
Testo della meditazione
Uguali ma diversi
Dal Vangelo di Luca 5,23-25
Disse al paralitico: "Alzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua". Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio. Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio. Pieni di timore dicevano: "Oggi abbiamo visto cose prodigiose".
E' bello avvicinarci al Vangelo e guardare da vicino i suoi particolari. Oggi ne scegliamo due: un lettuccio e una camminata verso casa. Il segno della nostra immoblità e quello del nostro essere in movimento non più in opposizione ma tenute insieme dalle parole ricreanti di Gesù. Siamo davanti all'appassionato desiderio di Dio, vederci in piedi pronti a proseguire la nostra strada. Ogni traccia delle nostre ferite si apre al movimento di una gratitudine che non conosce limiti di spazio e di tempo. Siamo ancora noi, uguali ma diversi.
Tu Signore
conosci la strada fin qui fatta,
conosci quello che ci ha frenato e forse ancora ci frena.
Ma non ti fermi
e ancora una volta guardi lontano.
Ci sono prodigi e ritorni a casa
possibili solo al tuo sguardo.
Ma impareremo a fidarci anche noi,
a guardare anche noi,
ad ascoltare anche noi
la voce della vita che chiama, avanti.
Recitano
Monache Agostiniane del monastero di S.Antonio da Padova, Pennabilli (RN)
Musica di sottofondo
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