
Introduzione
“Ciao a tutti e benvenuti in questo podcast in preparazione alla missione di spiaggia a Riccione. Oggi parleremo della musica e di come utilizzare il canto per evangelizzare! Io sono Rachele Consolini e sono cantautrice e Leader della Band RaDioLuce e vice presidente della nostra associazione e insieme ad altre realtà legate all’evangelizzazione saremo presenti alla Missione di spiaggia e strada a Riccione. Ma ora In pochi minuti spiegherò come la musica può diventare un potente strumento di annuncio del Vangelo, in qualsiasi contesto missionario venga usata.”
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1. La Musica come Strumento Universale
La musica è un linguaggio universale che non conosce confini e parla al cuore. Ogni persona, può essere toccata da una melodia o una canzone.
La Bibbia ci insegna che Il canto è una forma di preghiera, di lode o di richiesta a Dio. é Uno dei modi che l’uomo usa per parlare con Dio e chiedere di intervenire nella propria vita. Quindi quando parliamo di musica nel contesto dell' evangelizzazione non dobbiamo pensare alla musica solo come un’attività di intrattenimento. Il canto infatti diventa preghiera e chi canta diventa uno strumento nelle mani dello Spirito Santo. Più noi che cantiamo diventiamo strumento e più il Signore potrà toccare il cuore di chi ci ascolta.
Quindi la musica diventa un canale che porta all’incontro con Dio perché aiuta ad aprire il cuore all’esperienza della fede. Spesso infatti abbiamo una canzone preferita perché essa è legata ad una esperienza forte di emozione e di coinvolgimento o perché ha segnato un particolare momento. Nell’esperienza della fede la musica che ci tocca è quella che ci ricorda un momento forte dell’incontro con l'amore di Dio e della Sua Presenza.
2. La musica che prepara i cuori all’azione nella Missione
Nella esperienza come l’evangelizzazione, la Musica ha due funzioni principali: la prima è quella di aiutare a preparare il cuore dei “missionari” , che sono i giovani che decidono di mettersi a servizio per fare il primo annuncio dell'amore di Dio a chiunque incontreranno; e la seconda è quella di accogliere le anime delle persone che vengono attirate e chiamate a partecipare ai vari momenti celebrativi e di adorazione. I primi cuori dovranno essere preparati attraverso forti momenti di preghiera in cui la musica fa da collante ed ispirazione perchè lo Spirito Santo possa infondere in loro il coraggio e la forza, lo zelo per il regno e la fede e tutti i doni necessari per compiere la missione che ad ogni missionario verrà affidato. I cuori invece che verranno attirati come conseguenza dallo Spirito santo avranno bisogno di una musica che li fa sentire a casa, dolce e avvolgente, gioiosa e consolante a seconda del momento della celebrazione in cui sono chiamato a partecipare, come la messa, l’animazione di spiaggia, l’adorazione.
3. SCEGLIERE E CANTARE CON IL CUORE
quindi non tutte le canzoni sono adatte a ogni situazione. La scelta del repertorio è fondamentale!
quali sono i criteri.
Meglio scegliere canzoni semplici e immediate cioè che siano facili da seguire e cantare se si vuole coinvolgere. Cercare di usare messaggi chiari con parole che parlino di amore, speranza, pace, senza essere troppo “difficili” per chi ascolta da fuori.
Cercare di creare le atmosfere giuste per esempio cantare e scegliere canzoni gioiose per attirare, melodie più profonde per il raccoglimento.
Ma la cosa più importante è cantare con autenticità. Non è sufficente cantare bene vocalmente: ciò che più conta è che chi ascolta percepisca la nostra fede e la nostra passione, che le cose e le parole che cantiamo tocchino per primo il nostro intimo e la nostra vita per passare da cuore a cuore.
un Esercizio pratico può essere quello che prima di cantare, ci si fermi un attimo e ci si chieda: Cosa vuoi dire Signore ai tuoi figli attraverso il mio canto? Oppure fermarsi e meditare il testo della canzone che andiamo a cantare e prima ancora, prima di iniziare a cantare invocare su di noi la grazia dello Spirito Santo.
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4. CREARE UN MOMENTO DI INCONTRO CON DIO
in questo modo la musica non è solo un sottofondo: è un’esperienza spirituale. Possiamo rendere un momento musicale un’occasione di evangelizzazione. Un sorriso, uno sguardo aperto mentre canti possono invitare qualcuno ad avvicinarsi. Coinvolgere chi passa, magari insegnando un ritornello semplice. Un breve messaggio tra un canto e l’altro può toccare il cuore.
E se invece la musica è durante la messa dobbiamo fare in modo che i canti esantatino il momento della celebrazione che stiamo vivendo perché il canto aiuti a pregare ed a entrare in profondità. Durante l’adorazione poi anche il silenzio è una parte fondamentale dopo un canto profondo, quei secondi muniti di silenzio sono preghiera che è guidata dal canto precedente.
Un canto ben scelto può preparare una persona a ricevere una parola, una preghiera o anche un invito a conoscere meglio Gesù.
Obiettivo: Fornire ai giovani strumenti e consigli pratici per utilizzare il canto e la musica come mezzo di evangelizzazione in qualsiasi contesto, dalla spiaggia alla strada.
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CONCLUSIONE
Abbiamo visto come la musica:
1. Parla al cuore e crea un ponte con chi è lontano.
2. Si sceglie con cura e si canta con autenticità E AMORE
3. Può diventare un’esperienza di incontro con Dio.
Ma la cosa più importante è restare in ascolto della voce DELLO SPIRITO che conosce ogni anima e ogni cuore e che sa guidare ogni piccolo respiro della nostra esperienza di vita.