Martiri di Tibhirine (21 Maggio)



Note biografiche dei Martiri di Tibhirine (21 Maggio)
Chi erano i martiri di Tibhirine?
Erano sette monaci trappisti francesi del monastero di Nostra Signora dell’Atlante, situato a Tibhirine, un piccolo villaggio in Algeria. Vivevano in povertà, preghiera e fraternità con la popolazione musulmana locale, condividendo con loro la vita quotidiana, i dolori e le gioie.

Perché erano in Algeria?
Perché lì sentivano la loro vocazione di presenza silenziosa e pacifica: volevano essere segno dell’amore di Cristo nel cuore di un mondo a maggioranza islamica, senza convertire, senza imporsi, ma amando e servendo. Erano lì da decenni, rispettati e amati dalla gente.

Che cosa accadde nel 1996?
Durante la guerra civile algerina, in un contesto di estrema violenza e terrorismo islamista, nella notte tra il 26 e il 27 marzo 1996, sette monaci furono rapiti da un gruppo armato. Due riuscirono a scampare al sequestro perché vivevano in una parte separata del monastero.

Che cosa successe ai monaci rapiti?
Dopo due mesi di prigionia, il 21 maggio 1996 fu annunciata la loro uccisione. I loro corpi non furono mai ritrovati, ma le teste furono restituite. I dettagli sulla loro morte restano ancora oscuri, ma la loro fede, perdono e amore fino alla fine brillano nella storia della Chiesa.

Abbiamo i nomi dei sette martiri?
Si. Il primo è Dom Christian de Chergé, priore e poeta mistico
Poi Frère Luc, medico, 82 anni, curava gratuitamente tutti, Frère Christophe, giovane entusiasta e artista, Frère Michel, l’anima fraterna e sorridente, Frère Bruno, contemplativo, silenzioso, Frère Célestin, forte e umile, Frère Paul, uomo di preghiera e semplicità

Cosa li ha resi santi?
Il martirio della fraternità. Hanno scelto di restare, nonostante il pericolo, per non abbandonare il popolo musulmano che amavano. Il priore, Dom Christian, scrisse nel suo testamento spirituale, parole che toccano il cuore:

“Se mi accadrà un giorno di essere vittima del terrorismo… vorrei che il mio popolo, la mia Chiesa, il mio assassino sappiano che io perdono… E per lui questa preghiera: che possiamo ritrovarci in Paradiso, come due figli di Dio.”

Quando sono stati beatificati?
Sono stati beatificati il 8 dicembre 2018 a Orano, in Algeria, insieme ad altri 12 martiri cristiani morti nello stesso periodo. La loro memoria è una testimonianza luminosa di dialogo, amore e pace.

Che messaggio ci lasciano oggi?
Che l’amore non ha confini, che Dio parla anche nel silenzio, e che donare la vita per amore è la forma più alta di fede. I martiri di Tibhirine ci insegnano che la santità è restare dove c’è bisogno, anche quando è difficile.

Beati martiri di Tibhirine,
testimoni silenziosi della pace,
insegnateci a restare fedeli nel buio,
a non fuggire dal dolore del mondo.
Voi che avete amato senza condizioni,
otteneteci il dono di un cuore largo,
capace di amare chi è diverso,
e di perdonare anche nel dolore.
Pregate per noi,perché la nostra vita diventi preghiera.
Amen.

Recita
Patrizia Sensoli, Cristian Messina

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