
Parola del Giorno
Dal Vangelo secondo Marco 9,41-50
Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare.
Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue.
Ognuno infatti sarà salato con il fuoco. Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri».
Recita
Sabrina Boschetti
Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri
Meditazione
Padre Silvano Fausti. File audio tratto da www.player.fm
Meditazione
Adesso capite quando Gesù aveva detto "chi vuole venire dietro a me rinneghi se stesso...", cioè c'è in noi l'egoismo, le nostre schiavitù..."io son fatto così...". Più tolgo da me il male, più divento libero. La vera lotta è contro il mio io, non contro gli altri. Anzi in genere io so che quando uno mi da fastidio è perchè ha delle cose che assomigliano alle mie e che non mi vanno giù, perchè se le ha solo lui non mi da tanto fastidio. Le cose che noto negli altri, che vorrei criticarli o che, in realtà quando si dice: "Quando uno ha un dito puntato contro un altro ne ha tre contro di se". Allora la vera lotta, il vero lavoro spirituale non è diventare bravissimi, virtuosi, noiosissimi... è levar semplicemente le fessaggini che ho dentro e divento più libero, più intelligente, meno schiavo...non so se mi spiego...in noi c'é già l'immagine di Dio, la statua, come diceva Michelangelo nel marmo. C'è da levare ciò che c'è di più. E c'è di più che cosa? Il male che c'è in me. E più me ne tolgo e più sono libero. E questo è un lavoro di potatura per la vita ed è indispensabile sennò restiamo sempre amorfi se non decidiamo, tagliamo. Qui ci sono...la mano, la mano serve per possedere: è il potere.
Briareo avevo cento mani per prendere tutto, tagliamone via novantanove e teniamo l'unica mano che è il potere di Dio, qualla di amare, ricevere e donare, sennò è impossibile vivere, sennò vai nella Geenna.