Giovanni 13,16-20 commento di



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Giovanni 13,16-20

Testo del Vangelo
Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica. Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma deve compiersi la Scrittura: Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno. Ve lo dico fin d'ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io sono. In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato».

Meditazione
Proviamo a contemplare quest’ultima icona del Vangelo di oggi: Dice Gesù: "In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato".
Pensate: chi accoglie colui che Gesù manda, cioè noi cristiani, accoglie lo stesso Dio. Un documento fondamentale del Concilio Vaticano II che si chiama Lumen Gentium dice così subito al primo capitolo:

[...] La Chiesa è, in Cristo, in qualche modo il sacramento, ossia il segno e lo strumento dell'intima unione con Dio e dell'unità di tutto il genere umano.

La Chiesa ricordiamocelo siamo tutti noi, mattoni viventi dell’unico edificio spirituale che è appunto la Chiesa di Gesù. E tutto parte da un invio come aggiunge poi il testo conciliare al numero 3 del primo capitolo. Dice così:

"È venuto quindi il Figlio, mandato dal Padre, il quale ci ha scelti in lui prima della fondazione del mondo [...] perché in lui volle accentrare tutte le cose (cfr. Ef 1,4-5 e 10). Perciò Cristo, per adempiere la volontà del Padre, ha inaugurato in terra il regno dei cieli e ci ha rivelato il mistero di lui, e con la sua obbedienza ha operato la redenzione. La Chiesa, ossia il regno di Cristo già presente in mistero, per la potenza di Dio cresce visibilmente nel mondo".

Ecco la Chiesa "cresce visibilmente nel mondo", perchè ci sono cristiani capaci di visibilizzare l’invisibile. Tutto questo accade quando il servo non si crede più grande del padrone o quando peggio ancora diventa venditore di sacro e non trasparenza del sacro. Cioè strumentalizza Dio per i propri fini.
Il cristiano deve essere di fronte al mondo una icona sacra. Sapete cos’è una icona? Ve lo faccio raccontare da uno dei più grandi maestri d’oriente dell’ultimo secolo, Pavel Florenskij e con questa spiegazione, con l’augurio di essere sempre più una icona visibile del Dio invisibile, vi lascio...

Recita
Simona Mulazzani

Musica di sottofondo
P.H.Erlebach. Halleluja. Performer Michel Rondeau. Diritti Creative Commons. musopen.org

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo
Il brano audio è tratto da "Uomini e profeti", trasmissione di RaiTre
Puntata del 22/04/2018: Narrazioni. Contaminazioni del sacro. Con Silvia Ronchey III. puntata "Immagini tra devozione e distruzione".

Letture di Giovedì 15 Maggio 2025
IV settimana di Pasqua

Prima Lettura
Dagli Atti degli Apostoli
At 13,13-25

Salpàti da Pafo, Paolo e i suoi compagni giunsero a Perge, in Panfìlia. Ma Giovanni si separò da loro e ritornò a Gerusalemme. Essi invece, proseguendo da Perge, arrivarono ad Antiòchia in Pisìdia, e, entrati nella sinagòga nel giorno di sabato, sedettero. Dopo la lettura della Legge e dei Profeti, i capi della sinagòga mandarono a dire loro: «Fratelli, se avete qualche parola di esortazione per il popolo, parlate!».
Si alzò Paolo e, fatto cenno con la mano, disse: «Uomini d'Israele e voi timorati di Dio, ascoltate. Il Dio di questo popolo d'Israele scelse i nostri padri e rialzò il popolo durante il suo esilio in terra d'Egitto, e con braccio potente li condusse via di là. Quindi sopportò la loro condotta per circa quarant'anni nel deserto, distrusse sette nazioni nella terra di Canaan e concesse loro in eredità quella terra per circa quattrocentocinquanta anni.
Dopo questo diede loro dei giudici, fino al profeta Samuèle. Poi essi chiesero un re e Dio diede loro Sàul, figlio di Chis, della tribù di Beniamino, per quarant'anni. E, dopo averlo rimosso, suscitò per loro Davide come re, al quale rese questa testimonianza: "Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirà tutti i miei voleri".
Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio inviò, come salvatore per Israele, Gesù. Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di conversione a tutto il popolo d'Israele. Diceva Giovanni sul finire della sua missione: "Io non sono quello che voi pensate! Ma ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di slacciare i sandali"».


Salmo Responsoriale
Dal Salmo 88 (89)

R. Canterò in eterno l'amore del Signore.
Canterò in eterno l'amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà». R. 

«Ho trovato Davide, mio servo,
con il mio santo olio l'ho consacrato;
la mia mano è il suo sostegno,
il mio braccio è la sua forza». R.

«La mia fedeltà e il mio amore saranno con lui
e nel mio nome s'innalzerà la sua fronte.
Egli mi invocherà: Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza». R

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