Santa Emma di Sassonia (19 Aprile)



Note biografiche di Santa Emma di Sassonia (19 Aprile)
Chi era Santa Emma di Sassonia e in che epoca visse?
Emma era una nobildonna sassone vissuta nel X secolo. Nacque attorno al 980 e fu moglie di Ludgero, conte di Westfalia. Era conosciuta per la sua profonda fede, il carattere mite e la straordinaria carità verso i poveri.

Com’era la sua vita prima di diventare santa?
Visse una vita agiata, ma non per questo vuota. Emma sentiva dentro una sete profonda di Dio e cercava di viverla nel quotidiano, nelle sue responsabilità familiari e sociali. Ebbe due figli, ma entrambi morirono giovani. Anche il marito morì prematuramente.

Cosa fece dopo queste dolorose perdite?
Dopo la morte dei suoi cari, Emma non si richiuse nel dolore: si consacrò interamente alla preghiera e alla carità. Donò i suoi beni per costruire chiese, monasteri e ospedali. Uno dei luoghi più significativi è l’abbazia di Werden, che sostenne con particolare generosità.

Cosa la rese tanto amata dalla gente?
La sua bontà era concreta: aiutava i poveri, soccorreva i malati, visitava gli orfani. Non si limitava a donare ricchezze, ma condivideva tempo, attenzioni, affetto. La gente la chiamava “madre dei poveri” e in molti la consideravano una vera luce nei giorni bui del Medioevo.

Dove è venerata oggi?
È particolarmente venerata in Germania, soprattutto a Brema e Werden. Morì il 3 dicembre 1038 e fu sepolta a Werden. La sua tomba divenne subito meta di pellegrinaggio. Il suo culto fu riconosciuto dalla Chiesa e oggi è invocata come patrona delle vedove e delle madri in lutto.

O Dio, che hai ispirato a Santa Emma di Sassonia di vivere la fede nella carità verso i poveri e nella generosità verso la Chiesa,
donaci, per sua intercessione, un cuore distaccato dai beni della terra,
capace di vedere il tuo volto nei fratelli più piccoli.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

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Don Franco Mastrolonardo, Agata Circiello

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