Giovanni 10,22-30 con commento



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Giovanni 10, 22-30

Testo del Vangelo
Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell'incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».
Gesù rispose loro: «Ve l'ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».


Meditazione 
Per far capire come le pecore ascoltano la voce del pastore con i bambini, a volte, faccio l'esempio dei cani. Dico loro: provate a lasciar libero il vostro cane nel parco insieme ad altri cani. Se fischiate l'unico che tornerà a voi sarà il vostro. Lui conosce la voce del padrone, anche se in questo caso si tratta di un fischio.
Ecco allora bisogna imparare a riconoscere la voce di Gesù che passa nella nostra vita nei modi più strabilianti. Pensate oggi 13 Maggio a quei pastorelli di Fatima. Improvvisamente la Madonna compare davanti a loro e gli parla. Sentite cosa succede: Lucia la più grande la vede, la sente e le parla. Giacinta la vede e la sente e Francesco la vede e basta. Tutti e tre sono stati scelti, tutti e tre sono diventati santi, ma ognuno ha interpretato il Mistero con una facoltà diversa, potenziata o meno. E tutti sono tornati il 13 di ogni mese al richiamo di Maria. Loro conoscevano la voce del pastore.
Questa storia dei pastorelli di Fatima mi ha sempre colpito, così come questo santuario. HO visitato e pregato a Lourdes, da seminarista con l'Unitalsi e poi da parroco, sono stato a Medgiugorie e in tanti altri santuari ma devo dire che Fatima mi rimane il più caro. Umile, silenzioso, semplice come la gente di quelle terre. La prima volta volta con la parrocchia, ricordo che andai per partecipare alla tradizionale processione e uno improvviso mi chiamò senza conoscermi e mi chiese di portare la croce. Mi sono chiesto: ma che segno mai è questo? La seconda volta sempre con la parrocchia e diversi giovani. Una coppia ebbe il dono della fecondità. Poi la terza volta per l'anniversario nel 2017 ero li con il babbo e scoppio in quei giorni improvvisa la malattia dell'halzeimer. Iniziò lì il cammino di croce per noi familiari e per mia mamma fino al 2022, quando il babbo è salito in cielo. Ecco svelato il segno della mia prima apparizione a fatima. Oggi 13 Maggio mi rivolgo ancora a Lei Vergine di Fatima perchè so che la sua è una preghiera potente. Lei che ha salvato Giovanni Paolo II dalla pallottola di Ali aggià, possa oggi custodire Papa Leone dalle tante insidie che il suo ministero porterà ad incontrare; lei che è la Vergine della pace possa chiedere a Dio di far esplodere la pace nei cuori di alcuni governanti di cui tutti sappiamo essere causa di tanti orribili tragedie.


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Recita
Simona Mulazzani

Musica di sottofondo
P.H.Erlebach. Halleluja. Performer Michel Rondeau. Diritti Creative Commons. musopen.org

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Letture di Martedì 13 Maggio 2025
IV settimana di Pasqua

Prima Lettura
Dagli Atti degli Apostoli
At 11, 19-26

In quei giorni, quelli che si erano dispersi a causa della persecuzione scoppiata a motivo di Stefano erano arrivati fino alla Fenicia, a Cipro e ad Antiòchia e non proclamavano la Parola a nessuno fuorché ai Giudei. Ma alcuni di loro, gente di Cipro e di Cirène, giunti ad Antiòchia, cominciarono a parlare anche ai Greci, annunciando che Gesù è il Signore. E la mano del Signore era con loro e così un grande numero credette e si convertì al Signore.
Questa notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, e mandarono Bàrnaba ad Antiòchia. Quando questi giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò ed esortava tutti a restare, con cuore risoluto, fedeli al Signore, da uomo virtuoso quale era e pieno di Spirito Santo e di fede. E una folla considerevole fu aggiunta al Signore.
Bàrnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Sàulo: lo trovò e lo condusse ad Antiòchia. Rimasero insieme un anno intero in quella Chiesa e istruirono molta gente. Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani.


Salmo Responsoriale
Dal Salmo 86 (87)

R. Genti tutte, lodate il Signore.
Sui monti santi egli l'ha fondata;
il Signore ama le porte di Sion
più di tutte le dimore di Giacobbe.
Di te si dicono cose gloriose,
città di Dio! R.

Iscriverò Raab e Babilonia
fra quelli che mi riconoscono;
ecco Filistea, Tiro ed Etiopia:
là costui è nato.
Si dirà di Sion:
«L'uno e l'altro in essa sono nati
e lui, l'Altissimo, la mantiene salda». R.

Il Signore registrerà nel libro dei popoli:
«Là costui è nato».
E danzando canteranno:
«Sono in te tutte le mie sorgenti». R.

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