». Così Paolo si allontanò da loro. Ma alcuni si unirono a lui e divennero credenti: fra questi anche Dionigi, membro dell'Areòpago, una donna di nome Dàmaris e altri con loro.
Dopo questi fatti Paolo lasciò Atene e si recò a Corìnto.


Salmo Responsoriale
Dal Salmo 148

R. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Lodate il Signore dai cieli,
lodatelo nell'alto dei cieli.
Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,
lodatelo, voi tutte, sue schiere. R.

I re della terra e i popoli tutti,
i governanti e i giudici della terra,
i giovani e le ragazze,
i vecchi insieme ai bambini
lodino il nome del Signore. R.

Perché solo il suo nome è sublime:
la sua maestà sovrasta la terra e i cieli.
Ha accresciuto la potenza del suo popolo.
Egli è la lode per tutti i suoi fedeli,
per i figli d'Israele, popolo a lui vicino. R.

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