
Nota biografica di San Pasquale Bayron (17 Maggio)
Chi era San Pasquale Baylón?
San Pasquale Baylón era un umile frate spagnolo nato il 16 maggio 1540 a Torrehermosa, in Aragona. Era figlio di contadini poveri, ma fin da piccolo mostrò una profonda devozione verso Gesù e la Madonna.
Che tipo di vita condusse prima di entrare in convento?
Da giovane lavorò come pastore, ma mentre custodiva le pecore portava con sé un libro di preghiere e meditava sulla Passione di Cristo. Era talmente povero che imparò a leggere da solo, osservando le lettere mentre altri leggevano.
Quando decise di farsi frate?
A 24 anni entrò nell’Ordine dei Francescani Alcantarini come fratello laico. Non divenne mai sacerdote, ma si dedicò ai servizi più umili: cucinare, fare le pulizie, accogliere i poveri, sempre con il sorriso e un cuore colmo di carità.
Qual era il centro della sua spiritualità?
L’Eucaristia. San Pasquale trascorreva ore in adorazione davanti al tabernacolo. Si racconta che piangesse di gioia durante la Messa e che avesse visioni dell’ostia consacrata. Per questo è diventato il patrono dei congressi eucaristici e dei ministri dell’Eucaristia.
Ha compiuto viaggi o missioni particolari?
Sì, fu mandato in Francia per difendere l’autenticità della fede cattolica durante il periodo delle controversie con i calvinisti. Nonostante non fosse teologo, rispose con umiltà e saggezza, testimoniando la verità con la sua vita semplice.
Come e quando morì?
Morì il 17 maggio 1592, giorno di Pentecoste, nel convento di Villarreal. Sul suo volto, dopo la morte, apparve un sorriso sereno e luminoso, come se avesse appena incontrato il suo Signore.
Cosa ci insegna oggi San Pasquale Baylón?
Che anche chi non ha titoli né potere può diventare grande agli occhi di Dio. La sua umiltà, il suo amore per Gesù Eucaristia e la sua carità verso tutti sono un esempio per chi vuole vivere il Vangelo con semplicità e gioia.
Signore Gesù,
che hai acceso il cuore di San Pasquale Baylón d’amore ardente per l’Eucaristia,
donaci di riscoprire la gioia della tua presenza viva nel pane consacrato.
Fa’ che, come lui, viviamo con semplicità, umiltà e carità ogni giorno.
Amen.
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Sara Urbinati, Maruska Guiducci
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